Run away

"Perchè scappi dai problemi?" mi urlò il riccio davanti a me.
Non ce la facevo a guardarlo dritto negli occhi, faceva troppo male. Non ero pronta per soffrire nuovamente.
No.
Non glielo avrei permesso. Non poteva trattarmi come un oggetto senza valore.
"perchè non mi lasci andare?" chiesi con le lacrime agli occhi guardando le sue iridi verdi. Non erano calme come sempre, semrbava che al loro interno si stesse scatenando una violenta tempesta. Mi strinse il polso. Faceva male.
"Harry io..." tentai di dirgli
"no, stai zitta, non mi interessa – mi dice non lasciando la presa sul mio posto – sei andata a letto con Zayn vero?"
spalancai la bocca sconvolta spingendolo lontano da me.
"ma per chi cazzo mi hai preso Harry? - gli urlai contro – mi fai schifo"
lui rise con un tono sprezzante scuotendo la testa.
"certo da una come te non ci si può aspettare molto" riflettè lui.
"una come me?"
"si una stronza troia" mi disse velenoso lui.
Mi aveva ferita.
Non poteva dirmi quelle cose.
Non era nessuno lui.
Io non ero così.
Non dovevo piangere.
Non davanti a lui.
Dovevo essere forte.
"se dici così non hai mai conosciuto veramente la ragazza con cui scopavi" gli dissi risentita.
Io lo amavo.
Ma lui era stupido.
Come poteva pensare anche lontanamente che io l'avevo tradito con il suo migliore amico? E poi Zayn non era lui. Io non amavo Zayn amavo lui. Io non scopavo con lui. Forse ero stata troppo dura, ma lui si era comportato da vero stronzo nei miei confronti, se lo era meritato. Forse no. Anzi, sicuramente no. Ho sempre odiato questo lato del mio carattere. Io fuggivo, aveva ragione, fuggivo per non affrontare le cose. Fuggivo per non provare dolore, per non soffrire. Avevo già sofferto abbastanza nella mia vita e lui lo sapeva.
Lui sapeva tutto di me.

Lui era tutto per me.
"finisce così Harry? - chiesi tra le lacrime – due anni buttai nel cesso?"
lui non mi disse niente, stava fermo a guardarmi dall'alto in basso. Anche lui stava per piangere. Lui non era mai stato stronzo. Lui aveva un cuore, piangeva. Non nascondeva la cosa per farsi più figo ali occhi degli altri, anzi mostrava la sua vulnerabilità e subito dopo la sua forza, erano indistinguibili perchè unite, unite come lo eravamo noi .

Eravamo.

Forse sarebbe dovuta finire lo stesso prima o poi, niente è per sempre, niente è eterno, tutto scorre. La realtà è un avvicendarsi di opposti che si prevalgono l'uno sull'altro e poi l'altro sull'uno. Uno non prevalerà mai, sennò scomparirà non dovendo più combattere.

È così allora? Io e te eravamo opposti. Tu bello e solare, io una ranocchia a cui te facevi brillare gli occhi. Te eri la passione, il sentimento, mentre io la mente, più razionale e attaccata alla realtà. Per lui anche l'impossibile era possibile, con un po' di difficolta ma pur sempre alla nostra portata. Alla nostra non alla sua. Ed ora?

Mi ritrovai senza neanche pensarci per strada e poi a casa mia. La mia camera sembrava più triste senza di lui, più vuota, più buia. Toccai il letto, feci vagare la mia mano su quel letto chiudendo gli occhi, pensando a quante volte la mia mano non era vagata su quel letto freddo ma sul suo corpo caldo disteso lì sopra subito dopo aver fatto l'amore. La mia testa appoggiata sul suo petto ad ascoltare i battiti del suo cuore regolari, anche se un attimo prima andavano a mille. Il suo respiro ancora leggermente appesantivo s'insinuava tra i miei capelli. E le sue grandi mani, mi sembrava quasi di sentirle ancora su di me, mi accarezzavano delicatamente la schiena con movimenti precisi alle volte circolari o verticali.molto sperro mugugnavo artigliandomi a lui per raggiungere le sue labbra. Mi sembrava di sentire ancora il suo profumo su di me. Il suo sapore.
Mi sentivo male, mi si stava strinendo il cuore, mi sentivo soffocare.
Mi mancava.
Mi sentivo sola, non era la prima volta che mi capitava, ma lui era il mio tutto. Non ero mai stata troppo romantica o sentimentale. Solo quando perdi qualcosa ti accorgi della sua effettiva importanza.
Ti amo.
Si ti amo ancora.
Forse ti amerò per sempre.
Urlai forte, non ce la facevo più. Ero debole. Esausta. Piansi l'anima, forse di più. Ero come un fiume in piena che strabocca provocando un'alluvione.

E caddi come l'uom cui sonno piglia

Mi svegliai di soprassalto.ero avvolta nell'oscurità ancora più profonda. Ma c'era qualcosa di caldo sotto di me.
"Amore ti sei svegliata?"
"Harry?" chiesi piangendo.
"amore tutto okey?" mi chiese stringendomi preoccupato. Mi lasciai stringere sentendomi protetta. Lui era l'unico che volevo al mio fianco.
"ti amo" gli disse e lui sorrise contro la mia guancia, spostandosi poi a baciarmi le mie labbra.

Non gli dissi mai cosa ebbi sognato. Fino adesso quello è rimasto il mio piccolo segreto, ed ora dopo vent'anni da quel giorno, ho sempre paura che qualcuno porti via Harry da me. Ma d'altra parte bisogna convivere con la parte oscura dell'amore.

Hola!
Okey forse è troppo sentimentale questa breve one-short,
fatemi sapere cosa ne pensate.
Ho cercato di esprimere le mie paure ed i miei timori,
in parte ci sono riuscita, ma la paura è troppa in delle occasioni.
Spero davvero che commenterete in molte questa fanfic,
perchè anche se corta è profonda, o almeno per me è così.
Xxx Lulu_Tommo22