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Autore: _Karis    04/11/2012    2 recensioni
« E adesso che fai? » domanda Blaine, visibilmente confuso, inarcando quasi automaticamente il sopracciglio sinistro.
« Cammino, Blaine, mi pare ovvio » risponde piccato Kurt senza smettere di camminare e, anzi, accelerando impercettibilmente il passo.
Blaine sbuffa sonoramente per l’atteggiamento infantile e insensato di Kurt; perché non riesce a capire per quale motivo si stia comportando in quel modo?
Il moro affretta nuovamente il passo e presto è vicino a Kurt, al quale prende la mano destra, stringendogliela forte, ma permettendogli comunque di continuare a passeggiare.
« Che stai facendo? » chiede confuso Kurt, fissandolo con sguardo interrogativo.
« Ti prendo per mano, Kurt, mi pare ovvio » lo scimmiotta Blaine, sorridendogli.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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In fondo è una scemenza e forse anche priva di senso, ma dopo la 4x04 avevo bisogno di qualcosa che mi distraesse un pochino ed è uscito questo. Inizialmente non avevo nemmeno intenzione di postarlo e non sono molto sicura che io stia facendo bene a farlo proprio adesso, ma non importa. Sono qui, tanto vale concludere.

Spero possa piacervi, buona lettura :)

 

 JEALOUS GUY

 

Kurt sa che scappare in quel modo dalla festa organizzata da Rachel non è stata una delle sue idee migliori, anzi è pienamente consapevole di aver attirato su di sé l’attenzione di tutti gli invitati presenti a casa Berry, ovvero le Nuove Direzioni più Blaine.

In più ha privato Finn dell’unica persona che non aveva ingerito un solo goccio d’alcool, ma, infondo, in questo momento del suo fratellastro non gli importa più di tanto.

Ha lasciato la macchina davanti a casa di Rachel, ma va beh, non è importante: andrà a recuperarla più tardi, appena la gelosia e la rabbia saranno scemate lentamente dentro di lui.

Cammina per la via con le mani in tasca e con la musica a palla, proveniente dalle cuffiette del lettore musicale ben sistemate dentro alle orecchie, anche se il filo che le unisce è tutto arrovellato su se stesso, perché Kurt non ha abbastanza pazienza per sistemarle come si deve.

Ad un tratto una mano si posa sulla sua spalla e Kurt non può fare a meno di irrigidirsi, spaventato da chi potrebbe essere.

Ma, dopo essersi girato con innaturale lentezza e in evidente tensione, vede chi l’ha fermato, si rilassa e sfila una delle due cuffiette per sentire, perché nota solo le labbra del suo interlocutore muoversi, ma, siccome tiene la musica ad un volume molto alto, non ne coglie le parole.

 « … È da mezz’ora che ti chiamo, rincorrendoti come un cretino, Kurt  – sbotta Blaine, infastidito, mentre riprende fiato – è davvero necessario ascoltare la musica a questi livelli? » si lamenta poi, spegnendo il lettore musicale con fare scocciato.

 « Non sembri più tanto ubriaco » dice soprappensiero Kurt, mentre constata che l’alito dell’altro ragazzo dice tutt’altro: puzza tremendamente d’alcool.

 « Infatti non lo sono » ribatte Blaine, roteando gli occhi al cielo e fissando Kurt torvo.

Ha bevuto, certo, ma riesce a reggere piuttosto bene gli alcolici.

Il castano inarca un sopracciglio, confuso, ma decide di non approfondire l’argomento.

Il fatto che Blaine abbia accettato una Rachel strusciante su di lui da (in un certo senso) sobrio lo infastidisce terribilmente, rendendolo rosso di rabbia e verde d’invidia.

Blaine non è gay? È così cieco da non accorgersi che la ragazza stava flirtando con lui o semplicemente stava facendo il finto tonto?

Sbuffa sonoramente, dopodichè si volta, dando le spalle a Blaine, e riprende la sua passeggiata nervosa.

 « E adesso che fai? » domanda Blaine, visibilmente confuso, inarcando quasi automaticamente il sopracciglio sinistro.

 « Cammino, Blaine, mi pare ovvio » risponde piccato Kurt senza smettere di camminare e, anzi, accelerando impercettibilmente il passo.

Blaine sbuffa sonoramente per l’atteggiamento infantile e insensato di Kurt; perché non riesce a capire per quale motivo si sta comportando in quel modo?

