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Autore: nson    24/10/2012    4 recensioni
Prendete Robert e Kristen. Prendete il loro legame. Prendete la misura immensa del loro amore. Ci siete? Bene. Adesso immaginatela tale e quale, ma in una dimensione più piccola, per un cuore più piccolo, fatta a misura di bambino.
"Kristen?"
"Si?"
Si guarda i piedi, imbarazzato, poi toglie le braccia da dietro la schiena e spunta un cartoncino bianco, senza alcun disegno, solo una scritta grande, grandissima, rosso fuoco.
'Raawr!'
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Raawr!

 

“Tesoro, dobbiamo sbrigarci forza!”
Esclama mamma, aggiustandomi i capelli frettolosamente e mettendo un fermaglio qua e la.

Mi sistema qualche ciocca scappata dietro l'orecchio.

“Non possiamo rimanere a casa?”

“Kristen, no. Te l'ho già detto. Tu devi andare a scuola, io a lavoro.” sorride.
Si china e mi lascia un bacio sulla testa.

Metto il broncio, anche se so di non poter protestare ancora.

Non voglio andarci, proprio no.

Le bambine son tutte stupide e viziate. I bambini sembrano delle scimmie idiote; stanno lì, tutti in gruppo, a scambiare figurine o a rincorrersi tra di loro. E se non scambiano figurine o non si rincorrono, prendono in giro noi, ragazze.

E le bambine, in risposta, prendono in giro loro. E anche me.

La mestra dice che sto sempre per i fatti miei, che sto da sola. Vorrebbe vedermi insieme a quelle bamboccie, a decapitare barbie indifese e fingere d'essere grandi donne vissute con una finta tazzina di thè in mianiatura, in mano. Bleah!

Per questo vorrei starmene a casa, ma mamma non vuole.

Apre lo sportello e aspetta che salti su, poi fa il giro e si siede al posto guida.

Si allunga su di me e allaccia la mia cintura.

“Dai, non farmi quel broncio!”

Mi fa un sorriso, ma io tengo ancora le labbra all'ingiù.

“È per i tuoi compagni, vero?”

“Sono tutti dei bambini stupidi!”

Mi giro verso il finestrino, intanto lei esce dalla strada di casa.

“Anche tu sei una bambina!”
Mi giro verso di lei, guardandola storto.

“Ma non sono stupida.”
“Bhè, questo è vero.”

Faccio una smorfia.

“Non so con chi stare, mamma.”
“Mh, non è arrivato un nuovo bambino, da te? Magari potresti giocare con lui.”

“No, so già com'è; idiota e gonfiato come tutti gli altri.”

“Ma non lo conosci!”

Si gira verso di me, guardandomi con occhi spalancati.

“Si, lo so. Ma è un maschio. Tutti i maschi sono stupidi e gonfiati. È così!”

Guardo fuori e siamo già arrivate a scuola.

Non voglio scendere, voglio stare con mamma, non con quegli stupidi dei miei compagni.

“Non è così, Kristen. Magari lo conosci e scopri che è diverso, no?”

“Non lo voglio conoscere e non voglio andare a scuola!”
“Kristen.”

Mi guarda, rimproverandomi con lo sguardo.

Spegne il motore, scende dall'auto e fa il giro, aprendomi lo sportello.

Le lancio un occhiataccia.

“Uffa, d'accordo. Ciao mamma!”

Faccio per andarmene, ma la sento da lontano.

“Via quel broncio, Kristen!”

Mi giro, facendole un sorriso esagerato.

Scoppia a ridere.

 

 

“Darcy, i tuoi capelli sono lunghissimi e bellissimi. Li voglio come i tuoi!” strilla Jemma.

Darcy è la più bella tra di noi. Qualche bambino, con un po più di cervello, ha detto che si tratta della 'più bella del mondo, in assoluto!'

E c'è davvero da stupirsi quando uno di quel branco di idioti dice qualcosa del genere.

I maschi sono completamente disgustati da noi bambine. Ci trattano come se avessimo la lebbra.

Shò! Via da qui, scema!

Lo dicono sempre.

Con Darcy invece è tutto diverso. Lei è bella davvero, lo ammetto anch'io.

Sembra una Barbie, ma più bassa, più cicciotta e con qualche dente in meno.

Per il resto è perfetta.

“Hei, tu!”

Jemma chiama qualcuno, in fondo alla classe.

“Hei tu, bimbo! Come ti chiami?”

Mi giro e vedo il nuovo bambino, seduto in un banco in fondo, tutto solo, con la testa quasi poggiata su un cartoncino su cui sta disegnando.

Alza la testa e risponde, sorridendo timido.

“Ro- Robert!”

“Vieni qui, Robert!” lo chiama Jemma.

Il bambino si alza e viene verso di noi.

Ha i capelli biondissimi, sembrano tanti fili d'oro. Ha la faccia rotondissima e gli occhi azzurri, come il colore del cielo o del mare.

“Che c'è?”

“Ti piacciono i capelli di Darcy? Non sono bellissimi?” chiede Jemma, avvicinandogli la treccia a cui sta lavorando.

Robert li guarda per un po, indeciso. Poi si gira verso di me e mi guarda.

“Mh, mi piacciono di più quelli di lei. Mi piace la sua frangetta!” sorride e le guancie piene gli diventano rosse rosse.

Spalanco la bocca a formare una 'o', sorpresa.

Jemma e Darcy si girano verso di me e mi guardano come se avessero appena visto un mostro.

“Mia madre dice che la frangia è volgare.” strilla Darcy, arrabbiata con Robert.

“Tu non ne capisce niente. Bleah! Va via!” aggiunge Jemma.

Robert mi guarda per un po, poi abbassa la testa e torna a disegnare.

