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Autore: Julia of Elaja    03/11/2012    17 recensioni
Fantasy-Crossover
Elaja: splendida isola in un universo parallelo al nostro.
Un tiranno la governa da secoli e il popolo è stremato, nessuno riesce più a vivere serenamente; la speranza di tutti è riposta nella profezia della ninfa Dedale e tutti aspettano il giorno in cui i quattro terrestri arriveranno a salvare l'isola dal declino.
Siete pronti a vivere un'avventura mortalmente divertente?
Allora questa storia fa per voi: eccovi il primo volume della Saga dei quattro re di Elaja!
I personaggi che troverete vi saranno familiari, ne sono certa... ;)
Buona lettura!
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure dei quattro re'
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Le avventure dei quattro re

• Prologo •


Il cielo era terso, il sole stava morendo all'orizzonte colorando tutto attorno di ocra e d'arancio.

Elaja. Terra di colori, di bellezza, di tanto agognata pace; terra di speranza, di gioia e... d'amore.
Due giovani camminavano in un prato, le mani unite e un sorriso ad illumirare i loro volti; i lunghi capelli scuri di lei sporchi di fango, così come del resto il suo vestito e le sue braccia; le punte degli stivali di lui altrettanto imbrattate, come i suoi pantaloni e i polsini della sua camicia.
Eppure la felicità nei loro occhi era evidente; a loro non importava di essere così sporchi, sembravano estranei a qualsiasi problema. A guardarli, sembravano immersi in un altro mondo...
"Io... non pensavo arrivaste a tanto, maestà" stava mormorando lui, guardando la ragazza al suo fianco.
Lei gli sorrise in risposta: "Allora... adesso hai capito cosa intendevo dire quel giorno?".
Fermi al centro della prateria, con il vento che carezzava dolcemente i loro vestiti, unirono le loro mani e si guardarono entrambi negli occhi: "Vostra maestà, io...".
"Julia. Chiamami Julia".
Lui annuì, imbarazzato: "Julia" riprese quindi "Devo chiedervi una cosa".
Lei con un cenno del capo gli fece intendere di proseguire; e con un gran respiro, il bel giovane si inginocchiò davanti alla fanciulla e guardandola adorante le chiese: "Julia, volete sposarmi?".
La ragazza sbatté ripetutamente le palpebre per un paio di volte: "Prego?" fece, stupita.
Lui, imbarazzato, abbassò lo sguardo mentre prendeva qualcosa dalla tasca dei suoi pantaloni: "So che non è molto, ma questo è l'anello con cui mio padre chiese la mano di mia madre Selena... io vorrei donarlo a voi come pegno del mio amore".
Julia scosse la testa, in silenzio; si portò una mano sulle labbra.
"Tutto ciò che voglio è avervi come mia moglie" continuava intanto lui "Non chiedo altro, non voglio alcuna onorificenza, alcuna medaglia... solo il vostro cuore!".
Ma lei continuava a tacere, guardando ora il sole all'orizzonte, sempre meno visibile man mano che scendeva oltre le montagne innevate...
"Eragon" cominciò "Io non so cosa dire... tutto questo è così inaspettato!" fece, arrossendo.
Lui si rimise in piedi; "Allora mi state rifiutando, Julia?".
Lei si voltò di scatto a guardarlo: "Mai!" urlò quasi "Io non ti rifiuterei mai! Ma è una cosa così inaspettata... credevo volessi più tempo!".
Eragon le si avvicinò: "Direi che abbiamo aspettato fin troppo, Julia".
Si sorrisero di nuovo: "Mio giovane cavaliere, accetto di buon grado la tua proposta: sì, voglio essere tua!".
E accadde.
I  loro sguardi si fermarono in quell'istante; fissavano entusiasti i loro volti, sentivano i loro cuori battere ad un ritmo frenetico.
Fu un attimo: le loro labbra si stavano sfiorando e Julia sentiva il respiro di lui sul suo collo... non poteva resistergli oltre...
Più di due anni; era passato tanto, troppo tempo da quando Julia aveva sognato di baciare Eragon. Era diventato un sogno irrealizzabile, qualcosa a cui rinunciare... ma poi tutto era andato per il meglio.
Il nemico era stato sconfitto.
Eppure, quasi due anni prima, Julia non avrebbe mai scommesso su quel bacio.
Se qualcuno le avesse raccontato che sarebbe diventata Regina Suprema dell'isola di Elaja, e moglie di Eragon Bromsson, lei avrebbe riso di cuore, complimentandosi con il suo interlocutore per la fantasia... e, soprattutto, avrebbe chiesto:
"Cosa diamine è Elaja?".
Era passato molto tempo da quello strano giorno... Cerignola, una tranquilla città italiana, in Puglia. Era da lì che era iniziato tutto...
Casa sua; quella era casa sua, non Elaja... 
Ma ormai, c'era poi differenza?

