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Autore: Ruta    02/11/2012    2 recensioni
- Così adesso sei tu a dovermi insegnare, vero? –
Sdentato gli preme il muso contro il ginocchio, sfrega forte fino a far crepitare la stoffa. Hiccup gli sfiora le squame tra le orecchie, grattandogliele con movimenti che non conservano più nulla d’impacciato.
– Spero di essere un allievo bravo almeno il doppio del maestro che sono stato, – dice, distratto.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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lib

Prompt: Dragon Trainer, Hiccup&Sdentato, Inversione di ruoli
Titolo: Libertà
Autore: Ruta
Wordcount: 523
Rating: verde
Avvertimenti: Postmovie; One-shot
Introduzione: - Così adesso sei tu a dovermi insegnare, vero? –
Sdentato gli preme il muso contro il ginocchio, sfrega forte fino a far crepitare la stoffa. Hiccup gli sfiora le squame tra le orecchie, grattandogliele con movimenti che non conservano più nulla d’impacciato. – Spero di essere un allievo bravo almeno il doppio del maestro che sono stato, – dice, distratto.




 

 

Libertà

 

 

 

 

 

 

- Così adesso sei tu a dovermi insegnare, vero? –
Sdentato gli preme il muso contro il ginocchio, sfrega forte fino a far crepitare la stoffa. Hiccup gli sfiora le squame tra le orecchie, grattandogliele con movimenti che non conservano più nulla d’impacciato.
– Spero di essere un allievo bravo almeno il doppio del maestro che sono stato, – dice, distratto.
Sdentato punta gli occhi nei suoi – non hanno nulla di derisorio o circospetto, sono solo familiari ormai e paiono riflettere il turbamento che Hiccup sente di non riuscire a nascondere del tutto, non con lui perlomeno -, poi strofina di nuovo il muso, con gentilezza, questa volta sulla sua mano aperta. Hiccup sospira e si passa l’altra dietro al collo. – Beh, da qualche parte dovremo pur cominciare, no? –
Sdentato fugge via con un balzo fulmineo. Ritorna in una manciata d’istanti, dimostrando ancora una volta il potenziale ineguagliabile di una Furia Buia. Dalla mascella pende la cinghia della sella. Fa un cenno con la testa, sguainando i denti in quello che a chiunque altro apparirebbe come un ringhio minaccioso, ma che lui riconosce invece come un sorriso. Hiccup sorride di rimando.
– D’accordo, Sdentato, - annuisce. – D’altronde prima è meglio è, giusto? –
Si alza dal letto e quando la mancanza di equilibrio rischia di mandarlo gambe all’aria, Sdentato sfreccia verso di lui e lo sorregge. Hiccup rimane un secondo di troppo così, appeso alle minuscole sporgenze sulla testa del suo drago, lottando contro la sensazione di malessere che la protuberanza estranea che ha al posto del piede gli procura. Gli pesa, deve ancora abituarsi, inoltre lo mette a disagio. Vorrebbe scrollarselo di dosso, ritornare a letto e dimenticare ogni cosa, ma nel perdere un pezzo di sé non ne ha trovato un altro ben più importante? Sdentato gli ha dato la sua libertà, gli ha offerto l’opportunità di essere se stesso. È qualcosa che anche lui si sente in dovere di restituirgli. È un debito d’onore. La libertà di Sdentato sta nel cielo e il cielo, finchè lui si rifiuterà di uscire dalla propria camera, gli rimarrà precluso.
- Riproviamo, ti va? Su, bello. Aiutami ad alzarmi. Credo che mi si sia addormentato il piede. –

Settimane o mesi dopo, Astrid gli apre ancora una volta gli occhi.
- Sai, - dice fissandolo dritto in faccia, - era ora che ti dessi una mossa. Sdentato ha corso il rischio di diventare pigro per colpa tua. –
Al suo sguardo interrogativo, Astrid aggrotta le sopracciglia e fa una smorfia che Hiccup ha già imparato ad interpretare come reazione consequenziale a quando sente quelle che considera idiozie o peggio, ovvietà.
– Pensi davvero che si sarebbe mai lasciato cavalcare da qualcun altro che non fossi tu? Davvero, Hic, a volte sai essere così ottuso che mi chiedo cosa ci trovi mai in te. –
La libertà capisce allora, forse anche per Sdentato non è mai stata quella. Volare è meraviglioso certo, è come tornare a casa, ma casa è famiglia ed è quello che entrambi rappresentano l’uno per l’altro. Loro si accettano per come sono, difetti e imperfezioni incluse, ed è questa la loro libertà. L’aver trovato un compagno con cui condividerla.


  
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