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Autore: LadyFedora    29/05/2007    9 recensioni
Nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni.
Greg/Nick
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Greg Sanders, Nick Stokes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti coloro che leggeranno la mia fic.
AVVERTIMENTO: è YAOI, coloro che disprezzano eccetera sono gentilmente avvisati e pregati di non scrivermi cattiverie...
So che qui in Italia non è una coppia molto utilizzata, a dire il vero non l'ho quasi mai vista in fic, ma a me piace molto quindi ^^.
AVVERTIMENTO DUE: ieri sera mi sono vista "Il segugio" puntata non mi ricordo che numero della seconda stagione, questa fic fa un po' riferimento alla puntata stessa, ma a linee generali, non centra quasi nulla
Buona lettura e ditemi cosa ve ne pare

“Praticamente non abbiamo nulla in mano” commentò Sara, dopo aver ripassato per l’ennesima volta tutte le prove raccolte sulla scena del delitto.
“Il nostro amico è furbo” rispose Grissom, massaggiandosi gli occhi sotto le lenti “Ma deve aver lasciato qualche indizio”
“Gil, abbiamo preso e catalogato quasi tutto da quell’appartamento” ricordò Nick, passandosi una mano fra i capelli.
In quel momento entrò un poliziotto con un comunicato.
“Dice che quelli della polizia hanno trovato un possibile collegamento della vittima con un uomo che era andato a casa sua a farle il collegamento per la televisione satellitare, e la deve aver vista il giorno stesso in cui è morta: Jack Trony, 45 della Seventy Road” lesse Grissom “Non è un granchè, ma vale la pena di andare a dare a fare qualche domanda a questo Trony”
“Ottimo, ci andiamo io e Greg” propose Nick, già raccogliendo la sua giacca.
“No aspetta, ci andranno Greg e Warrick, tu mi servi in laboratorio per delle analisi” lo fermò il capo, mettendogli tra le mani dei sacchetti.
Nick lo guardò storto prima di ubbidire e andarsene.
I due incaricati raggiunsero la casa di Jack Trony in meno di mezz’ora: era un appartamento all’ultimo piano di un edificio.
“C’è nessuno?” chiese bussando Warrick, la porta era però aperta e Greg entrò per primo, cominciando a guardarsi in giro e chiamando il proprietario.
“Pronto?” Warrick rispose al suo telefonino “Scusa Chaterine non ti sento bene…aspetto che cerco campo…ehi Greg, vado un attimo sotto che magari riesco a sentire cosa mi sta dicendo”
“Ok, io intanto do un’occhiata” rispose Greg, osservando le foto sugli scaffali.
Gli sembrò di notare qualcosa in alcune scatole sotto il televisore, e si chinò per tirarle fuori, fu in quel momento che venne prese per le spalle e fatto voltare bruscamente.
Non fece neanche in tempo a prendere la pistola che un pugno lo raggiunse in faccia, spaccandogli con tutta probabilità lo zigomo.
Stordito ma ancora in piedi, il secondo pugno lo raggiunse dritto nello stomaco, facendolo piegare in due dal dolore e scivolare lento ma inesorabilmente a terra.
L’uomo che lo aveva preso alla sprovvista era dotato di una forza pazzesca, lo sollevò praticamente di peso e lo scaraventò contro la finestra che dava sul giardino sottostante.
Il ragazzo fece un volo di più i tre metri prima di schiantarsi contro il cruscotto di una sfortunata macchina lì sotto parcheggiata.
Quando Warrick vide Greg cadere per poco non si fece venire un colpo…com’era potuto succedere?
Per poco non si mise a salire le scale e a rincorrere il misterioso individuo artefice del fatto, ma si trattenne… c’era Greg, uno dei suoi più cari amici che aveva sfasciato una macchina, e sarebbe stato un miracolo se non si fosse ucciso per quel volo.
