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Autore: see_the_sun    03/11/2012    0 recensioni
Per tutto il tempo pensai a quel ragazzo Nathan chiedevo a me stessa perché ogni volta che mi guarda mi arrivano le farfalle allo stomaco se era perché provavo qualcosa per lui o era solo perché lo volevo conoscere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucas Scott, Nathan Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I LOVE FOUND

ciao

I LOVE FOUND

Come ogni mattina mi svegliai con la luce del sole che rifletteva sullo specchio posizionato vicino all’armadio e con il ripetuto suono della sveglia. In quel momento pensai – cavolo ! è già finita l’estate questo vuol dire che oggi è il primo giorno di scuola o dovrei dire il mio primo giorno alle superiori – fu il mio primo pensiero mattutino.

Diedi uno sguardo all’orologio sul mio comodino e notai che erano ben le 7:05 quindi corsi subito in cucina, feci colazione velocemente e corsi in bagno. Alle 7:45 ero pronta e uscii di casa per incamminarmi verso scuola.

Entrai in classe fu il momento, forse, più imbarazzante della mia vita mi sedetti a un banco al centro della classe e accanto a me si sedette  una ragazza  con i capelli mori e gli occhi di un marrone scuro tendente al nero capii subito che era una di quelle tipiche ragazze vanitose e prepotenti. Nel corso della giornata iniziammo a parlare ci raccontammo qualcosa su di noi e alla fine delle lezioni mi fece conoscere dei suoi amici del secondo anno non gli avevo mai visti prima d’ora a prima vista mi è sembrato che facevano parte della squadra di basket della scuola lo riconobbi dalla loro divisa blu e bianca mi pare di ricordare che la squadra  si chiamasse Revens. Uscimmo da scuola ci salutammo e ognuno se ne andò per la propria strada quando a un tratto  uno degli amici di Aria, la ragazza  che avevo conosciuto prima, ragazzo alto dai muscoli scolpiti dai capelli moro scuro e dagli occhi castani che splendevano sotto la luce del sole.

– Mi chiedevo se oggi pomeriggio volevamo andare al parco Alphaville dove c’è anche il campo da basket?- tutti risposero di si ci rimasi solo io. 

–Ecco veramente…- dissi cercando di trovare una giustificazione, ma non riuscì a concludere la frase perché mi bloccò. 

– quindi veniamo tutti benissimo Jane(me)  ti passo a prendere alle 16:00 – mi disse.

Rimasi a bocca aperta non sapevo cosa dire.

– Jane missa che hai fatto colpo e con Nathan non è facile fare colpo mentre tu ci sei riuscita alla perfezione ti faccio i miei complimenti!!- mi disse Aria ridacchiando io diventai piano piano sempre più rossa e sempre più imbarazzata non sapevo cosa dire quando mi uscii.

–Ma che sei pazza non ho fatto colpo e poi a me non piace tu dici?- dissi senza volerlo contro la mia volontà.

  - Certo io dico cosa pensi di lui?- mi rispose.

– Ma che dico no non mi piace e penso che sia uno di quei soliti ragazzi che si credono chissà chi e invece non sono nessuno – gli risposi con tono un po’ arrabbiato.

– Ok ti piace scusa ora devo andare a dopo- mi disse salutandomi con un abbraccio e se andò.

Per tutto il tempo pensai a quel ragazzo Nathan chiedevo a me stessa perché ogni volta che mi guarda mi arrivano le farfalle allo stomaco se era perché provavo qualcosa per lui o era solo perché lo volevo conoscere. Mi bloccò il suono del campanello quindi scesi ad aprire. Aprii e vidi Nathan poggiato sulla porta.

– Ciao Jane sei pronta per andare ?- mi disse guardandomi con quegli occhi marroni. Ed ecco che tornavano le farfalle allo stomaco.

– Si possiamo andare dammi solo un secondo intanto accomodati pure vuoi qualcosa da bere ?- gli chiesi cercando di essere gentile.

– No no grazie sto bene così comunque hai una casa bellissima – mi rispose guardandosi intorni con sguardo curioso.

–Grazie ok ho fatto possiamo andare- gli dissi.