Il moro affretta nuovamente il passo e presto è vicino a Kurt, al quale prende la mano destra, stringendogliela forte, ma  permettendogli comunque di continuare a passeggiare.

 « Che stai facendo? » chiede confuso Kurt, fissandolo con sguardo interrogativo.

 « Ti prendo per mano, Kurt, mi pare ovvio » lo scimmiotta Blaine, sorridendogli.

Kurt sbuffa contrariato, tuttavia non scaccia la mano dell’altro ragazzo, limitandosi a tenerla aperta e a farsela stringere.

Rimangono in silenzio per diversi minuti, che ad entrambi paiono interminabili e carichi di imbarazzo.

 « Perché ce l’hai con me, Kurt? » domanda Blaine con un principio di irritazione nella voce, stringendo impercettibilmente la mano dell’altro ragazzo nella propria

 « Perché sei gay » sbuffa Kurt senza rendersi realmente conto di ciò che ha appena detto, perché nella sua testa c’era tutto un discorso prima di quell’affermazione, che dava un senso alla risposta data.

 « Cosa? – gracchia Blaine, stritolandogli una mano – Aspetta, Hummel. Ti da fastidio che io sia gay, quando anche tu lo sei? ». La voce di Blaine è quasi un sussurro, ma Kurt riesce perfettamente a sentire la velenosità con la quale è stata pronunciata.

 « Eh? No, non hai capito! – si affretta a dire, portando la mano libera di fronte a sé e piazzandosi davanti a Blaine, impedendogli di continuare il tragitto – è che… sì, insomma. Ti sarai accorto che Rachel ci provava con te e tu la lasciavi fare e sei gay e la lasciavi fare » spiega velocemente, nel più totale e completo imbarazzo con lo sguardo puntato sull’asfalto del marciapiede.

Non mi ero mai accorto dell’interessante sfumatura grigiastra del cemento.

 « Non sarai mica geloso, vero? » lo stuzzica Blaine, ridacchiando per la spiegazione tutt’altro che comprensibile dell’amico. Inoltre Kurt in difficoltà è una tra le cose più adorabili che abbia mai visto.

 « Sì, lo sono ».

E ci vogliono diversi minuti perché Kurt si accorga che quella sì, è la sua voce e che ha veramente dato parola ai suoi pensieri.

Strabuzza gli occhi imbarazzato.

Blaine non da segni di vita, eccetto per il fatto che ha appena mollato la presa sulla sua mano.

Il silenzio li avvolge di sorpresa e Kurt vorrebbe solo sprofondare, perché Blaine gliel’ha detto, seppur con grandi giri di parole, che non è minimamente interessato a lui.

Le lacrime salgono agli occhi di Kurt, quando sente un palmo di Blaine poggiarsi su una delle sue guance. Questa diventa improvvisamente incandescente, quando Kurt sente le labbra di Blaine sulle proprie.

Il bacio è breve, un semplice sfioramento di labbra, perché Kurt è troppo scioccato per fare alcunché. Tiene le labbra serrate, come se non lo desiderasse, come se non l’aspettasse da quando ha visto Blaine Devon Anderson per la prima volta. Quest’ultimo si allontana in fretta dal viso perfettamente immobile del maggiore.

Oddio, sembra sconvolto.

 « Io… scusa, pensavo che-che anche tu… » farfuglia Blaine imbarazzato nel tentativo di riparare a ciò che ha fatto, distogliendo velocemente lo sguardo e passandosi distrattamente una mano tra i capelli.

Questa volta è Kurt, ripresosi, a prendere l’iniziativa e ad annullare quei pochi centimetri tra le loro labbra, riunendole in un timido bacio.

Blaine dischiude subito le labbra, permettendo così alla lingua di Kurt di incontrarsi con la propria. Il moro cinge la vita di Kurt, mentre quest’ultimo passa le dita tra i capelli pieni di gel di Blaine, sporcandosi i palmi e scompigliando l’acconciatura all’altro ragazzo.

Si staccano solo quando hanno bisogno di prendere aria, poggiando la fronte di uno su quella dell’altro e sorridendosi timidamente con le labbra gonfie per il bacio, il fiato corto, il battito accelerato e le guance arrossate.

 « Credo di essermi innamorato di te ».

 

   
 
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