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Autore: Jultine    04/11/2012    1 recensioni
"Due anime fanno l'amore quando si parlano sinceramente, capisci?"
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Fare l'amore.

 

La finestra era di leggero legno di tiglio dipinto di un celeste chiarissimo, luminoso. Leggermente aperta, faceva intrufolare l'aria del mattino che muoveva piano le tende bianche a fiori. Erano così piacevoli alla vista, così semplici. Emanavano casa.

Il suono acuto della tazzina sul piattino smosse l'aria satura di profumi e odori che parevano d'ovatta.

“E' buono il té col miele.”, mormorò qualcuno infilando il proprio braccio candido sotto ad un plaid in patchwork.

“A me piace di più con lo zucchero.”, fece di rimando una voce più profonda, forse un ragazzo.

Calò ancora il silenzio, rotto di tanto in tanto dalle rumorose boccate d'aria che i due prendevano riemergendo dalle coperte.

“Sai perché dobbiamo uscire fuori a respirare ogni tanto?”
“Certo”, rispose la voce più acuta, forse una ragazza, “Perché emettiamo anidride carbonica e consumiamo ossigeno, che invece è in tutta la camera.”

“Anche io lo sapevo, sai?”

“E perché me lo hai chiesto allora?”, sbottò curiosa la ragazza dai capelli rossi che ora sbucava fuori dalla montagna di plaid.

“Perché quando parli di qualcosa la tua voce è morbida e leggera.”

La ragazza arrossì, poi sorrise.

“Come le fette di pane con la marmellata di pesche.”

“Sì, ma la tua non ha lo stesso sapore.”
La giovane storse la testa e cominciò ad intrecciarsi una ciocca di capelli.

“Una voce non può avere sapore, non si mangia.”

Dopo un breve silenzio, anche l'altro, che era veramente un ragazzo, emerse dalle coperte. Aveva i capelli biondi.

“Non la mangia il corpo, la mangia l'anima, che credi?”
“Giusto, giusto.”, annuì la ragazza, “E che sapore ha la mia voce?”

Il giovane si accarezzò i capelli. Forse gli serviva per pensare.

“Non so. Sa di te. E' un po' arancia, un po' torta di mele, un po' cioccolato bianco e nocciole.”

Lei si leccò le labbra per gioco.

“Buooooni!”, esclamò trascinandosi dietro un paio di o, “Ma tutti insieme questi sapori non sono proprio ottimi...”

Lui non rispose e cominciò a pettinarle i capelli con una spazzola di legno.

“Allora?”, lo incalzò.

“Ssh, aspetta. Sto facendo l'amore con i tuoi capelli.”

“Come sei strano a volte. E' impossibile fare quello che dici tu.”
Il ragazzo smise di spazzolarle la chioma di fuoco e con un dito prese a percorrere il contorno del suo viso, baciandole di tanto in tanto gli occhi, la fronte, il naso, le labbra.

“Stai facendo l'amore col mio viso?”, chiese lei titubante.

“Sì. E appena finirò farò l'amore con te. Però i tuoi capelli e il tuo viso mi piacciono più di ogni altra cosa, quindi voglio ripassarmeli per bene prima.”

Lei si stiracchiò e fece per ribattere qualcosa, ma il ragazzo la precedette e le chiuse le labbra con un dito.

“So quello che stai per dire. Ti lamenterai del fatto che tu non sei solo carne e capelli. Ma se ci pensi ho già fatto l'amore con la tua anima ascoltando la tua voce. Due anime fanno l'amore quando si parlano sinceramente, capisci?”

Sorrisero entrambi e si abbracciarono.

“Dopo voglio prendere dei pasticcini alla caffetteria della piazza e far divertire le nostre anime in riva al fiume.”
Il ragazzo annuì.

“Sì: pasticcini, tortine e biscottini alla marmellata d'arancia. Tutti quelli che vuoi.”

   
 
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