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Autore: horansorgasm    27/10/2012    1 recensioni
Mary era finalmente arrivata a destinazione, o almeno quello che lei credeva.
Perchè in realtà, quella destinazione non era altro che un punto di partenza.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Presi le mie valigie e contemplai per un ultimo secondo quel luogo caldo ed accogliente: casa. Ormai era entrata a far parte di me per alcuni anni, e distaccarsene dopo tanto tempo non era di certo una delle cose migliori che un giorno ti capitano nella tua vita. Feci una passeggiata generale per il salotto. Dopo mi diressi verso la cucina guardando nei minimi dettagli quella stanza così stretta dalle pareti bianco latte, dove ne fuoriusciva una vista piccola, piccola e meravigliosa. Mi incamminai verso il balcone, scrutando a fondo due gemellini accompagnati a scuola dalla loro madre, uomini rinchiusi nelle loro macchine intenti a raggiungere il posto di lavoro, una vecchietta sulla sedia a rotelle. A studiare tutta quella circonferenza ci misi ben poco, perchè ormai ne ero abituata. Poi venne il turno della mia camera: una stanza quasi come la cucina, ma un pò più abbellita: pareti lillà circondate da migliaia di foto: dalla mia infanzia ai miei amici, dai miei amici ad adesso. Era meraviglioso. La "visita guidata" era ormai giunta al termine, così uscii dalla porta di ingresso accolta dal tassista -pasciuto, di colore e dalla voce grossa- con l'intenzione di aiutarmi a porre i bagagli nel baule del veicolo. Aprii la porta molto docilmente e mi accomodai. La macchina correva abbastanza veloce, e veloce era l'ultimo scrutinio di Londra: quanto amavo quella città, così piena di pioggia il più delle volte, ma anche di vita. Non ci volle molto tempo per arrivare alla stazione: un miscuglio di odori, forse non molto gradevoli. Mi sedetti su una panchina gialla e nell'attesa, lessi un libro: Memorie di una viaggiatrice distratta. Pensai che era adatto all'occasione, così ne approfittai per leggere qualche pagina. Era nuovo di zecca, me lo aveva regalato mia madre in tutta quell'atmosfera. Un suono di sirena mi risvegliò dalla lettura:
-Mullingar, ore 9.00- annunciava la signorina dal microfono.
La porta scorrevole scorse velocemente, e diede il permesso a noi passeggeri di accomodarci nel nostro scompartimento e posare i bagagli al di sopra. Di fronte a me c'era una ragazza non molto più grande di me, con gli occhi rossi e il volto rigato da lacrime ormai improntatesi sulla sua pelle.
-Basta. E' l'ultima volta, adesso è finita. Vaffanculo!- urlava lei, incurante dello sguardo della gente. Non vedeva l'ora di staccare il telefono, forse. Le lacrime seccatesi da qualche minuto erano ormai scomparse, lasciando spazio ad altre nuove, che rigarono il suo volto ancora più di prima. Non che m'importasse molto, ma il mio fissarla non riusciva a distrarmi da altre cose. Era impressionante il suo pentimento, impressionante l'espressione di come chiedeva scusa a se stessa. Sentiva morirsi dentro.
L'unica cosa che riuscì a distrarmi fu finalmente il suono di sirena e dalla stessa voce che indicava scalo a Doncaster, poi a Evesham e Bradford.
Da Bradford arrivai finalmente a Mullingar, alla stazione di Mullingar.
Lì mi aspettava Niall, il mio ragazzo. Ci eravamo rimessi insieme da poco, dopo una grande delusione d'amore. Mi promise che non sarebbe successo più, la stessa cosa che fece la volta precedente, ma in quelle parole che mi disse, c'era pura sincerità, disse. Scesi dal treno, ed ormai mi ritrovai davanti a quest'ultimo che scorreva sempre più veloce. Eccolo lì, Niall. Si stampò un sorriso sulla mia faccia, ma non per molto. Immediatamente, la sua figura fu coperta da un manto di capelli biondo rame che si avvicinava sempre più a lui. Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, così mi avvicinai sempre di più alla scena.
-Niall...- riuscii a malapena a pronunciare il suo nome. Fuggii via da quella scena orribile, da quella promessa mantenuta falsamente e volata al vento come se non fosse stato niente d'importante. Percorsi tutte le scale che finalmente mi portarono fuori alla stazione, accompagnata dalla mano di Niall che mi stringeva sempre di più, con l'intenzione di non lasciarmi scappare.
-Mary aspetta, posso spiegarti tutto!- cercava di giustificarsi.
-E che cosa, Niall? Che sei uno stronzo che non mantiene le promesse? Ah, se per questo lo avevo già capito. Mi fai schifo!- mi ribellai. Subito mi resi conto che stavo per fare la fine di quella povera ragazza a Londra, ormai delusa e stanca. Quello che sentivo io.
-No, Mary. La spiegazione sai qual è? Che sono cambiato davvero, che non sono più il puttaniere che pensa solo a corteggiare le ragazze. Tu mi hai cambiato Mary, non lo capisci? Insieme a te ho capito cosa significhi amare davvero: stare insieme ad una che ti capisce, come hai sempre fatto tu con me, e non andare a letto con 39805 ragazze a settimana. Eccoti qua la spiegazione. A quanto pare mi sono sbagliato.- ammise lui, iniziando a fare i primi passi e superandomi. Presi un respiro profondo.
-Aspetta, Niall. Ti credo. Ti ho capito. Se è per questo, anche tu mi hai insegnato tante cose. Non sono mai stata più felice se non con te.- risposi io.
I suoi passi si bloccarono subito ad ascoltarmi. Si girò pian piano e riprese i suoi passi verso di me. Ormai quello era uno sguardo nuovo, più sincero. I suoi occhi color del mare finalmente si unirono ai miei color cioccolato. Mi prese per i fianchi e mi strinse a sè. Le nostre labbra erano sempre più vicine, fino a fondersi.




Mary finalmente arrivò a destinazione.
No, quello era il punto di partenza.




                                                                                                                                             

                                                                                                                  Holaaaaaaa! Eccomi qui con la mia prima, vera OS.
                                                                                                                      La dedico alla mia migliore amica, Mary.
                                                                                                         Niall è quell'uomo che lei definisce 'con la faccia da cane',
                                                                                                          'colui che si tinge' appena scoprì che lui non era biondo,
                                                                                                                          ma moro. Colui che ama come io amo lei.
                                                                                                     
                                                                                                      Detto questo, Federica se ne và. Pace e amore fratelli, yo! :*

                                                                                                                                            

 



 
  
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