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Autore: Akane    16/11/2012    3 recensioni
"- Ti abbraccerei ma non posso quindi ti do un pugno! - Continua a fissarmi come fossi un marziano e quando vede il mio pugno in attesa del suo fa altrettanto.
Non me ne frega niente dell'influenza, non posso abbracciarlo perchè ci stanno riprendendo!
A volte è snervante, non riesco mai ad essere spontaneo. "
Quando registrano Until it break e Victimized oltre a fare qualche ripresa per il making of, Chester sta davvero male, eppure canta lo stesso ad un livello mostruoso. Mike poi deve sicuramente essersi preso cura di lui.
[fic regalo/richiesta per Sherlock Lady]
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chester Bennington, Mike Shinoda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Reanimation'
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TITOLO: Il mio eroe
AUTORE: Akane
SERIE: RPF – Linkin Park
GENERE: sentimentale
TIPO: one shot, slice of life, slash, missing moment, fluff
RATING: verde
PAIRING: Bennoda
DISCLAMAIRS: i personaggi non sono miei ma di loro stessi poiché reali, io mi invento un po' di cose e basta...
NOTE: allora... questa è la fic per la 150esima commentatrice di Esseri Viventi. Sherlock Lady mi aveva dato 3 tracce come una professoressa di italiano e vorrei promuovere anche lei come prof, è stata eccellente! Ho scelto la prima, mi ha dato il video che vedete sotto su cui scrivere a piacere ed io ho scritto ciò. Siamo al momento di registrazione di Victimized e Until it break. Chester era malato ma ho idea che Mike abbia stressato così tanto il poverino per registrare lo stesso che alla fine l'ha accontentato anche se stava male.
Le traduzioni dei dialoghi del video un po' ero riuscita a capirli da sola, un po' mi ha aiutato Giacopinza (che non so mai come chiamare) e la ringrazio sentitamente perchè me li ha fatti praticamente due volte!
Si tratta di qualcosa di molto semplice e leggero, momenti di vita quotidiana, fluff, cose tenerose. E' dal punto di vista di Mike perchè so che a Sherlock Lady piace parecchio il nostro ometto. Ed essendo tratto da un video ed essendo che ho aggiunto delle parti sul prima e sul dopo, direi che può essere definito Missing Moment (anche se c'è pure il moment effettivo). Ok, credo di non avere niente altro.
La prossima fic su richiesta arriverà alla 200esima commentatrice se ci arriviamo! (che ambiziosa)
Bene, grazie a chi commenterà e buona lettura.
Baci Akane

IL MIO EROE




So di essere snervante quando mi ci metto e questa volta mi sono impegnato davvero un sacco.
La mente vola a ieri sera, quando l'ho chiamato a casa per ricordargli che oggi dovevamo assolutamente registrare le sue parti di Until e Victim. Era tipo la decima volta che glielo dicevo nell'arco di due giorni.
Prima mi diceva che stava male e non ce la faceva ed io non ho fatto altro che dirgli che dobbiamo sbrigarci, che è tutto pronto e che manca solo lui... così alla fine, esasperato, mi ha detto che oggi le avremmo fatte a costo di morire. Per farmi stare zitto, no?
Sono odioso!
'Sei un cazzo di ossessivo compulsivo fottuto! Domani la facciamo ti ho detto! Non rompere!'
Non è che abbiamo proprio litigato ma non ci siamo nemmeno detti paroline dolci. Ma lo so. Sai, è come quando so di combinarne una delle mie e so che facendo così lui si imbestialisce ma io devo farlo e lo faccio.
Ecco.
Puntualmente accade.
Si arrabbia.
Ma non è veramente arrabbiato.
Dalla voce che aveva comunque si capisce subito che sta male e mi dispiace ma...
'Come stai?'
'Di merda! A domani!'
Sono uno stacanovista. Me lo dicono tutti. Finchè non finisco una cosa e non la perfeziono -ovvio, riguardante la musica- non mollo. Sono tremendo. Sono come un martello pneumatico.
E così oggi arrivo nel nostro studio, nel nostro appartamento, e convinto che non verrà preparo il telefono per chiamarlo, a costo di andare a prenderlo a casa!
Però il caffé lo preparo per due.
Al minuto che passa senza di lui scrivo subito a Talinda... se scrivo a lui mi manda a cagare.
'E' partito?'
