LIKE A WOLF
http://www.youtube.com/watch?v=uweWiCLT8Eg
Come posso essermi fidata di te?
Tu un predatore che mi ha circuito il cuore e che una volta
strappato dal mio petto ha cominciato a correre … e correre … e correre lontano.
Lontano da me e con il mio piccolo e debole cuore ancora tra
le fauci.
A shot in the dark
A past lost in space
And where do I start
The past and the chase
You want to be gone
Like a wolf, a predator
I feel like a deer in the light
Come posso essermi fidata di te?
Forse è stato per quel tuo sguardo da cucciolo ferito … ed il
mio cuore ha perso qualche battito. Ma tu, un cucciolo non lo sei mai stato …
un lupo piuttosto, un predatore della selva più oscura. Ed io in bilico su di
una roccia a picco attendevo il tuo arrivo per sentirmi sicura.
E tu sei arrivato … finalmente … ed io ho ricominciato a
respirare senza più timore. Ti ho sorriso e mi sono avvicinata ed è stato
allora che tu, con un balzo, mi hai atterrato, una zampata al mio petto ed un
morso vorace dato con forza … ed il mio cuore non c’era più.
Te lo avrei donato … se solo me lo
avessi chiesto.
Invece come un lupo, predatore della selva più oscura, me lo
hai strappato con la forza incurante delle ferite che ti lasciavi dietro.
Like a wolf
You loved me and I froze in time
Hungry for that flesh of mine
But I can't compete with the she-wolf, who has brought me to my knees
What do you see in those yellow eyes?
'Cause I'm falling to pieces
I'm falling to pieces
Ed io sono caduta … caduta a terra … con la mente ancora in
subbuglio ed un buco profondo nel petto.
Ti ho visto correre affannato senza voltarti mai indietro.
Ti guardavo mentre cadevo ma non vedevo altro che il tuo
folto pelo mischiarsi all’oscurità della notte. Il tuo respiro lento e
rassicurante, che ogni notte cullava il mio sonno, è diventato un feroce
ansimare per la fretta, dalla forza dell’attacco e dalla leggerezza di cuore.
Leggerezza del tuo di cuore … perché
il mio lo avevi portato con te.
Leggero, veloce il cuore e l’animo tuo … per nulla turbato
dalla solitudine in cui mi lasciavi. Per nulla turbato dal freddo di quel
terreno che accoglieva il mio corpo mutilato, dal gelo del vento che lento e
delicato mi si avvicinava tentando di cullarmi prima dell’arrivo dell’ombra
nera vestita e la falce in mano.
E tu correvi … correvi … correvi
veloce senza guardarti indietro.
Did she lie and wait
Was I bait, to pull you in
The thrill of the kill
You feel, as a sin
Alone with the wolves
And now it seems, I thought I was part of you
Non hai pensato a me?
Non hai pensato a me, a cosa avrei fatto e a dove sarei
andata con quel buco nel petto?
Non hai pensato a me, mentre correvi via lontano verso quella
tua oscurità?
Ed io, ora, rannicchiata sotto un cielo d’oscurità, la tua
casa adorata, non attendo ormai più il tuo ritorno … so già che non tornerai
più da me!
Sento l’odore della terra, l’odore di muschio, l’odore della
notte … odori che ti sono sempre appartenuti e che io ho sempre associato a te.
Al tuo ritorno, al tuo corpo che nelle notti più fredde mi riscaldava.
Associavo tutto questo alla sensazione di sicurezza che provavo solo standoti
vicino.
Ed ora tu non ci sei più … ed io sono qui … a terra … con un
buco nel petto e fiumi di lacrime negli occhi.
E finalmente l’amata ombra nera armata di falce si avvicina …
alza lo sguardo e guarda verso il cielo. La luna rossa e luminosa domina quel
manto stellato … e poi tra le sue braccia.
Sollevata quasi fossi senza peso, non posso fare a meno di
affidarmi a lei … alzo lo sguardo e noto un paio di luminosi occhi gialli … i
tuoi.
Mi guardi, mio amato?
Mi guardi morire?
Sorrido a te e a me stessa … tra tutti proprio tu … il mio
assassino … proprio tu dovevi essere.
Tu, proprio tu, il mio assassino … l’uomo a cui avrei donato
il cuore se solo lo avesse chiesto.
Tu, proprio tu, il lupo dal folto pelo scuro … colui che me
lo ha strappato dal petto.
Osservo la bianca neve immacolata, fredda ed immobile … con
qualche accenno di rosso sangue … il mio.
Sono stanca e chiudo gli occhi … e poi finalmente lo sento … il
tuo ululare alla luna.
Il tuo dolore o la tua gioia?
A shot in the dark
A past lost in space
And where do I start
The past and the chase
You want to be gone
Like a wolf, a predator
Sorrido a te e a me stessa … tra tutti proprio tu … il mio
assassino … proprio tu.
Proprio tu, il mio assassino … l’uomo a cui avrei donato il
cuore se solo lo avesse domandato.
