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Autore: sopra_al_rumore    14/11/2012    12 recensioni
Per raccontare questa storia bisogna fare un salto nel passato, 19 anni fa accadde qualcosa che avrebbe sconvolto la vita ad uno dei membri dalla band più popolare del momento, prima ancora di nascere, dagli One Direction: Niall Horan;
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Niall Horan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Anno 1993; 

Elisa e Mark erano solo due giovani innamorati dell'estate e di quelle piccole follie adolescenziali quando scoprirono di essere inevitabilmente legati per sempre.
Come ogni anno Mark durante il periodo caldo dell'anno andava in Italia dove i suoi nonni avevano un'immensa casa in riva al mare.
All'età di vent'anni, in una delle sue vacanze incontrò Elisa, una ragazza originaria del posto che amava tanto lettura. E così giorno dopo giorno s'avvicinarono.
-Che leggi oggi?-
-Piccole donne...-

-Interessante.- rispose sincero Mark sedendosi su uno scoglio accanto ad Elisa che beata continuava la sua lettura.
-Il tuo accento migliora di giorno in giorno, tra qualche settimana potrai passare per un qualunque italiano del posto...-
-Oh, mi fa piacere! Sarà dura tornare a casa e riprendere il mio accento da perfetto inglese...-

-Figurati se perdi il tuo accento originario, non dire sciocchezze...-
Risero entrambi ed Elisa posò il libro nella borsa.
Mark colse l'occasione: -Ti va una passeggiata?- 
-Non aspettavo altro...- sorrise Elisa prendendo la mano del giovane e iniziando a camminare sulla sabbia semi calda di metà pomeriggio.

I pomeriggi di Elisa e Mark passavano in questo modo fino a che un giorno non decisero di provare e iniziare una romantica avventura insieme, che purtroppo terminò presto, entrambi dovevano necessariamente tornare alle loro vite. Dopo la fine dell'estate per riprendere i loro studi. Questo però non li divise e nonostante la distanza continuavano a sentirsi spesso.
Dopo appena 3 mesi dalla partenza di Mark, Elisa notò che qualcosa in lei stava cambiando.
Vedeva i suoi fianchi più rotondi, il seno più prosperoso, sentiva una fame costante e anche la nausea l'accompagnava pasto dopo pasto.
Il suo ciclo le sembrava regolare anche se sempre più scarso, l'ultima volta le era durato solo due giorni.
Così insospettita dalla situazione comprò un test di gravidanza e la risposta positiva sulla scatoletta in plastica, cambiò per sempre il suo futuro.
Era felice, tanto felice che avrebbe voluto prendere il primo volo per l'Inghilterra e correre da Mark per dargli la notizia di persona, 
ma si ritrovò a piangere seduta in un angolino del suo bagno maledicendo l'estate passata.
Non voleva compromettere la vita di Mark e per questo mantenne in silenzio e due mesi prima del parto, decise di non avere più contatti con Mark,
tutto ciò era fatto in buona fede, ma Elisa non aveva il coraggio di distruggere, per così dire, una vita altrui e di questa decisione ne parlò solo con sua madre.

-Allora è deciso che non gli dirai nulla?- chise la donna impaziente.
-Si, oggi l'ho chiamato...- disse Elisa con un filo di voce e gli occhi arrossati dal pianto -...gli ho detto che non volevo più continuare la nostra relazione, ha fatto un po' di polemiche,
ma alla fine ha lasciato perdere. Mamma...spero di aver fatto la cosa giusta...-
disse
dubbiosa questa volta la ragazza, abbracciando la mamma che le accarezzava i lunghi capelli biondo cenere,
e al contatto sentiva la creaturina nel ventre della sua bambina crescere sempre più.
-Vedrai, andrà tutto bene, ci siamo noi qui, e dopo il parto potrai proseguire gli studi, non temere bambina...-

La mamma di Elisa sapeva essere una donna dal cuore d'oro quando qualcuno necessitava del suo aiuto, ma la maggior parte delle volte preferiva tenere per se le sue doti caritatevoli e prendeva sempre un po' tutto sul serio, in particolar modo da quando suo marito era venuto a mancare alla giovane età di 65 anni per un banalissimo infarto.

Molto presto Elisa si ritrovò a fare i conti con il nono mese di gravidanza e il parto imminente, pensava a Mark di tanto in tanto, e il pomeriggio quando si sdraiava per riposare un po', raccontava alla sua piccola dei pomeriggi passati in spiaggia da lei e suo padre, ma quando sentiva le gote arrossarsi, pronte al pianto, smetteva di parlare e chiudeva gli occhi per riposare.

-Mamma, credo che mi si siano rotte le acque...- gridò la ragazza dal suo letto.
In un batter d'occhio lei e sua madre erano in macchina dirette all'ospedale e quando giunsero a destinazione, Elisa in meno in qualche ora diede alla luce la sua bambina, che chiamò Summer.

Una volta tornate a casa, Elisa guardava le piccola e cercava di capire da chi avesse preso i capelli pel di carota e gli occhi verdi.
Sorrideva e stringendosi a sua madre piangeva lacrime di gioia perché quella bambina inattesa era un regalo della natura,
tanta bellezza le riusciva difficile da credere che fosse venuta fuori da lei e Mark.

Qualche notte dopo il parto Elisa non riusciva a prendere sonno, si girava e rigirava su quel materasso ma proprio non riusciva a chiudere occhio.
Si alzò di buon mattino e dopo aver fatto pulizie diede la solita poppata a Summer e poi la lasciò in compagnia della nonna mentre lei si dirigeva al supermercato per comprare il 
necessario che serviva alla sua bambina.
La giovane però non sapeva che un destino straziante l'attendeva dietro l'angolo, e quando appunto si voltò per imboccare la strada del ritorno a casa, fu travolta da un pirata della strada.
Per terra, dicevano i giornali, giaceva una giovane senza vita, circondata da prodotti per l'infanzia.

Tutto il Paese cadde in lutto e la mamma di Elisa, non sapendo come comportarsi, decise di chiamare Mark.
Sua nipote non aveva più una madre, ma non avrebbe permesso che la figura paterna in vita l'abbandonasse senza nemmeno saperlo.
D'altro canto Mark incredulo alle parole di Maria, la madre di Elisa, prese il primo aereo disponibile e si catapultò da lei.
Gli si rivelò davanti una creaturina indifesa che piangeva affamata in attesa della seconda poppata che non sarebbe mai arrivata.

  
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