Lei risponde subito nonostante l'orario. Con le gemelline non dormono molto...
'Sì ma non sta ancora bene, non so cosa riuscirete a fare...'
Vorrei scriverle che mi occuperò io di lui ma sarebbe da stronzo. Non lo sono. Cioè sì ma non a quei livelli.
'Grazie per avermelo impacchettato e spedito!'
Le rispondo. E lei subito:
'Curalo a dovere! <3'
Il cuoricino vicino mi fa ridere. Mi piace quella donna, non è legata alle regole convenzionali, è fuori dalle righe e ci vive benissimo, è una delle più aperte di mente. Del resto faceva la coniglietta di Playboy... una così se non è aperta e disponibile a tutto chi lo deve essere?
Ricordo che la prima conversazione con lei è stata 'io non credo ai legami ed alla fedeltà e tanto meno al matrimonio. Credo che la gente ha molti tipi di rapporti che sono comunque validi anche se escono dalle righe. E penso che si possano coltivare comunque.'
Ma quello che mi ha stupito davvero è stato il discorso sulla famiglia.
Una coppia che non si ama può trovare la complicità ed uno splendido rapporto lo stesso grazie alla famiglie ed ai figli... sono loro il collante, per Chester e Talinda. E poi lei so che fa la sua vita, insomma, non è mai stata una suora. Hanno questa specie di patto di coppia aperta, è stato così da subito, entrambi non credono nel matrimonio e nella fedeltà. Lei è davvero avanti come donna e mentalità, è ammirevole. Ci credo che Chester l'adora ed io ne sono contento, è sereno con lei. Mi secca che se la faccia così spesso ma lui è un ninfomane, se ha un buco a disposizione lo infila!
Fortuna che ormai gli unici buchi siamo io e lei!
Nel periodo del disastro era sempre che andava con altri ed altre, la cosa mi ha urtato profondamente!
Ora le cose vanno bene. Vive con lei per una serie di motivi che sappiamo e poi è la madre dei suoi figli, i figli lo rendono un vero uomo, lo equilibrano, lo spediscono dritto in paradiso... lui ha bisogno di essere padre, è per questo che cerca così spesso quella sensazione. Una sensazione che può avere solo grazie ad una donna. Meglio che sia una aperta come Talinda.
La porta si apre e sbatte con poca convinzione, da questo capisco che sta male e me ne dispiace però dobbiamo fare le sue parti, mancano solo quelle e poi possiamo partire con le altre. Insomma, tenerla così mi sembra proprio una roba...
La versione zombiesca di Chez arriva da dietro e quando varca la porta vedo quanto è a pezzi. Mi sento un verme strisciante.
Si siede in tonfo nella sedia vicino alla mia e si prende il suo bicchiere di caffé, in silenzio lo sorseggia ed io lo fisso. Ha gli occhiali da sole anche in casa, una felpa larga ed è cadaverico. No non fare così!
- Come stai? - Ho il coraggio di chiedere. Lui grugnisce. Penso che non stia bene.
- Cominciamo... - Dice piano.
Però prima devo assicurarmi... mi avvicino e lui alza la mano fermandomi.
- Sono un concentrato di germi, non toccarmi o ti ammali anche tu! Solo che se tu ti ammali non smetti di lavorare! - Ridacchio. Ha riguardo per me! Significa che non è arrabbiato. Sollevato gli tocco il ginocchio e l'accarezzo.
- Non sei arrabbiato? - Lo chiedo con una vocina sottile e lui mi fissa attraverso le lenti scure, sicuramente ha l'aria da 'scherzi?'
- E' troppo faticoso! -
- Ma ce la fai? -
- Me lo chiedi ora? Adesso che ci sono lo faccio! Ho cantato in condizioni peggiori! - Questo è vero, nel tour di Meteora era in condizioni tremende, povero...
Attacco le web cam che abbiamo messo in due zone dello studio per comporre i vari making of e lo faccio cominciare con Until perchè non deve gridare; si scalda la voce e fa il suo pezzo, è solo il ritornello, non è una cosa traumatica. La sua voce non risente delle sue condizioni ed io non so come fa. È una sua caratteristica.
A parte il modo in cui canta che resta invariato, ma la sua stessa voce non cala mai, non ha niente che non va anche quando sta malissimo. Gli capita di cantare col raffreddore o con un abbassamento di tono ma lui si scalda, si concentra e quando comincia a cantare è come sempre!
