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Autore: Mon    27/10/2012    1 recensioni
Qualche secondo dopo, però, una vocina nella sua testa le disse: “Ma cosa diavolo stai facendo Stella?”.
La ragazza si alzò di scatto dallo sdraio, appoggiò la tazza sulla tavola della cucina e percorse di corsa il corridoio che portava nella sala e alla porta d’uscita.
Sébastien aveva appena appoggiato la mano sulla maniglia quando la voce di Stella lo raggiunse: «Ti prego! Resta a farmi compagnia...».
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pierre Bouvier, Sébastien Lefebvre
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualcuno bussò alla porta; Stella staccò gli occhi dal computer e invitò la persona dall’altra parte ad entrare. 
«Ciao. Ti disturbo?» chiese Sébastien.
«Ehi ciao! No, non disturbi. Entra pure...» fu la risposta della ragazza.
«Ti va di venire giù a mangiare qualcosa con noi?». Stella guardò Sébastien ed esitò. «Chi c’è?» chiese.
«Ci siamo solo noi, come sempre...»
«Non è una trappola come quella di qualche settimana fa? Perché io quello stronzo non lo voglio più vedere e voi lo sapete bene!»
«Stai tranquilla. Non succederà più. Abbiamo sbagliato, non pensavamo che rivedere Robert ti facesse quell’effetto. Pierre voleva solo provare a sistemare le cose tra te e il tuo ex, lo ha fatto per te, perché ti vuole bene. E anche noi te ne vogliamo e vederti sempre chiusa in questa stanza non ci fa piacere».
Stella sbuffò. «Sébastien, io in questa stanza ci lavoro!» disse stizzita la ragazza, rivolgendo nuovamente lo sguardo verso il computer.
Sébastien le si avvicinò e guardò, anche lui, lo schermo, sorridendo. Stella alzò il viso e guardò l’amico. «Come ti sembra?» chiese.

«Sta venendo proprio bene. Te lo abbiamo sempre detto che diventerai un grande architetto».
Stella sorrise, si alzò dalla sedia e disse: «Andiamo a mangiare, finisco dopo qui...».
Insieme uscirono dalla porta, dirigendosi al piano di sotto, nel salone dove solitamente si organizzavano le cene con gli amici.
La casa era stata comprata da Pierre, il fratello di Stella, dopo il successo che il suo gruppo, i Simple Plan, avevano avuto con il loro primo album. Stella aveva tre anni in meno di Pierre; una volta che il fratello aveva comprato quella casa, la ragazza, per avere un po’ di tranquillità, si rifugiava lì, soprattutto per studiare. Stella stava bene, si rilassava alla perfezione e rendeva ancora di più nello studio, non come nella vecchia casa che condivideva con i genitori e gli altri fratelli. Pierre se ne rese conto, così arrivò la proposta di condividere quella casa abbastanza grande per non infastidirsi a vicenda. Stella aveva accettato e così si era laureata in architettura e adesso, nel 2009, aveva ottenuto il suo primo lavoro importante.
In quella casa, oltre ai fratelli Bouvier viveva anche Lachelle, la fidanzata storica di Pierre; si era trasferita a vivere con loro circa un anno prima, quando il cantante le aveva fatto la proposta. Stella e Lachelle erano grandi amiche e non era risultato difficile condividere la stessa casa. Spesso Stella si era chiesta se poteva essere fastidiosa, in fondo Pierre e Lachelle avevano tutto il diritto di vivere sereni la loro storia d’amore. La cognata però aveva sempre rassicurato Stella, dicendole che non creava nessun fastidio; la casa era abbastanza grande da potersi ignorare per giornate intere. Quando Stella studiava, o come nell’ultimo periodo lavorava, nella sua stanza, Pierre e Lachelle se ne stavano dall’altra parte della casa, a volte si incontravano solo a cena.
La casa era situata un po’ fuori dal centro di Montreal, circondata da alberi e lontano dai rumori, a volte troppo fastidiosi e invadenti, della frenetica città canadese. Si estendeva su due piani; al piano terra si trovava la cucina, un grande salone, una piscina coperta, una stanza per gli ospiti e un bagno. Al piano di sopra, invece, c’era il reparto notte, la stanza di Stella, quella di Pierre e Lachelle, due bagni e una stanza piena di riconoscimenti, chitarre e bassi, tutti legati al passato dei Simple Plan.




 

Ciao a tutti! Devo fare una premessa. Sono parecchi anni che non mi impegno seriamente nel scrivere una storia, quindi abbiate pietà. Io ci provo. 
Ringrazio quelli che avranno la costanza e la voglia di leggerla. Cercherò di fare del mio meglio. Spero vi piaccia. 

  
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