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Autore: xxjawaadswife    28/10/2012    5 recensioni
[Real life]
Questa One Shot parla di Charlotte, una ragazza autolesionista. Leggetela ;)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No, lei non voleva finire un’altra volta in quella clinica, odiava ogni cosa di quel posto; le pareti bianche, i lettini così scomodi, la minestra che chiamavano ‘cibo’ e quell’insopportabile e nauseante odore di medicinale.
Charlotte era una diciassettenne autolesionista, lo era diventato per vari motivi, il fratello la picchiava, i genitori la consideravano inutile e ormai era tempo che non si guardava allo specchio. Si odiava, odiava il suo corpo, i suoi fianchi troppo larghi, le sue cosce che chiamava prosciutti, la sua pancia che era tutt’altro che piatta e il suo viso, il colore degli occhi lo classificava come ‘color merda’, il naso era per lei a patata e il suo sorriso non le piaceva affatto, lo odiava.
Aveva provato più volte a suicidarsi, proprio per questo era finita in clinica. Non aveva nessuno, nessuno che la capisse, nessuno con cui sfogarsi, nessuno che la ascoltasse. Per lei esistevano solo quel fottuto rasoio, quelle pillole e il suo diario, lo portava sempre con sé.
 
“28 Ottobre 2012
  Caro Diario,
 
  non voglio tornare in quel posto orribile, non voglio proprio. Tutto continua ad andare di merda, Michael continua ad avere problemi con alcool e droga e mi picchia ancora, i miei genitori fortunatamente si sono trasferiti, sono esattamente 357 giorni che non mi guardo allo specchio, non ne ho il coraggio. Non ha più senso la mia vita, si vive per un motivo preciso, beh, io non ho uno scopo, non servo a nessuno, non c’è un motivo per il quale io dovrei continuare a vivere.
Ti sto scrivendo per l’ultima volta, credo che la farò finita oggi… Grazie per tutto ciò che hai fatto per me, ci sei sempre stato.
Ti ho sempre voluto bene,
un abbraccio.
                                                                                     Tua, Mari”
 
Scrivendo le ultime parole dagli occhi della ragazza cadde una lacrima che si andò a posare sulla pagina ingiallita del diario.
Charlotte nascose bene il suo ‘migliore amico’, andò a prendere il rasoio e si tagliò per l’ultima volta, ingoiò tutte le pillole contenute nella scatolina e si distese sul letto aspettando la sua morte.
Il sangue scorreva lentamente e impregnava le lenzuola, le lacrime scendevano dai suoi occhi e finivano sui capelli scompigliati, era priva di forze, il viso era pallido. Gli occhi si chiusero, il cuore smise di battere e il petto smise di alzarsi e abbassarsi in modo ritmico. Era morta, avevo smesso di combattere, di lottare, di essere forte, pensava che la morte fosse la cosa migliore da fare, in realtà era la via che risultava più semplice.  

  
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