[ Pick up where you left and go. ]
Gregson incappa
spesso in Holmes e
Watson,
e anche se non ha mai avuto tempo né interesse nello studiare la loro
interazione nel dettaglio è bravo
nel proprio
lavoro, è in grado di osservare oltre che di vedere.
Questa volta—non per la prima volta
nota il modo in cui
Sherlock illustra le
proprie scoperte alla compagna:
ha il petto gonfio d’orgoglio e lo sguardo fisso
su di lei, pronto a cogliere il momento in cui la donna troverà il
giusto modo
di far combaciare i pezzi del puzzle.
In alcuni momenti
assomiglia a un bambino che vuole a tutti i costi impressionare la
maestra:
recita alla perfezione la poesia e la scruta con trepidazione
attendendo il
giudizio.
La sorpresa sul volto
della terapista c’è e si vede, però è incredibilmente posata e non è
mai
stupida o rumorosa.
Joan pone una
domanda
che l’investigatore non riesce a leggerle sulle labbra, e Sherlock
sorride
deliziato prima di rispondere. Quindi parte per la tangente, gesticola
e
sventola le prove del proprio ragionamento, del proprio genio perché ne è
giustamente fiero.
Continua a guardarla
negli occhi in maniera intima e naturale, e la donna lo ferma nella sua
esposizione, lo reindirizza, aggiusta la rotta senza modificarla.
Lei sorride,
soddisfatta della piega presa dal discorso, e lui risponde con una
risata senza
fiato e riprende a parlare con rinnovato entusiasmo…
Gregson rinuncia e decide di tornare alla propria scrivania. Quei due sono come un
meccanismo bene oliato, collaborano in maniera talmente perfetta che
risultano
noiosi alla vista.
Decisamente più
interessante sarà cercare di decifrare la scrittura del Detective
Sanders, il
quale sembra deciso a voler propinare i propri rapporti scritti a mano
all’intero
distretto ancora per molti anni. Mh.
you aren’t a failure if you
fall
off of your horse
no need to beat
yourself up, you know
too long a respite
will destroy any progress you have made
Boh, stavo vedendo il
quinto episodio però mi sono fermata per scrivere perché ne avevo
bisogno.
Voglio sapere
qualcosa di più sul caro Gregson, che mi piace davvero tanto *A*
Citazioni: “Fortitude”,
Ian Cooke