“Ne,
Jonghyun… tu lo sai quanto ti amo vero?”
“Mh, non
sono poi così speciale…”
“Smettila,
lo sei!”
“Non
dovresti amarmi, anzi farai meglio a dimenticarmi.”
“Sai che
non lo farò.”
“Devi
vivere… A me manca poco perciò…”
“Perciò
io sto con te e amo te.”
“Mh.”
***
Jonghyun…
quanto ci siamo amati? Tanto, troppo. Con i nostri quindici e diciotto
anni,
con i nostri tre anni che ci separavano, ma chi ce l’ha impedito? Mai
nessuno. E
adesso?
Io ti amo
ancora.
Anche se
non ci sei, anche se… sei lassù o chissà dove, magari qui vicino a me,
io non
ti vedo, non ti sento accarezzarmi, non puoi fare l’amore con me o
magari
baciarmi.
Non ci
sei.
Quella
malattia ti ha sconfitto a vent’anni.
Adesso i
vent’anni ce li ho io. Sono tre anni che non ti ho più vicino, ma sono
anche
tre anni che loro mi stanno vicino. Ci provano in tutti i modi a
tirarmi su di
morale, soprattutto Bumie che forse è innamorato di me. Cosa gli dovrei
dire
Jonghyun?
Io amo
te.
Non
smetterò mai di farlo, lo sai.
Anche se
ho vent’anni e una vita davanti.
***
“Beh, e
questo?”
“Jonghyun
è un simbolo, non vedi?”
“Si ma…
non sembra da donna?”
“Smettila
e infilalo, su”
“Taemin…
davvero è stupendo anche se sembra da donna…”
“Significa
per sempre…”
***
Già, per
sempre. Te lo ricordi Jonghyun quel bracciale? Ne… ti parlo guardando
il cielo,
oggi che c’è il sole. Te lo ricordi bene, vero? Che sei il mio raggio
di sole
ed il mio per sempre. Te lo ricordi quando te l’ho regalato? Non ho
aspettato
il giorno del nostro anniversario, sono andato diretto al giorno del
tuo
compleanno, un meraviglioso giorno di primavera, bello quanto te.
No, tu
sei sempre stato più bello, fuori e dentro.
Me
l’avevi chiesto più volte cosa significasse e quando ti ho detto per
sempre…
per sempre è stato. Quante volte abbiamo fatto l’amore quel giorno?
Tante.
E poi siamo scappati a
farci il tatuaggio sull’anulare sinistro, uguale, di quel simbolo.
Piango di nuovo.
Le lacrime non si fermeranno mai, ne sono certo.
Poi lo
guardo, questo tatuaggio e sento ancora di più quanto mi manchi.
Sento
ancora il per sempre.
***
“Credi
che ci sgrideranno Jonghyun?”
“Ci
ammazzeranno!”
“Vorrei
dirti che lo nascondiamo, ma… chissenefrega, io ti amo, punto!”
“Ti amo
anch’io piccolo…”
***
Credo che
il tuo per sempre si sia spezzato quel giorno, il giorno che hai saputo
cos’avevi. Forse hai desiderato cancellare quel tatuaggio per non
tenermi più
legato a te. Ma lo so perché, volevi che fossi felice.
Ma lo sai,
il mio cuore è legato al tuo, la mia anima è legata alla tua perciò… a
che mi
serve cancellarlo se il per sempre ce l’ho dentro?
Mi hai
detto che ti ho dato coraggio, che ti ho dato la voglia di superare
tutto,
nonostante sapessimo già che non si poteva combattere contro quella
malattia
subdola. E tu hai provato darlo a me, quel coraggio di lasciarti andare.
“Dovresti
smettere…”
“Che
cosa?”
“Di
amarmi.”
“Per
sempre, ricordi?”
“Sì, ma
tu devi vivere…”
***
Sono
morto lo stesso giorno in cui sei morto tu. Da allora il mi cuore ha
smesso di
battere. Però fa sempre male, non riesce a non soffrire, non riesco a
farlo
smettere.
Forse è
solo che non voglio smettere di ricordarti.
Mi
ricordo quanto ci siamo amati, in quelle corse in bicicletta…
In quella
piazzetta con i pattini…
In quei
prati a baciarci…
Nelle
nostre camere facendo l’amore piano…
I tuoi
sorrisi Jonghyun.
Guardo in
giro e non ci sei. Passo davanti casa tua e ogni tanto vedo i tuoi, che
a volte
mi dicono che loro possono soffrire e non io. Me lo dicono anche gli
altri, perché
io sono un ragazzo che ha una vita davanti. Ma cosa credono, che
davvero uno
innamorato smetta di amare così?
Io ti amo
e sei ancora qui dentro, nel cuore.
Lo sarai
per sempre e nessuno ti toglierà di qui.