È pazzesco.
Ho visto succedere queste cose a teatro.
Attori devastati dall'influenza o dal raffreddore che quando salgono sul palco non hanno nulla e ritornano a stare male quando scendono. È un fattore mentale e di concentrazione. Una specie di magia.
A Chester succede quando canta.
Per questo insistevo per farla. So che poteva farla...
Until va con facilità infatti, si siede mentre rielaboro ma continuo a riempirlo di complimenti
Gli chiedo se gli piace quando lo risentiamo ma lui è davvero messo male, è appoggiato coi gomiti sul mixer e la testa fra le braccia, per rispondermi la alza un attimo e la sua vocina sottile e malaticcia mi risponde piano:
- Sì, mi piace... - Ma non penso abbia sentito nulla, credo anzi che si fidi di me!
Lo amo quando fa così. No, lo amo sempre!
- Ok, bene... - Dico trattenendo le risa.
- Si mi piace... - Cioè lui sta male e non capisce niente di quello che gli sto facendo fare, lo fa in automatico, io gli chiedo il parere e me lo da alla cazzo e mi fa ridere la cosa perchè so che non è un parere vero ma io fingo che lo sia. Non siamo normali.
- Bene... voglio solo essere sicuro che tu stia bene anche se sei così... malato... - Lo dico guardando lo schermo del computer a cui sto lavorando per sistemare la traccia e, come prima, fingo un tono normale quando invece fra le righe ce ne sono tante di quelle cose da dire che non immagini... è che oggi sto anche registrando per il making of delle canzoni, quindi non possiamo lasciarci andare. Cioè siamo soli ma con le telecamere e ci stanno riprendendo... faranno con questi pezzi dei video per i fan e vedranno tutto, quindi devo assolutamente stare attento. Si vede che sto attento, non so fingere molto bene anche se mi sforzo...
Poi so che lui odia quando si viene a sapere che sta male ma a conti fatti è evidente, così gioco con lui in questo modo dicendo che è malato... sono scemo e lui ridacchia dopo che registra la mia frase. Reagisce poco, sta proprio male. Cazzo, vorrei anche coccolarlo come merita ma prima finiamo le tracce e prima possiamo chiudere tutto e fare quello che ci pare.
- Scusa non dovevo dirlo... - Dico scherzando. Lui finalmente si rianima e si alza, mi guarda corrucciato cercando di capire ancora che cazzo stia dicendo, mi fa morire quando fa così ed infatti rido. È proprio sfasato.
Poi visto che continua a non capire un cazzo cambio argomento.
- Ti abbraccerei ma non posso quindi ti do un pugno! - Continua a fissarmi come fossi un marziano e quando vede il mio pugno in attesa del suo fa altrettanto.
Non me ne frega niente dell'influenza, non posso abbracciarlo perchè ci stanno riprendendo!
A volte è snervante, non riesco mai ad essere spontaneo.
Normalmente quando siamo soli davvero me lo spupazzo tutto se fa una canzone bene. Sempre in effetti. Ok, diciamo che ogni scusa è buona!
Con un'altra cazzata delle mie riesco a farlo ridacchiare ancora, penso che capisca la metà di quello che dico anche perchè sto praticamente parlando da solo...
Vediamo di giocare ancora e coccolarlo almeno a parole...
- La buona notizia è che sei una specie di eroe... - Visto che canta in queste condizioni e che lo vedranno tutti grazie a questi video... almeno qualcosa di buono ne esce, a parte le canzoni. Cioè oltre ai nostri nervi tesi! Mi esce in un tono involontariamente troppo intimo, lui si perde un attimo a fissarmi proprio per questo, poi capendo che mi sto sforzando di non risultare troppo 'innamorato', fa la sua sparata quasi squillante, in pieno Chez Style!
- E' questo che mi fa andare avanti ogni giorno! - Dice alla fine con uno scatto di ripresa. Io rido, adoro quando fa il narcisista egocentrico pieno di sé!
-Sì, ti fa andare avanti ogni giorno! - Ripeto ridendo, cazzo spero di non essere stato allusivo!
Mi giro verso lo schermo prima di fare le mie solite facce espressive. Era ironia la mia!
Lo so ben io cosa lo fa andare avanti ogni giorno a sto porco che ho per compagno!
