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Autore: Lidy    08/11/2012    4 recensioni
La giornata era iniziata uno schifo?mi sbagliavo..era la settimana ad essere iniziata uno schifo e sarebbe finita anche peggio con quella stupida festa.
Posai i libri,chiusi l'armadietto e mi iniziai ad incamminare verso l'aula di fisica,la odiavo,non riuscivo a farmela piacere; era da tanto tempo che non mi piaceva realmente qualcosa,anche da troppo..ma avevo paura,paura di un qualsiasi legame che si sarebbe poi inevitabilmente spezzato, perchè questa vita fa schifo e tutto ciò che ti regala,se lo riprende con gli interessi e a quel punto sono cavoli amari.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

 

 

 

 

 

Ero in lungo corridoio pieno di porte bianche ed io camminavo lentamente,non c'era bisogno di avere paura,sarei riuscita ad uscire; non fu invece la paura ad impossessarsi di me, ma un senso d'ansia atroce,come se da questa scelta ne dipendesse la mia vita..si ma cosa stavo cercando? E poi lo vidi: una figura in ombra,in fondo a questo corridoio, veniva verso di me ma io non riuscivo a raggiungerlo,lo stavo perdendo e con lui avrei perso me stessa.

Iniziai a correre,avevo solo bisogno che mi stringesse la mano,che mi facesse sentire al sicuro ed amata..ce la stavo per fare,ancora pochi passi e lui sarebbe stato mio,riuscii a sfiorare le sue dita quando sentii un getto d'acqua e mi svegliai..

 

 

- IO TI AMMAZZOOOOO!!! - esclamai infastidita.

 

Era quel rompiscatole di mio fratello. In quel minuto lo avrei ucciso veramente, ma in fondo gli volevo bene. Solo che continuavo a non capire perchè il Signore aveva deciso di punirmi così! Non potevo avere una tenera e dolce sorellina? Evidentemente era chiedere troppo.

 

- Svegliaaa! E' stata la mamma a dirmi di svegliarti - disse con un sorriso a 32 denti prima di uscire dalla porta, evitando un cuscino in piena faccia.
- non credo sia stata la mamma a dirti di buttarmi un secchio d'acqua in faccia per svegliarmi! - urlai di rimando.

 

La giornata era iniziata uno schifo e sicuramente non sarebbe proseguita meglio visto che mi attendeva il primo giorno di scuola.
Mi alzai con riluttanza e andai in bagno a lavarmi, non che ne avessi bisogno visto che mi avevano già fatto la doccia. Mi vestii con i soliti jeans, una cinta doppia e una magliettina. Scesi le scale, presi velocemente un pancake e misi in moto la mia auto.

Non ero la classica ragazza popolare, ma non facevo parte nemmeno di un gruppo. Mi definivo normale, senza alcun tipo di particolare capacità. Nonostante non mi definissi una bella ragazza, ricevevo parecchi complimenti soprattutto per il mio viso, che lasciavo spesso al naturale o con un filo di trucco.

Arrivata davanti l'ingresso della scuola presi un respiro e andai a posteggiare;

 

- ciao piccola, buon primo giorno di scuola - disse un ragazzo avvicinandosi.
Era stupendo. Non avrei potuto desiderare di meglio ed era tutto mio. Spensi il motore dell'auto, scesi e mi gettai tra le sue forti braccia aspettando quel bacio che mi avrebbe mandato in estasi.
- ciao amore mio, mi sei mancato - dissi in un sussurro.
- anche tu, più di quanto pensi. - disse rispondendo al mio bacio. - Questo sabato c'è una festa, qui a scuola, per inaugurare l'inizio del nuovo anno scolastico. Mi faresti l'onore e il piacere di accompagnarmi? - domandò.

- certamente, signor Hudson - risposi con un sorriso gigante, prima di lasciargli un altro bacio.
 

Ero al settimo cielo. Avevo tutto quello che avevo sempre desiderato e non potevo esserne più fiera. Ero l'invidia del mio liceo e probabilmente sono stata punita per questo.

 

- Amy!!Amy??!! devi restare ancora lì imbambolata per molto tempo? - Era la mia migliore amica Kate e non mi ero nemmeno accorta che fosse vicino a me. Cavolo, mi era successo di nuovo. Non potevo andare avanti ancora per molto in queste condizioni. Dovevo reagire: era passato un anno cazzo! Ma era stato il mio primo amore e, questo , non si dimentica facilmente.

- scusami Kate, ho avuto un flashback, niente di importante - dissi guardandola con un sorriso tirato. Non volevo che si preoccupasse per me.
- Amy, devi superarlo. Hai 17 anni e una vita davanti. Vedrai che, prima o poi, ci riuscirai - disse.

- spero che tu abbia ragione – risposi non molto convinta.

- Amy, so che probabilmente è l'ultima cosa che tu voglia sentire in questo momento ma, sabato c'è una...beh, c'è una festa ed io vorrei che tu ci venissi - disse Kate.
Un brivido mi percorse tutta la schiena: Ecco, si stava ripetendo tutto, stupide feste.

- sai che non è il caso - risposi fredda.

- proprio per questo devi venire e poi devo farti conoscere il mio ragazzo, quello di cui ti ho parlato tutta l'estate. Arriva sabato mattina e si trasferisce qui. Quindi questo vorrà dire che frequenterà la nostra scuola - disse euforica. Mancava poco e iniziava perfino a saltellare, cosa che mi infastidiva terribilmente.

- ok ok, basta che la smetti. Odio quando fai così. - risposi scocciata.

- grazie acida, meno male che ci sei tu a farmi restare con i piedi per terra. - disse per stuzzicarmi.

- figurati, è un piacere. Almeno a qualcosa sono utile, a dopo. - Per tutta risposta ricevetti una linguaccia e sorrisi.

 

La giornata era iniziata uno schifo? Mi sbagliavo. Era la settimana ad essere iniziata uno schifo e sarebbe finita anche peggio con quella stupida festa.

Posai i libri, chiusi l'armadietto e mi iniziai ad incamminare verso l'aula di fisica. La odiavo. Non riuscivo a farmela piacere. Era da tanto tempo che non mi piaceva realmente qualcosa, anche da troppo, ma avevo paura. Paura di un qualsiasi legame che si sarebbe poi inevitabilmente spezzato. Perchè questa vita fa schifo e tutto ciò che ti regala,se lo riprende con gli interessi e a quel punto sono cavoli amari.

 

- Amy! Ti aspetto all'uscita. - disse una voce maschile.
Alzai lo sguardo e vidi a chi apparteneva quella voce: era di Greg. Un ragazzo carino, ma a cui non ero interessata più di tanto. Da quando ci eravamo baciati, non mi mollava un minuto e cercava di farsi piacere a tutti i costi. Non aveva capito che io, di lui, non volevo saperne.
- Lasciami in pace Greg, sai di avere sbagliato. - risposi, mentre una lacrima rigava la mia guancia, noncurante della volontà della sottoscritta. Prima che potesse aggiungere altro, aprii la porta della classe e mi intrufolai dentro.







 

Salve a tutte!ho letto molte ff in questo mese e mi sono appassionata così tanto che ho deciso di pubblicare anch'io la mia. Fatemi sapere cosa ne pensate, anche con commenti negativi ovviamente,purchè siano costruttivi :)
Vi dico già da ora che so di non saper scrivere benissimo e anche che probabilmente avrei potuto scriverlo meglio questo prologo, ma sbagliando si impara e spero di migliorare con il tempo, anche grazie ai vostri consigli.
un bacio a tutte.
Lidy
  
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