È il tuo
posto, stai semplicemente dove devi stare…
Sai una
cosa? Io aspetto ancora. Sono anni che aspetto di morire. Sono anni che
sono
costretto a vivere senza di te. Ma in fondo, il mio cuore non è già
morto?
No, non
sentirei male altrimenti…
Vago
sempre per la città, in cerca di qualcosa che mi regali il tuo sorriso.
Ed i
ricordi li porto tutti qui dentro. Vago, e vedo ogni posto che abbiamo
frequentato, insieme mano nella mano. E non mi accorgo di niente. Ho
solo il
tuo ricordo, anche del tuo sapore e del tuo odore.
E chiudo
gli occhi, per ricordarti meglio.
***
Non si è accorto, così preso dai ricordi, di
quella macchina che sopraggiunge a forte velocità. Non si è nemmeno
accorto che
sta attraversando la strada. In quei tre anni senza Jonghyun ha vissuto
come un
automa. L’unica cosa che ha sempre sentito è il dolore della sua
assenza. Ha
amato e sofferto in una maniera smisurata, ha amato e sofferto come
pochi.
L’amore grande,
l’unicità del loro per sempre.
La scoperta della
malattia, l’affrontarla insieme.
L’addio.
Non gli ha mai detto
addio.
“Voglio
solo ritrovarti e stare con te…”
La macchina si accorge di lui all’ultimo
attimo. Prova a sterzare, ma lo colpisce comunque. Taemin sbalza lì
vicino,
rotola a terra privo di sensi. Il colpo è stato violento e lui… lui non
sente
niente.
Gli occhi sono chiusi, le mani sono
semiaperte,
il viso è girato, un rivolo di sangue esce da una narice.
I soccorsi arrivano subito, li hanno chiamati
quella gente che si trova lì vicino, quella gente che si avvicina e non
lo
tocca.
Ma tanto a chi importa?
Solo a lui.
“Anche se
non sono qui fisicamente, anche se non mi vedi… io ti sono vicino!
Taemin,
perché?
Lo so.”
L’ambulanza corre con le sirene spiegate in
ospedale, una volta che i medici l’hanno soccorso lì, al momento.
Fa veloce perché sta morendo. Ma tanto lui
non
vuole vivere. Quante volte ci aveva pensato e non era mai successo?
Quante
volte aveva imprecato contro qualcuno e l’unica risposta era stato
l’eco delle
sue stesse parole?
Ed ora è lì, in
ambulanza.
Che lotta? No. Forse lo
fa solo il suo corpo.
Arrivano in ospedale, lo portano nella sala
emergenze e successivamente lo portano in sala operatoria. Quelli del
pronto
soccorso hanno avvertito la famiglia e gli amici, senza dare false
speranze e
loro si sono precipitati lì.
Sono lì fuori dalla
sala operatoria.
Lo attendono tutti in
lacrime, soprattutto Bumie che lo ama.
Forse lo ama comunque, anche se ha capito che
il ricordo di Jonghyun è vivo e Taemin non vuole vivere. Bumie lo
capisce e,
dopo le mille lacrime versate, va a consolare i suoi genitori.
Bumie lo ama, ci tiene
tanto, cerca di capirlo.
Se gli chiedessero di
decidere se farlo vivere o morire…
Direbbe loro:
lasciatelo andare.
Bumie forse lo ama in
maniera smisurata, lo sa guardare dentro.
Passano le ore, tante, troppe, circa otto.
Sono
immensamente lunghe ma anche corte allo stesso tempo. Quando lo vedono
uscire,
attaccato ad un respiratore, tutti piangono di nuovo. Lo portano in
quella
saletta, quella della rianimazione. Ci mettono solo lui, può starci
solo lui.
La sua vita è appesa ad
un filo.
Quel filo sottile che
lo separa dalla ricongiunzione col suo Jonghyun.
Lo guardano da dietro al vetro. Piangono di
nuovo tutti, il dolore è insopportabile. I suoi genitori e suo
fratello, Taesun,
sono dilaniati. Ed i suoi amici? Da un gruppo di cinque si ritrovano
improvvisamente in quattro ed ora, se se ne va anche lui, rimangono in
tre.
E la speranza dov’è?
A volte non la vedi.
A volte c’è.
Bumie spera che Taemin
sia felice,
ma nessuno può capire
che felicità significherebbe morire per Taemin.
Forse lo sa solo Bumie.
Taemin invece inizia a
viaggiare.
***
Davvero
non capisco dove mi trovo. Sono in un ospedale e c’è tutta gente
indaffarata.
La luce mi da fastidio, come il dolore delle persone. Lo sento tanto,
troppo e…
mi fa male.
Però
penso a Jonghyun. Voglio trovarlo.
È lo
stesso ospedale dove è morto lui.