Del resto non è che io sia poi tanto da meno solo che per me viene prima il dovere poi il piacere. Per lui è l'opposto!
Alla fine ridiamo e forse il momento risulta lo stesso normale... lo spero... insomma... se non dice che a farlo andare avanti è il mio cazzo poi lo coccolo appena finiamo!

Dopo aver sistemato Until la metto da parte per prendere Victim, così una volta che finisce possiamo chiudere tutto e riposa.
Prima di cominciare a cantare gli faccio scaldare la voce con due scream ma sembrano più dei ruggiti di un leoncino malato, mi fa proprio ridere ma mi trattengo.
Ripeto.
Odio le telecamere.
- Questo è buono. Niente altro che vuoi provare? - Chiedo come di rito, a volte prima di registrare la vuole provare ma questa volta non mi sembra in condizioni infatti mormora piano piano un 'no' molto sottile, ecco, vorrei andare al di là del vetro e sbaciucchiarmelo tutto ma non posso uffa.
Sta davvero male...
- Sei il mio eroe... - Che sta per ti amo alla follia amore! - Te l'ho mai detto che sei il mio eroe? Sei il mio eroe! - Sa di leccata ma sono onesto. È pazzesco e sta male e lo amo e ci stanno riprendendo.
E sì, lo sto leccando per far sì che si riprenda, sono una puttana come lui quando mi ci metto, ma non sempre. Bè se si tratta di lavoro... no dai, anche per altri motivi!
Basta Mike, stai degenerando!
Comunque si comincia e non avevo dubbi sul fatto che riuscisse a farla.
In Victimized lui urla a dei livelli mostruosi e farlo con l'influenza che si ritrova è una tortura. Ha ragione a dire che gli ho rotto le palle -cioè non serve lo dica, è evidente-... ma io so che lui è efficiente sempre.
Cioè onestamente io non ci riuscirei a farlo ma so che lui può quindi glielo chiedo.
Penso che sia un automa, canta i pezzi gridando come li deve fare e non serve ripeterlo: si dice buona la prima, no?
Non ho nemmeno parole perchè scherzi a parte pur aspettandomelo rimango sorpreso ogni volta.
- Fantastico! - Ripeto due volte ad alta voce quando finisce. Ancora non reagisce.
- Ti va di rifarla? - Normalmente le facciamo sempre due volte perchè può essere che sia necessario, ma si fa piccolo quando mormora un no fioco. Eccomi qua che voglio tornare a stritolarlo. Ma perchè fa così?
- No mi sento la testa scoppiare... - Borbotta poi mentre resta lì davanti al microfono con le cuffie sulla testa tramite cui ci sentiamo.
- Ok, hai finito. - Decido da solo prima di riascoltare ed averne conferma. Tanto lo so che sarà perfetto!
Voglio solo spegnere tutto e coccolarlo... davvero mi fa star male vederlo così. Sono uno stronzo.
- E' andata bene... - Gli dico per farlo venire di qua, mi raggiunge e pur sapendo che mi registrano non posso assolutamente evitare dirlo... - Povero Chester... sta male come un cane... - e non è più un gioco, sono sinceramente dispiaciuto, lo dico piano e lui non mi sente ma cambia poco.
Dopo aver risentito e dato l'ok commenta delirando, blatera cose che forse non hanno senso ma finalmente possiamo chiudere tutto ed andarcene di qua, si spengono le videocamere che accendiamo quando sappiamo di dover registrare per i making of e andiamo di là.
Chester si trascina come uno zombie e si abbandona sul divano in soggiorno, si stringe nelle braccia conserte e quando torno dalla cucina con due tazze di thé caldo è immobile tutto stretto in sé. Ha freddo.
Metto giù le tazze sul tavolino e prendo una coperta, lo avvolgo e poi gli do il termometro, siccome non lo calcola glielo infilo in bocca e l'accendo. Si riattiva il minimo per sentire la mia presenza, mi siedo accanto e gli tocco la fronte con le labbra.
- Sei bollente, Chez! - Sta davvero malissimo. Mugugna senza dire nulla.
Il termometro suona subito e lo prendo, ha 38.5 e la sensazione di essere sempre più un verme, in me, è enorme.
Mi infilo sotto la coperta in ciniglia perchè è grande e mi accoccolo vicino a lui prendendomelo sotto il braccio, lo attiro a me e appoggia la testa alla mia spalla, con la fronte cerca il mio collo e mi fa subito effetto termosifone. Sorrido rilassato, certo sta male ma lo adoro quando è così remissivo e dolce.