Mh. Forse mamma aveva ragione?

Lo seguo, sedendomi accanto a lui.

Appoggio la testa sulla mano destra, guardandolo.

Lui è impegnato nel suo disegno.

“Sono stupide, lasciale perdere.” gli dico, lanciando un occhiata cattiva a quelle galline.

Bofonchia qualcosa che non capisco ed io continuo.

“Cosa stai disegnando?”
Allungo la testa e lui di conseguenza avvicina il cartoncino.

Ci sono tre omini, disegnati con svariati colori.

Un maschio e due femmine, lo capisco dai capelli lunghi.

“Chi sono?”

“Io e le mie sorelle, Victoria e Lizzie.” indica ciascuno, con l'indice.

“Sei bravo! Sono belle!” gli faccio un sorriso.

“Si, lo so.”
“Anche tu sei carino e anche a me piacciono i tuoi capelli.”

Alza la testa e mi sorride, imbarazzato.

“Non mi piace, però. Lo cancellerò.” dice, osservando il lavoro finito.

“Che peccato.” guardo anch'io il disegno.

“Kristen!”

La maestra mi chiama, facendomi girare.

“Perché non stai un po con le tue amiche?”

La guardo storto.

“Non ci voglio stare.”
Mi guarda severa, poi guarda Robert.

“Eh tu, perché non stai un po con i maschietti?”

“Ma.. io..”

“Forza, Robert va dai bambini e Kristen, tu dalle femminuccie!”

Le lancio un occhiataccia e sbuffo.

Quanto la odio!

Io e Robert ci guardiamo, entrambi col broncio.

Poi io ritorno da quelle galline e lui da quegli stupidi.

 

 

Ho chiesto a quella strega della maestra che ore fossero, forse per la centesima volta. Mi ha detto che son solo passate tre ore ed io voglio assolutamente andare via da questo posto.

E se non posso andare via, voglio almeno parlare con Robert.

Mamma aveva ragione; non è come gli altri scemi.

Sembra tanto simpatico e parecchio dolce. È stato carino con me.

E poi anche lui se ne stava per conto suo, lontano dagli altri, proprio come me.

Potremmo diventare amici, già.

Se solo quello scorfano della maestra ci lasciasse in pace, a giocare insieme.

Non è giusto, uffa!
 

“Kristen sta sempre per i fatti suoi, lasciala perdere.” bisbiglia Meggy, all'orecchio di Jemma.

Mi lanciano un occhiata entrambe, allo stesso tempo.

“Perché ci guardi?” strillano entrambe, in coro.

“E voi perché guardate me?” rispondo.

Oh, le prenderei a schiaffi!

“Pff, per piacere.”

Si girano dall'altra parte e mi lasciano in pace.

Metto le braccia conserte, e prima di poggiargi la testa e addormentarmi, guardo verso il gruppo dei maschi.

Stanno tutti lì, a rincorrersi e ridere. Tranne uno.

Robert, dalla parte opposta della classe, è nella mia stessa posizione, ha le braccia conserte sul banco e la testa poggiata su di queste e mi guarda, come io guardo lui.

 

 

 

Qualcuno picchietta sulla mia spalla.

“Mh.”

Quando mi giro, dopo essere stata svegliata, mi ritrovo Robert davanti.

Mi stropiccio gli occhi, mi stiracchio un po e poi mi alzo dalla sedia, non sentendomi più il sedere.

Guardo Robert, tiene le braccia dietro la schiena, nascondendo qualcosa.

“Kristen?”

“Si?”

Si guarda i piedi, imbarazzato, poi toglie le braccia da dietro la schiena e spunta un cartoncino bianco, senza alcun disegno, solo una scritta grande, grandissima, rosso fuoco.

'Raawr!'

Oh.

Le sue guancie adesso sono dello stesso colore di quella scritta.

Sto per dire qualcosa, quando Darcy strappa il cartoncino dalle sue mani.

“Cos'è questo?” chiede.

La odio, la odio, la odio!

“Dammelo subito, Darcy!” strilla Robert.

Infuriata più che mai, guardo Darcy in cagnesco e poi le strappo il cartoncino dalle mani, senza darle nemmeno il tempo di capirci qualcosa.

“Non è affar tuo, sparisci!” le grido contro.

Lei mi guarda storto, poi va via.

Robert la guarda andar via, arrabbiato nero. Poi guarda me, infine abbassa lo sguardo Rigiro il cartoncino tra le mie mani e guardo la scritta.

Mi spunta un sorriso.

Mi avvicino a lui, che tiene ancora la testa bassa, e gli do un bacio sulla guancia.

“Raawr.” gli bisbiglio all'orecchio.

Ci guardiamo ed arrossiamo entrambi, sorridendo.

Mamma aveva ragione, eccome.


 

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Avete presente quel momento in cui qualcosa vi ispira e subito nasce una trama nella vostra testa?
E sentite subito il bisogno di buttare giù le parole?
Bene, è esattamente ciò che mi è successo.
Scusate la coglionaggine della trama, ma.. mi è venuta di getto AHAHAHAH
Ho immaginato un Robert ed una Kristen alle elementari (insomma, l'età è piu o meno quella) e puff! È venuto fuori questo.
Prendetela come un qualcosa di un pizzico romantico, un pizzico idiota e tanto, ma taanto AWW!
LOOL
Btw, ho cercato di usare un linguaggio piuttosto elementare e poco elaborato, dato il contesto
Ah, ci tengo a precisare una cosa:


È SOLO E UNICAMENTE COLPA LORO!


E QUESTA FF IDIOTA È SOLO E UNICAMENTE DEDICATA A LORO!
Clare e Afu?
Raawr!

  
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