C’è
qualcosa di strano però, cammino fino alla camera dov’era lui ed è
vuota. Non
c’è gente che piange, non c’è nessuno.
Ma perché
diavolo mi trovo qui allora?
Oggi ho
pensato tanto al mio Jonghyun e mi ritrovo qui. Mi fa male ancora di
più, avevo
giurato di non tornarci più perché lui, quel giorno mi ha lasciato
proprio qui
dentro e… l’ha fatto sorridendo.
Perché
Jonghyun sorridevi?
Ti amo è
stata l’ultima parola che mi hai detto.
E piango
anche adesso.
Però per
qualche motivo le mie lacrime sono…strane.
Cammino
di nuovo, fino a quella stanzetta dove sento di dover andare e… li
vedo. Che ci
fanno i miei genitori ed i miei amici, mio fratello, tutti lì?
Li chiamo
e corro verso di loro, ma non mi sentono. No, mi sbaglio, Bumie mi
sente, si
gira e mi fa una faccia strana. Lo guardo un po’ strano e lui sembra
che non mi
veda.
Ma mi
sente, è l’unico.
***
“Taemin,
sei qui vero?”
“Sì,
Bumie… che succede?”
“Te ne
stai andando…”
“Che
cosa?”
“Da me e
da tutti… vai da lui vero?”
“Io non
capisco…”
“Guardati,
sei là…”
***
Lo vedo
guardare in quella direzione e vedo il mio corpo al di là del vetro.
Vedo un
corpo senza anima costretto a vivere, grazie a delle macchine e sento
Bumie che
mi parla ancora. Bumie mi sente. Bumie sa davvero così tante cose di me.
“Devi
decidere Taemin…”
“Decidere
se rimanere o andare?”
“Sì…
dipende da te. Credo però che tu sappia già cosa vuoi.”
“Sì…”
“Fai
quello che senti sia giusto per te. Prima però… cerca Jonghyun e
guardalo negli
occhi.”
“Lo farò…
tu poi entra, voglio dirti quello che ho deciso.”
Attraverso
il muro, perché tanto sono solo uno spirito. Bumie invece sente un
brivido
appena vado, perché mi giro e lo vedo tremare.
Ed io
entro nel mio corpo semplicemente sedendomici sopra.
È così
strano ora. Mi sento risucchiare in un dolore sordo, quello del corpo,
e tutto
diventa nero. Non avrei mai immaginato che ci si potesse sentire così,
eppure è
quello che accade.
Però di
colpo mi ritrovo ad avere una luce abbagliante addosso. Mi ritrovo in
quel
dannato ospedale dov’è morto Jonghyun.
Ancora
una volta.
Mi alzo
dal mio letto e mi dirigo verso la sua camera. Ma… non dovrei avere
male? Forse
è solo un cammino mentale.
O forse…?
Stavolta…
la camera di Jonghyun è piena. Ci sono i suoi genitori, i miei amici
ed… io. E
lo guardo, sdraiato in quel letto dov’è morto. Lo guardo e…
Si alza.
“Jonghyun…
do-dove vai?”
“Io sono
morto Taemin… devo andare. E tu che ci fai qui?”
“Credo di
essere morto anch’io…”
Jonghyun
gli fa una carezza in viso. Sono solo due anime eppure si toccano.
“No… tu
puoi ancora vivere. Torna indietro, mh? Io ti amo comunque… e ti
proteggo!”
“Jonghyun…
sono anni che aspetto di morire per stare con te… voglio te!”
“Taemin,
ti prego… perché sprecare la vita quando… quando potresti viverla?”
“Da
quando tu non ci sei, non ha senso… non riesco a… fare niente! Tutto sa
di te…”
“Kibum ti
ama, lo sai?”
“Ne… lo
so ma… come può farlo? Come fa ad amare un cuore che non lo amerà mai?”
“Taemin
dovresti provare… io non ho potuto vivere molto ma puoi farlo. Puoi
sempre
conservare il mio ricordo e andare avanti…”
“Tu
proveresti andare avanti?”
“Non lo
so… forse sì… o forse farei come te. Però io sono qui e non vorrei
vederti
morire.”
“Io
voglio stare con te… non ti dispiacerebbe se tornassi tra i vivi? Non
ti sono
mancato?”
“Da
morire piccolo mio, mi sei mancato tanto… ma sarei egoista a volerti
qui con me
ora.”
“Sono
egoista a volermene andare?”
“I tuoi
soffrirebbero, chi ti ama soffrirebbe…”
“S-se io
venissi con te… s-se venissi e… rimanessimo uniti per sempre?”
“Lo
vorrei… davvero lo vorrei, ma hai ancora una possibilità. Mi odierei
se… non
provassi a farti ritornare.”
“Il
nostro per sempre Jonghyun… il nostro per sempre…”
“Ma noi
ce l’abbiamo, siamo uniti… solo che aspetteremo ancora prima di unirci.”