Aprì gli occhi lentamente, svegliato dai movimenti frenetici
del suo corpo ancora addormentato accanto a me. Sollevai la testa di poco
giusto per riuscire a vederla meglio e mi accorsi che il suo viso era corrucciato
mentre il suo corpo si muoveva a scatti.
Che
la mia bellissima principessa stesse facendo un brutto sogno?
Non volli accendere la candela sul tavolino, ai piedi del
letto, per paura di svegliarla perciò l’abbracciai stretta.
“Dastan!” urlò svegliandosi di colpo
“Tamina” le sussurrai in risposta abbracciandola e
avvolgendola con il calore della notte
“I lupi … i tuoi occhi gialli … lupi …. e poi sono morta” farfugliò
ancora confusa
“Amore torna a dormire … era solo un sogno” le sussurrai all’orecchio.
L’accarezzavo con gesti lenti tentando di placare l’ansia e l’agitazione
che quel sogno le aveva portato. Il suo respiro era affannato, gli occhi
sgranati e le mani, artigliati alla leggera coperta, ancora tremanti.
Mi sollevai a sedere e le mie mani corsero al suo viso, l’accarezzai
e l’obbligai a voltarsi verso di me. La baciai lentamente sulla bocca e poi due
volte sulla guancia e quando notai che la sua attenzione era finalmente tutta
mia le domandai
“Cosa hai sognato?”
Lei scosse la testa e le sue dita andarono a toccarsi le
tempie. Prese fiato e mi rispose lentamente
“Correvamo … era notte … correvamo nei corpi di due lupi …
eravamo due lupi … ti aspettavo e avevo un po’ di paura. Finalmente sei
arrivato ed io ero così felice e rassicurata. Ti sono corsa incontro e la mia
lingua ti ha accarezzato il muso. Mi hai guardato ed il tuo sguardo era strano …
mi hai sbattuto a terra e con una zampata mi hai strappato il cuore”
Il suo racconto era strano ma ricco di dettagli. Rimasi in
silenzio sino a quando disse che l’avevo uccisa
“Cosa?” domandai scioccato
La vidi annuire, prendermi le mani e guardarmi negli occhi
Dio,
il suo sguardo … i suoi occhi … mi ammaliavano sempre!
“Mi hai strappato il cuore e poi sei corso via … correvi
senza guardarti indietro. Mi sono sentita vuota, sentivo freddo e ti guardavo
correre via. E’ stato una sensazione bruttissima. Mi sentivo così svuotata,
così ferita … non sentivo dolore però … solo questa profonda solitudine senza
di te.”
“E poi? Cosa è successo?” domandai
Le strinsi le mani tra le mie e mi avvicinai ancora di più.
Volevo abbracciarla, stringerla a me e coccolarla sino a riaddormentarci
entrambi ma sentivo che il sogno non era ancora finito.
“Sembrava così vero, Dastan, mi ha spaventato. Ho avuto
paura. Sentivo tutte quelle sensazioni e gli odori … ho sentito degli odori
così vivi, così forti” sussurrò lanciandosi tra le mie braccia e posando il
capo tra il mio collo e la scapola “Ho
avuto paura”
Il suo respiro si era regolarizzato, le sue braccia mi
cingevano la vita mentre le sue mani erano artigliate alla mia schiena nuda.
Sorrisi intenerito e continuai a tenerla stretta a me per molto tempo, senza
smettere di accarezzarle i lunghi capelli neri.
“I tuoi occhi erano gialli … e il tuo odore era così … non so
… mi faceva sentire sicura, tranquilla e protetta. Mi hai lasciato lì a terra e
poi io sono morta. Credo di aver visto la morte … e poi tu hai ululato”
“Ululato?” le chiesi tra il serio e il divertito
La sentì annuire contro il mio collo e poi stringermi ancora
di più con le braccia
“Era solo un sogno, Tamina … un incubo” le sussurrai all’orecchio
con voce bassa
“Mi è sembrato vero … sentivo tutte quelle emozioni … e il
freddo, il vento e la terra dura sotto di me. Era come se fossi lì davvero”
L’allontanai da me un poco e la guardai negli occhi “Era solo un brutto sogno amore mio … niente
di più”
Annuì e mi fece un sorriso tirato. Sospirò e, allungando una
mano, mi accarezzò la guancia. Velocemente le presi quella stessa mano e me la
portai alle labbra.
“Non ti lascio … non voglio correre lontano da te … e
soprattutto non ti farò mai del male” le sussurrai prima di chinarmi a baciarle
quella sua dolcissima bocca
Mi baciò anche lei ed insieme ci stendemmo nuovamente. La
tenni stretta al mio corpo e continuai ad accarezzarle i capelli nell’attesa di
addormentarci entrambi.
“Non avrai mai bisogno di strapparmi il cuore, Dastan, perché
il mio già ti appartiene” sussurrò prima di chiudere gli occhi
“Come il mio appartiene a te, mia bellissima sposa” risposi
in un sussurro prima di scivolare nel sonno