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Autore: Fed    24/05/2007    24 recensioni
Le famiglie babbane tolleranti, però, arrivate a questo punto si differenziano da quelle di maghi.

Le prime, infatti, prendono tempo e decidono una strategia.
La madre invita a casa tutte le amiche, tutti i giorni a tutte le ore, e prende a parlare in continuazione di attualità e di gossip, nominando - per puro caso - solo gli attori che si sono da poco dichiarati gay e che “c’è da ammetterlo, sono i più sexy in assoluto!”.
Genere: Generale, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai, Slash, Yaoi, Yuri | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Hermione Granger, Theodore Nott | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Compiti di Babbanologia. (Differenze)

By Fed

 

 

 

 

I babbani ed i maghi presentano tra loro molte differenze.

Quella principale è la mancanza o l’uso della magia, che ha portato i primi a cercare di sviluppare nuove tecnologie in grado di facilitare la loro vita, i secondi a non aver mai bisogno di farlo.

 

Oltre a questa sostanziale differenza, però, babbani e maghi hanno molti punti in comune.

 

Fondamentalmente, entrambi i gruppi sono composti da individui che hanno, alla base della loro vita, un nucleo familiare; in tutte e due i casi, inoltre, il gruppo familiare può essere sia tollerante che intollerante su svariate ‘particolarità’ che i loro singoli possono presentare.

 

Una particolarità che accomuna il mondo magico da quello non magico è, senza dubbio, l’omosessualità.

I punti fondamentali che le famiglie attraversano nell’affrontare tale questione sono tre.

 

 

 

 

Punto uno.

Quando una famiglia babbana intollerante viene a sapere che il proprio pargolo è gay, i membri di suddetta famiglia prendono ad urlare animatamente. La prima frase, la prima domanda, quella più tipica è, in genere:

“Che cosa hai detto?”

Seguita, nella maggior parte dei casi da un bel “Stai scherzando, vero?”

 

Le famiglie di maghi intolleranti sono molto simili a quelle babbane, ma è facile che dopo il “Che cosa hai detto?” iniziale aggiungano, al posto dell’altra frase, un celere “Avada Kedavra!”.

Fortunatamente, Theo ha sempre avuto ottimi riflessi ed in quell’occasione riuscì ad abbracciare Blaise e a smaterializzarsi con lui prima che il signor Nott potesse lanciare un altro incanto.

 

 

 

Punto due.

L’ennesimo problema si presenta quando il ‘pargolo’ deve sputare fuori il nome del suo fidanzato/a o della persona che gli ha fatto prendere atto della propria omosessualità.

Le madri più tolleranti reagiscono come la signora Granger: afferrano la propria figlia e la conducono al divano, le fiondano una tazza di the in mano e stirano un sorriso assolutamente falso lungo il viso, prima di parlare.

“Ah, dunque si tratta di Ginny Weasley, quella rossina delle foto, no? La sorella di Ron… Oh, beh, forse ti piace solo perché somiglia a Ron, non trovi? Poi è molto mascolina, forse dovresti solo trovarti un ragazzo un po’ più androgino e…”

 

Quando il figlio/a si decide ad arrabbiarsi – prima o poi accade per forza – e dà una rispostaccia alla genitrice, quest’ultima sbianca, prende a respirare affannosamente, si zittisce per qualche secondo.

Subito dopo questa pausa, prima che si possa chiederle “Scusa”, la madre prende inevitabilmente ad urlare nelle orecchie del malcapitato. A poco vale che il figlio/a si rifugi in camera propria, perché la donna continuerà ad urlare dalla cucina, dalla sala, dal bagno, dal giardino, dalla veranda, dal garage e dallo sgabuzzino per tre giorni di seguito.

 

Nelle famiglie di maghi succede lo stesso, ma la genitrice non perde tempo ad urlare: manda direttamente una strillettera nella camera del figlio.

Uno perché non vuole sprecar fiato.

Due perché sa che di certo il ragazzo/a avrà insonorizzato la stanza.

 

 

 

Le famiglie intolleranti, sia babbane che non, si limitano ad urlare e preferiscono sempre non sapere il nome dell’amante del proprio figlio.

I non maghi tenterebbero di uccidere “quel distruttore di famiglie” a fucilate, i non babbani staranno ancora tentando di capire “dove diamine si sono materializzati quei due”.

 

 

 

 

Punto tre.

Le famiglie molto intolleranti sono solite cacciare i figli di casa dopo esser riusciti a tirare le somme della situazione; di questa parte si occupa solitamente il padre, babbano o mago che sia.

 

 

 

Le famiglie babbane tolleranti, però, arrivate a questo punto si differenziano da quelle di maghi.

 

Le prime, infatti, prendono tempo e decidono una strategia.

La madre invita a casa tutte le amiche, tutti i giorni a tutte le ore, e prende a parlare di attualità e di gossip, nominando in continuazione gli attori che si sono da poco dichiarati gay e che “c’è da ammetterlo, sono i più sexy in assoluto!”.

Il padre comincia a parlare ai colleghi del proprio figlio/a: se questo è un maschio prende ad elogiarne il carattere deciso, da combattente; se è una femmina ne esalta la carineria e le trine dei vestiti (il fatto che spesso si inventi tutto è risaputo, ma tanto i suoi colleghi non lo conoscono neanche, il figlio!).

 

 

 

Anche le famiglie non babbane si mettono d’accordo, ma più velocemente.

Armati di bacchetta, tentano di lanciare – per puro caso – un incanto in grado di far cambiare sesso contro il partner del proprio figlio/a.

 

 

Draco, d’altronde, ha sempre ripetuto che il suo Harry in versione femminile non gli dispiaceva affatto.

 

 

 

 

OWARI

 

 

 

Note dell'autrice:

    Non ho la più pallida idea di come mi sia saltata in mente questa roba, ma scriverla è stato davvero divertente.

So che è uno scempio, ma se commentaste mi fareste molto piacere.

 

Come al solito potete anche mandarmi al diavolo, seh XD!

 

 

.. Kiss from the Fool ♥ ..

 

 

 

  
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