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Autore: Rosette_Carillon    11/11/2012    1 recensioni
[Lo Schiaccianoci in 3D ]Sono passati dieci anni dalla notte di Natele durante la quale Mary aveva salvato il regno di NC dal re dei topi.
E' nuovamente la sera della vigilia di Natale e accadrà qualcosa di nuovo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                    Dieci anni dopo.

 

 

Erano passati  dieci anni dalla notte di Natele durante la quale Mary aveva salvato il regno di NC dal re dei topi.

Era nuovamente la sera della vigilia di Natele, ma in quegli anni erano cambiate alcune cose:

Max si era sposato con una ragazza che aveva conosciuto durante uno dei concerti della madre, una dolce fanciulla dai boccoli corvini; Mary invece aveva sempre respinto cortesemente tutti i pretendenti.

Mary stava finendo di addobbare il grande albero di Natale che si trovava in salotto quando i suoi genitori scesero per salutarla prima di uscire: sua madre come ogni anno cantava per Natale, perciò non passava la sera della vigilia a casa.

La giovane donna finì di addobbare l’albero poi, dopo aver rimesso apposto le decorazioni che non erano state usate, andò a suonare il pianoforte. Dopo alcuni minuti qualcuno bussò alla porta e Frau Eva andò subito ad aprire: erano lo zio Albert e Nicholas.

Mary corse fuori dal salotto per andare a salutarli, felice che fossero arrivati.

:<< Zio, Nicholas! Siete arrivati! >> esclamò correndo in contro ai due, abbracciando lo zio ed inchinandosi davanti al ragazzo che si inchinò a sua volta.

:<< Perdona il ritardo cara Mary, ma degli impegni ci hanno trattenuti .>>

:<< Non preoccupatevi zio, ora siete qui. Fra poco arriveranno anche Max e Magdalene. >>

 

Nell’attesa Mary continuo a suonare il pianoforte ammirata silenziosamente e costantemente  da Nicholas; dopo poco lo zio sentendosi di troppo, li lasciò soli con una scusa.

:<< Siete molto brava, Mary.>>

:<< Vi ringrazio.>> rispose lei arrossendo.

:<< Chi vi ha insegnato a suonare così bene?>>

:<< Lo zio, quando ero una bambina.  >>rispose lei sollevando lo sguardo dalla tastiera e guardando negli occhi il ragazzo che stava in piedi accanto a lei.

Quel momento era solo loro, c’erano solo loro due e nient’altro; erano completamente estraniati dal mondo esterno. Che fosse la magia del Natale?

 In quel momento bussarono alla porta e si sentirono i passi veloci di Frau Eva che andava ad aprire: erano arrivati anche  Max e sua moglie Magdalene.

Ora che tutti erano presenti la cena di Natale poteva cominciare.

Si svolse tutto in un clima molto allegro e festoso, la sala da pranzo  era illuminata da centinaia di candelieri,  riscaldata da un camino e addobbata da tanti festoni colorati, ma forse la decorazione più bella era la neve sui davanzali delle finestre.

Finita la cena, Frau Eva cominciò a pulire, mentre Nicholas, Max  e lo zio Albert andarono nel salone, invece

le due giovani donne andarono in un salottino più piccolo e appartato  per parlare.

 

Presto arrivarono le 02.00 del mattino e Max e Magdalene dovettero andare via, lo zio Albert decise di accompagnarli.

Nicholas preferì trattenersi ancoro un po’ da Mery per non lasciarla sola in una grande villa la sera della vigilia di Natale, disse che non se lo sarebbe mai perdonato e la giovane non poté rifiutare la sua compagnia.

Rimasti soli Nicholas e Mary andarono nel salone, Nicholas si sedette in un divano e Mary cominciò a suonare  il pianoforte.

Dopo aver suonato alcuni brani,  Mary si fermò ad osservaree Nicholas  sorridendo.

:<<  Siete stanca di suonare? >> le chiese  lui.

:<<  No. >> rispose lei scuotendo la testa.

:<< Allora pensavi  a quando ci siamo incontrati la prima volta? >>

:<< Come? >>

:<< Ti sei dimenticata di quando mi hai aiutato a riprendere il mio regno che era in mano al re dei topi? >>  chiese lui deluso.

:<< A-allora non era un sogno ! >> esclamò lei con gioia.

:<< No, non era un sogno. >> rispose lui ridendo sollevato: per un momento aveva temuto che lei avesse dimenticato tutto.

Mary, al colmo della gioia, si alzò dallo sgabello e corse ad abbracciarlo, lui la strinse forte a sé.

Si fissarono negli occhi intensamente :<< Mary, ti ricordi perché la regina dei topi ti temeva tanto?>>

:<< Perché credevo nella magia e. . .perché ero innamorata e le ragazzine innamorate sono le peggiori. >> rispose lei in un soffio.

:<< Già. Ora, vorrei sapere .  .  .  adesso cosa provi .  .  . >>

 :<< Sono passati dieci anni, ma i mie sentimenti non sono cambiati. >> 

Nicholas la prese per la vita e la fece sedere sul  pianoforte, la guardò negli occhi un momento poi la baciò sulle labbra, Mary per errore colpì un candelabro che cadendo produsse  un  rumore che risuonò in tutta la casa.

Frau Eva accorse spaventata entrando nella sala senza nemmeno bussare.

:<< Che succede? >>

:<< Non preoccupatevi  Frau Eva, è tutto apposto. >> rispose Mary che era velocemente scesa dal pianoforte per raccogliere il candelabro.

:<< Oh, per fortuna! Per favore non fatemi spaventare in questo modo. >> esclamò la donna prima di andare via

Nicholas e Mary risero.

:<<  Forse è meglio continuare in un altro momento.>>

:<< Già, per esempio . . . da sposati. Che ne pensi?  >>

:<< Oh, penso che . . . sia un’ottima idea. >> rispose Mary sorridendo.

 

 

 

  
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