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Autore: TheMask    02/11/2012    2 recensioni
“Tu mi uccideresti se te lo chiedessero?”
“Dipende da che cifra ne ricaverei.”
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ci sono momenti in cui tutto sembra così scuro che non lo si può più guardare senza provare un senso di sfinimento e di impotenza. Ricordo una volta, un paio di anni fa, in cui avevo un problema che mi sembrava troppo più grande di me. Ora, tu mi conosci, sai che sono abituata ai problemi di questo tipo, ma quella volta era davvero qualcosa di portentoso riguardo alla complicatezza. Ho passato, me lo ricordo come se fosse ieri, una giornata intera in uno stato di ansia e di nevrosi, senza che niente potesse riscuotermi da esso. E pensa che la mia migliore amica, per distrarmi mi portò dappertutto per un intero pomeriggio! Girammo per ore, con lei entusiasta che mi trascinava da un negozio, a un caffè, a una mostra e io che tentavo con tutte le forze di distrarmi, ma proprio per questo non ci riuscivo! Riesci a immaginarlo? Alla fine, rassegnata, la mia amica mi riaccompagnò a casa, dove trascorsi qualche ora a mangiarmi le unghie, preoccuparmi e girare a vuoto per le stanze, guadagnandomi gli improperi di mia sorella che tentava di studiare. Hahaha! Era disperata, poverina!”
“E poi?”
“E poi mi è arrivata una telefonata. La telefonata. Mi sono resa conto che il mio problema, grazie al cielo, era inesistente, e mi sono messa a fare salti di gioia. E mia sorella giu a lamentarsi che non poteva studiare, che ero una trottola e che dovevo stare ferma un momento o mi avrebbe spiaccicato sul muro. Sempre gentile lei… hahaha!”
“Quindi?”
“Quindi non ti crucciare, il tuo problema si risolverà!”
“No, non è così. Insomma, come può risolversi? ”
“Allora, sei sicurissimo di quello che hai sentito?”
“Beh…. Si, abbastanza!”
“Finché non è al cento per cento, non tornare, chiaro? Lo sai che se non si è certi non posso intervenire.”
“Ma… ”
“Niente ma, caro mio. Ora tu vai da lei e tenti di capirci il più possibile, senza farle sospettare nulla naturalmente. Fra una settimana ci rivediamo.”
“Dove?”
“Tu fatti trovare qui alla stessa ora. Ci sarò.”
“Va bene, ci vediamo allora.”
“Ciao. Stammi bene, eh.”
“Aspetta, posso farti una domanda?”
“Si dimmi.”
“Tu mi uccideresti se te lo chiedessero?”
“Dipende da che cifra ne ricaverei.”
“Ah, grazie!”
“Il mondo è denaro, caro mio. Ormai è così. Lo sai che io non mi fido di nessuno. E sai anche che la mia unica morale è che non si uccide solo se si ci fida e si uccide solo con i fatti provati. E i soldi.”
“Si, si lo so. Però non le diresti che la tradisco vero?”
“No. Certo che siete una bella coppia di infedeli, eh! Tu la tradisci mentre lei ti tradisce! Si direbbe che chi lo scopre per primo vince. 
“Lei non l’ha scoperto vero? Perché se fosse così si sarebbe rivolta a te, quindi…”
“Anche se fosse, non potrei dirtelo, mio caro. Arrivederci allora.”
“Arrivederci.”


“Ei, stronza!”
“Cosa? come siamo scortesi oggi!”
“La mia amante è morta! E sono certo che c’è il tuo zampino! Allora, perché non me lo hai detto?”
“Segreto professionale caro mio.”
“COME HAI POTUTO?”
“Hei, ti devo informare di una cosa: tua moglie mi ha ordinato di farlo per una bella somma, ma non solo.”
“Che hai? Stammi lontano!”
“Ma non posso. Ti devo uccidere.”
Il sangue sgorgava copioso dal corpo del perdente.

  
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