Disclaimer: I personaggi di
Kuroko no Basuke non mi appartengono
Ma sono di proprietà di Tadashi Fujimaki. ©
Wanna Whisper
In your
Ear
-Cosa stai guardando?-
Non che fosse facile vedere qualcosa oltre le spalle
di Aomine, pur tuttavia Kagami inarcò il collo all’indietro e torse gli occhi
verso l’alto. Ancora una volta, il profilo dell’altro penetrò nel suo campo
visivo con la stessa, totale mancanza di grazia che Daiki stava usando all’altezza
del bacino; Taiga storse e ingoiò prima un gemito e quindi un insulto, o forse
prima l’insulto e poi il gemito, se davvero esisteva ancora una differenza fra
le due cose. Stava iniziando a pensare che le due cose cominciassero a
confondersi un po’ troppo spesso.
Aomine, soddisfatto, premette i polsi di Kagami
contro il materasso e si chinò a mordere la clavicola, disegnando i contorni
del segno rossastro con la punta della lingua.
-Allora?- insistette, tornando a raddrizzarsi sopra
Taiga -Cosa stai guardando?-
La palese irritazione nel suo tono voce costituì una
piccola vittoria per Kagami, che l’annotò mentalmente nel proprio carnet
personale; arricciò le labbra in un ghigno divertito, mentre lo sguardo seguiva
il languido scivolare di una goccia di sudore lungo la tempia di Daiki. Questi,
stanco, irritato, oltremodo infastidito dal comportamento dell’avversario, si
spinse senza preavviso verso di lui, spezzandogli il respiro.
Taiga non riuscì a reprimere un gemito rauco e serrò
le palpebre, le dita che si aggrappavano alla schiena di Aomine. Maledetto.
-Cosa stai guardando?-
-Sto guardando quello-
ringhiò Kagami, accennando con un faticoso gesto del capo al poster che
giganteggiava sul soffitto e che ritraeva una prosperosa modella in posa
oltremodo lasciva e coi seni troppo tondi e troppo in bella vista -E’ di
pessimo gusto-
Invece di provocare la rabbia di Daiki, quel
commento parve suscitare tutta la sua ilarità –cosa che costrinse Kagami a cancellare furiosamente un’altra possibile vittoria.
Aomine scivolò mollemente col petto sul torace di Taiga e distese le
braccia lungo le sue, ad accarezzare coi polpastrelli le linee dei muscoli e intrecciare
tra loro le dita di entrambi. Kagami sgranò gli occhi, sorpreso da un gesto in così
netto contrasto con Daiki, in tutta la sua diabolica ed irritante interezza. Le
labbra di Taiga si tesero inconsciamente a cercare quelle dell’altro, tanto
vicine da sentire il tocco impalpabile del respiro sulla pelle.
Ma Aomine si scostò con innaturale gentilezza,
chinandosi a sfiorargli la tempia e il lobo dell’orecchio.
-Allora domani ne metterò una con ancora più tette.-
Una spinta più forte e un ansimo si sgretolò contro
la bocca di Kagami, ancora aperta in un vano tentativo di protesta.
Note
Finali.
Inizio a pensare che questi due mi
stiano facendo piuttosto male.
Il commento sulle “tette grosse”
viene dal capitolo 100, pagina 11, in cui Aomine stesso dice di preferire le
modelle, appunto, “With big boobs.”
E Rota…sì, odiami.