"Cos'è Elaja?"
"Elaja è un'isola immensa. L'isola su cui vi trovate voi ora, ragazzi miei".
"Una realtà parallela alla nostra! Assurdo"
"Elaja ha una capitale, sua omonima. Ed è lì che sorge l'antico castello, sede del re e della sua corte".
"Voglio visitare il castello"
"Un tempo Elaja era governata con giustizia e serietà dal buon re Jorlax, sovrano giusto ma intransigente. La moglie, Bomerie, era la sua amata regina e gli aveva donato quattro splendidi figli. Due maschi e due femmine. Dioral e Ralop erano i due fratelli: sin da piccoli erano stati educati nell'arte della lotta, e del combattimento. Tenaci, belli e forti. Le due figlie femmine, Meleren e Deshounì erano diventate due splendide fanciulle, educate nell'arte del canto, della danza e della poesia. Tutta l'isola di Elaja viveva in gran pace. Tutti gli abitanti erano felici.
Ma un'ombra oscura si stava allargando su di loro.
Abu, stregone sanguinario, violento e vendicativo, di origini semi sayan aveva sete di potere.
E un triste giorno giunse ad Elaja; uccise il re, i suoi figli e tutta la sua corte.
La capitale venne devastata da cima a fondo. Migliaia di morti e feriti, urla di dolore dovunque.
Da quel maledetto giorno, Abu prese dimora fissa nel palazzo reale.
Da quel giorno, su Elaja, non ha più brillato la luce del sole".
"Questo stregone Abu deve essere un tipo pericoloso".
"Erano passati ormai quasi due secoli da quel giorno, e nonostante i numerosi tentativi di ribellione nessuno era riuscito a spodestare Abu; e in una notte oscura e gelida, una ninfa dei boschi fece una predizione. Sarebbero arrivati, un giorno, quattro giovani cugini che avrebbero spodestato quell'essere malvagio. E sarebbero diventati i nuovi regnanti di Elaja, che sarebbe tornata ad un periodo di prosperità e pace. La profezia si diffuse tra la popolazione, tutti ne parlavano entusiasti".
"Ma in tutto questo, cosa c'entriamo noi?"
"Lo scoprirete molto presto, amici miei… molto, molto presto!" 



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ANGOLO AUTRICE:

Questa è una storia un po' particolare.
Nasce dalle menti di una ragazzina di quindici anni, una bambina di otto, uno di nove e un altro di dieci; estate 2007.
Quei pomeriggi estivi in cui i nostri genitori erano fuori e noi in casa tutti assieme; e ci perdevamo nelle nostre fantasie, raccontando di quanto sarebbe stato bello poter incontrare tutti i nostri personaggi preferiti, di libi, film, cartoni animati... così nacque Elaja.
Elaja è quel posto in cui vi ritrovate quando chiudete gli occhi e viaggiate con la fantasia. Elaja è la terra dei sogni. Quel luogo magico in cui puoi incontrare chiunque tu desidera. Ma anche lì il male non manca, purtroppo; e i quattro re, prima di diventare tali, hanno affrontato avventure incredibili.
Siete pronti a scoprire quali?
Allora non mi resta che augurarvi buona lettura e... darvi il mio benvenuto ad Elaja! ;) Oh, un'ultima cosa: vorrei ringraziare di cuore Federica Martina per la stupenda impaginazione e Karla C. Watson per il bellissimo banner! Se volete contattarla per altri banner eccovi qui il suo contatto EFP: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=560707
Al prossimo capitolo allora! Vostra, Julia

   
 
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