“Fa male
però…”
“Fa male
anche a me…ma torna e sfrutta la tua seconda possibilità.”
Nemmeno
un bacio ci siamo dati, mi hai fatto solo una timida carezza, con la
fronte
appoggiata alla mia. Piango e ti lascio andare, piango e ti vedo
sorridere e
dirigerti verso un ascensore.
È lo
stesso che ti ha portato in quel mondo che… noi non vediamo vero?
Sorridi e mi
mandi un bacio, indietreggi lento e mi sento morire.
Ancora.
Ancora e fa male!
Ancora
più di prima!
Stavolta
ti giri e vai verso l’ascensore senza guardarmi. Prima che tu lo
raggiunga, io
corro da me stesso, da quel corpo che sente e non sente. Bumie è già
là, seduto
vicino al mio corpo.
Lui mi
capisce.
Ritorno a
sedermi sopra il mio corpo, ci ritorno dentro e… voglio almeno
ringraziarlo. Ha
fatto tanto per me, ha fatto di tutto. In questi anni mi ha dato tanto
amore e
comprensione, ma non l’ho visto… non fino ad ora.
Eppure mi
capisce lo stesso.
Comprende
tutto ciò che sento.
Lo sa già
quello che farò.
Con quel
poco di forza che ho riesco ad aprire gli occhi per un solo lunghissimo
istante. Guardo Bumie, lo vedo veramente e gli sorrido con quella
pochissima
forza che mi rimane.
Bumie…
Vorrei
chiamarlo ma…
Mi
sorride e gli sorrido.
Piange.
Piango anch’io.
Mi ha
capito.
***
L’ascensore si apre e Jonghyun entra. È così
dannatamente ovvio che voglia tenerselo stretto per sempre. Vorrebbe
unirlo a
sé, stringerlo e non lasciarlo mai più. Invece in vita ha dovuto
lasciarlo.
L’ha amato tanto in vita, lo ama adesso ancora di più e lo amerà per
sempre,
perché ci crede davvero.
Però sa anche che a Taemin farà male
rimanere,
sa che dovrebbe imparare ad amare di nuovo, sa che Bumie sarebbe
perfetto per
lui, anche se il loro per sempre è troppo forte.
Riuscirebbe a
sopportarlo?
Che vita farebbe
Taemin?
In tre anni non è
riuscito
a darsi pace. Ha sofferto e si è distrutto.
E adesso ce la farà?
Entra lento e si gira piano, in qualche modo
si
separa da lui per la seconda volta. Gli manca da morire il suo piccolo,
gli
manca troppo, ma lui può aspettare, non morirà mai più, Taemin invece
prima o
poi morirà, o almeno il suo corpo.
Dovrebbero passare anni, ma potrebbe
accontentarsi di vederlo dall’alto o stargli accanto fino a che se la
sente.
“Jonghyun!!”
Alza lo sguardo.
“Jonghyun fermati!”
Taemin corre
all’impazzata verso l’ascensore. E Jonghyun pigia il bottone, con un
dispiacere
devastante. Deve fare in modo che viva, anche se lo vuole con sé.
“Jonghyun!!”
Urla ancora finché
corre, disperato fino a lì. Riesce a bloccare le porte con le mani, lo
guarda,
si guardano intensamente e… il piede di Taemin entra, come il secondo.
“Schiaccia adesso…”
Gli dice guardandolo
negli occhi.
“Sei sicuro?”
Jonghyun lo guarda e la
sua anima vibra.
“Sì… per sempre.
Giusto?”
Taemin sorride,
Jonghyun anche. Jonghyun se lo prende tra le braccia, pigia il bottone
e,
finalmente poggia le labbra sulle sue.
Le loro anime si
toccano, si fondono insieme con quel bacio dolce che li ha uniti dopo
tanto
tempo.
“Sì, per sempre…”
Ed ora, finalmente,
sorridono entrambi abbracciati ed uniti in un bacio senza fine.
***
Una macchina suona l’allarme, il cuore di
Taemin ha smesso di battere. Il cuore di Taemin ha ceduto. Bumie lo
guarda,
piange silenziosamente.
Sa che anche stavolta
l’ha capito, è morto col sorriso sulle labbra.
È morto felice.
***
“E adesso
dove sei?”
“Sono
qui… con lui.”
∞
Ora
Taemin è veramente felice.
Insieme
con Jonghyun.
Entrambi
sorridono, uniti ancora in quel bacio dolce, in un ascensore che li
porta
In un
posto senza nome.
Uniti per
sempre.
∞
“Ne…
Jonghyun sai che cosa significa questo simbolo?”
“Non lo
so, dimmelo tu…”
“Significa
per sempre… ci ameremo da qui all’eternità.”
“Mh.. mi
piace, per sempre!”
“Ne… per sempre!”