Lo raggiunse e gli toccò il polso: debole ma regolare e potè finalmente riprendere fiato, dopo essersi accorto di averlo trattenuto negli ultimi secondi.
Il giovane era ricoperto di sangue.
“Un’ambulanza al 45 della Seventy Road, agente ferito, fate presto” chiamò dalla radio della polizia, poi si preparò a sentire Grissom.
“Gil, sono Warrick, è successo un casino” iniziò a spiegare, cercando intanto di far riprendere Greg Sanders, ma non ne voleva sapere.
“Cosa?” il capo sembrava calmo, ma da quando aveva sentito suonare il telefono sentiva che qualcosa di brutto era accaduto.
“Il nostro probabile sospettato ha buttato giù da una finestra Greg, dopo averlo malmenato” fu come lanciare la bomba.
Gil rimase zitto, mentre in sottofondo si sentivano le voci di Nick e Sara chiedere spiegazioni.
“Quale ospedale?” domandò semplicemente, dopo aver metabolizzato la notizia.
“Aspetta un attimo, sta arrivando l’ambulanza” Due paramedici si precipitarono da Greg e in breve riuscirono a sfilarlo dal vetro e metterlo su di una barella, gli applicarono la maschera respiratoria e lo portarono all’interno dell’ambulanza.
“Dove siete diretti?” chiese Warrick.
“Al Mary Jones, lei è un suo parente?”
“No, no, si sbrighi per favore io lo raggiungerò”
“Grissom al Mary Jones”
“Stiamo già arrivando” rispose affannato l’uomo.
Warrick entrò affannato al Mary Jones, raggiungendo la stanza di degenza dell’amico: era ancora sotto visita, si sedette in sala d’aspetto, inquieto.
Dopo una ventina di minuti il resto della sua squadra lo raggiunse, con facce stravolte e preoccupate.
“Allora Warrick?” domandò Grissom, la voce tradiva il suo stato d'animo.
In breve l’uomo spiegò cos’era successo, non omettendo le sue colpe.
“Bastardo è stata tutta colpa tua!” lo aggredì Nick, non riuscendo a stare fermo.
“Sai che è stato un comportamento inqualificabile lasciare un compagno solo in una casa non ancora dichiarata sicura?” aggiunse il capo, scosso.
“Si, hai perfettamente ragione, solo che mi stava chiamando Chaterine e credevo che avesse notizie urgenti da darmi, mi sento terribilmente in colpa per quello che è successo” mormorò demoralizzato.
“Speriamo che non abbia nulla di grave” disse Sara, torcendosi le mani.
“Salve dottore” disse Nick accorgendosi dell’uscita del suddetto dalla stanza di Greg.
“Buongiorno” rispose finendo di prendere appunti su un blocco.
“Allora cosa ci può dire?” chiese bruscamente Sara. “Mano destra e tre costole rotte, polmone destro bucato, slogamento della spalla destra e un totale di cinquanta punti un po’ in tutto il corpo…non posso certo dire che gli sia andata bene” elencò il dottore scuotendo la testa.
Nick era rimasto basito…com’era potuto succedere proprio a Greg? Maledizione perché non lui?
“Io ti ammazzo pezzo di merda!” gridò e si lanciò contro Warrick, che, non aspettandoselo, rotolò a terra sotto il peso dell’altro.
Subito intervenne Gil, cercando di separarli.
“Tu non ti intromettere! Se mi avessi mandato con Greg nulla di questo sarebbe successo perché IO non lascio mai soli i miei compagni” urlò mentre cercava di prendere a pugni Warrick.
Furono costrette ad intervenire le due guardie dell’ospedale e un inserviente e fargli una iniezione per calmarlo.
Il liquido entrò subito in circolo, e finalmente riuscirono a farlo stare fermo e posizionarlo su una sedia. “Ma che gli è preso?” esclamò Sara, stupita da questa reazione.
“Non ne ho proprio ide-…oh cavolo…” mormorò Warrick, fulminato da una idea.
“Cosa?”
“No niente, non ti preoccupare”

Commentino??^^
  
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