– Wow sei bellissima – mi rispose diventando un po’ rosso.

– Grazie – gli risposi diventando rossa anche io.

Mentre andammo al parco parlammo un po’ della nostra vita, della nostra infanzia.

Arrivammo al parco e c’erano già Andi il migliore amico di Nathan nonché suo fratellastro e Aria. A quel punto decidemmo cosa fare: andare al cinema oppure a fare una passeggiata? Alla fine vinse il cinema e andammo a vedere un film horror chiamato “La casa nel bosco”.

Arrivati al cinema  prendemmo i biglietti, salimmo le scale, trovammo la sala (9) e ci sedemmo ai rispettivi posti.

Fece molta paura, ma allo stesso tempo fu anche divertente. Nathan si accorse della mia paura e mi cercò di tranquillizzare mettendomi il suo braccio intorno al mio collo e mi tirò a se.

–Stai tranquilla è solo un film e poi ci sono io che ti proteggo- mi disse baciandomi la testa.

– Grazie ma la paura resta- gli risposi un po’ stupidamente

Alla fine del film ci accorgemmo che erano le 19.00, era tardi, e io dovevo tornare a casa.  Allora tornammo al parco salutai tutti e mi incamminai verso casa quando.

– Jane aspettami – mi sentii chiamare mi girai era Aria che mi diceva di aspettare che tornavamo insieme.

– Va bene ma tu non abiti dall’altra parte – gli dissi indicando la via.

-  No abito lì – mi rispose indicando una casa gialla.

– Io  abito alla casa accanto – gli dissi.

– Bene allora prima di andare a scuola domani ti passo a prendere – mi rispose.

– D’accordo allora a domani – gli dissi abbracciandola.

Il giorno dopo mi passo a prendere alle 7:50 e andammo a scuola insieme. All’entrata incontrammo Nathan e Andi.

– Ciao Aria ciao Jane- ci disse Nathan mentre Andi prese in disparte Aria.

– Volevo dirti… - iniziò così la frase e concluse con un bellissimo bacio. Noi rimanemmo a bocca aperta senza sapere cosa dire quando ad un tratto Nathan mi abbracciò.

– Perché lo hai fatto?- gli chiesi immaginandomi già la risposta.

– Avevo voglia di farlo e ho voglia di fare anche un'altra cosa !- ci fu un colpo di scena dove io rimasi davvero a bocca aperta stava per baciarmi quando fu bloccato dall’arrivo del preside della scuola il professor Oldix appare sempre nei momenti sbagliati.

– Riprenderemo dopo scuola se ci sei? – mi disse facendomi un occhiolino.

– Ecco veramente avevo promesso a Aria che l’avrei accompagnata a comprare delle cose dopo scuola- gli risposi.

– Continueremo stasera- mi rispose

La campanella suonò e capimmo che era ora di entrare. Le ore passarono velocemente (stranamente) e alla fine delle lezioni uscimmo e io accompagnai Aria al centro commerciale per fare shopping. Io spesi 30 euro mentre Aria 90 ci comprammo tante cose belle. Diedi uno sguardo all’orologio erano precisamente le 19:30 era ora di tornare a casa.

Dopo la cena come previsto suonò il campanello e andai ad aprire la porta era Nathan io vestita con pigiama e pantofole mi sentii un pochino in imbarazzo.

–Ciao scusami se ti disturbo dovevo parlarti – mi disse con un tono serioso come se fosse successo qualcosa di grave quindi corsi in camera mi misi un qualcosa e scesi.

Dimmi – gli dissi.

– Volevo chiederti una cosa – mi rispose guardando il basso.

  Si certo dimmi-

- Vuoi stare con me?- mi disse guardandomi con gli occhi dolci che gli brillavano con la luce della luna piena.

 – si- gli risposi con un tono deciso in quel momento ebbi un vuoto dentro di me mi sentii libera come se mi fossi tolta un peso dal corpo. Lui mi accarezzò il viso arrivò dietro il collo mi prese mi tirò dolcemente a se e mi baciò. Mi sentivo benissimo come un uccellino che aveva appena preso il volo.

  
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