Non è facile restare soli. La solitudine ti attanaglia, ti stringe lo stomaco in una morsa di ferro. Ti fa sentire brutto, inutile… difettoso. Ti chiedi il perché tu sia restato solo.
Eppure, c’è qualcosa peggio della solitudine:
-Pistaaaaaaaaaa!
…la compagnia!
 
Eh sì, miei cari: abbandonate tutte le convenzioni riguardo i RIS seri e pacati in laboratorio, quelli che al massimo ridono durante la pausa, perché non li vedrete per un bel po’!
 
-Primo giorno del video diario di Milo e Ghiro!
-Ciaaaaaao! Milo, sai che con quel cappellino sembri uno scemooo? Ahaha!
 
Emh… ok, lo confesso: non solo non vedrete RIS in maniera convenzionale, ma non vedrete proprio i RIS.
Sono Emiliano Cecchi e per stasera mi sembra di essere l’unico savio. O forse lo è anche il Capitano Brancato, ma di certo non il caro Ghiro, che è qui accanto a me, e neanche Bart e Bianca ci scherzano.
Il punto è che siamo a casa di Orlando, e non mi pare opportuno iniziare a inveire contro il suddetto tenente Serra perché sta usando la forchetta come stuzzicadenti. Ma mi sembrerebbe assolutamente giusto iniziare a diffamarlo nel mio video…
 
L’idea è stata mia, lo confesso. Ci chiedevamo come festeggiare il compleanno di Orlando e abbiamo pensato a una festa a sorpresa. Torta, vino, champagne, ancora vino, una partita di Cluedo, e ancora vino. Ho già detto vino? E ora forse capite perché ci troviamo con Sasso e Carnacina che ballano sottobraccio sul divano. E intendo proprio in piedi sui cuscini, con tanto di scarpe e tutto…
Lucia si passa una mano sui capelli, sconfortata. E sconfortata è dir poco: non è facile, in quanto Capitano, vedere la propria squadra completamente sfasciata da qualche bicchiere di troppo.
Bart canticchia.
-Bart, smettila!
-Luuuciaaa… - ha la voce da maniaco –Sai che con quei capelli sei bellissima?
-Quali capelli?
Lucia ha i capelli che ha di solito, e non capisco cosa… ah, ora sì: Ghiro sta facendo il tirassegno con le molliche di pane.
-Bianca, almeno tu, dai…- mi lamento, ma lei mi fissa e poi strilla: -Chi sei? Lasciami stare!
-Ma… ma Bianca, sono io, so’Emiliano…
-Non ti conosco!
-Ma se lavoriamo insieme! Siamo pure vicini di scrivania!
Ridacchia, si dondola. Poi si addormenta. Così, di botto: certo che questi l’alcool non lo reggono proprio!
 
-Emiliano… la situazione è tragica! Orlando sta… ecco, ha vomitato. Sul tappeto nuovo.
Faccio spallucce:
-Problemi suoi…
Lucia Brancato mi getta uno sguardo assassino:
-Ok, Capità… che devo fare?
-Tienigli la fronte.
-In che senso?
-Nel senso che devi tenergli la fronte mentre vomita.
Vorrei mandarla a fan… lì, ma è il Capitano.
Tiro i capelli a Orlando fino a strapparglieli quasi dalla testa, poi lo trascino in bagno.
Dal salotto giungono urla e mazzate. Bart crede di essere un soldato…
 
Torno sul luogo del delitto in tempo per trovare una Lucia distrutta che tenta di svegliare Bianca, mentre Bart e Ghiro cantano una vecchia canzone di guerra seduti sul davanzale.
La telecamera è ancora lì, occhio indagatore: ha ripreso tutto. La riacciuffo.
 
-Primo giorno di video diario, compleanno di Orlando: come vedete, tutto sta cadendo. E per tutto intendo tutto, e per cadendo intendo nel vero senso della parola!
 
Un vaso si schianta.
 
-…Orlando, mi rivolgo a te: non siamo colpevoli di questo! E se qualcuno mi ammazzasse, tipo Lucia… buona fortuna per la casa, Serra!