Gli bacio la testa bollente come ogni altra parte del suo corpo e lo tengo con me.
- Sei stato bravissimo... non so come fai, davvero... ma te lo chiedo perchè so che ci riesci. Lo chiedo solo a te... - Lui lo sa, non dice niente, mugola ancora, è davvero sfinito. So come ci si sente quando si sta male, ci si sente a pezzi.
Gli tolgo gli occhiali scuri e lui si lascia fare docile, quindi gli carezzo la schiena ed il braccio.
E so anche che quando stai male hai solo voglia di qualcuno che ti coccoli. Non so perchè ma ne hai proprio bisogno, è l'unica cosa che ti fa stare meglio. Abbandonarti a qualcuno che ti fa le carezze e ti tiene con sé.
Così ci siamo sempre l'uno per l'altro anche in questi casi.
Anzi, soprattutto.
- Ti amo anche io. - Dice alla fine in risposta ai miei 'sei il mio eroe'. Lui lo sa che quando parlo in un certo modo è perchè non posso essere spontaneo... ma sa cosa voglio dire in realtà.
Sorrido e lo bacio ancora sulla testa.
- Mi dispiace che stai male... - Da sotto le coperte cerco la sua mano e la trovo, quindi intrecciamo le dita ed il calore che mi trasmette non ha niente a che fare col fatto che è super bollente. Trema un po' per i brividi della sua febbre ma stringo la presa e continuo le carezze sul braccio e lo sento rilassarsi impercettibilmente.
Non mi rendo conto di cullarlo prima che i suoi respiri irregolari diventano calmi.
Tendo il collo e lo vedo che dorme, cioè me ne ero accorto...
E' così piccolo quando fa così. E sembra un angioletto. Anche se in realtà è un diavolo. Il mio diavolo.
Solo io so quanto è entrambi.
Penso che potrei stare ore così con lui e probabilmente ci starò, non importa se poi mi passa l'influenza, va bene. Non posso certo lasciarlo così a dormire da solo.
Si è rilassato solo quando l'ho stretto.
E mi tira fuori una tenerezza che già di mio ho, con lui così divento miele, lo so ma... Chester è Chester... ha ogni potere su di me.
Ed io su di lui.
Il mio eroe.
Quanto lo amo... ora mi prendo io cura di lui come si deve, rimedio alle torture che gli ho fatto, sicuramente non si pentirà di avermi dato retta.


Quando dorme sodo mi alzo piano e cerco di non svegliarlo, sta così male che non se ne accorge così lo sistemo bene e lo stendo sul divano, lo copro bene e gli tocco ancora la fronte, la febbre sale, doveva prendere qualcosa per fargliela abbassare ma so che odia prendere qualunque anti influenzale ed anti dolorifico.
Lo lascerò dormire un po' e poi se sento che la febbre gli sale ancora lo sveglio e lo convinco a prendere almeno un'aspirina.
Nel frattempo mi accoccolo nella poltrona in angolo col divano e prendo il mio blocco da disegno.
Mi perdo nei suoi lineamenti, ha un'espressione stanca, il volto è segnato ed è stretto sotto le coperte, i pugni sul mento e sulla guancia; appare piccolo, un bimbo... un angelo quasi... lo ritraggo in uno di questi rari istanti in cui sembra tale e sto semplicemente a contemplarlo quasi io non abbia null'altro da fare.
Certo che dovrei lavorare ancora all'album ma voglio vedere di lui.
Dopo che finisco il disegno chiudo il blocco e lo metto via, a volte lui lo guarda. Qua ho solo disegni su di lui, disegni seri intendo. Non so perchè ma l'ho sempre trovato un soggetto interessante da disegnare e forse è perchè è longilineo... o perchè lo amo troppo e l'ho amato quasi da subito. Certo ho perso tempo a contrastarlo ma era così.
Quando torno guardo l'ora, dorme da un'oretta, gli tocco la fronte e mi sembra meno caldo ma sarebbe meglio controllare e poi dovrebbe mangiare qualcosa. Non gli fa bene stare a stomaco vuoto.
Gli preparo una minestra leggera e penso mi cada troppo dado ma ormai che è fatta non posso rimediare.
Preparo per mangiare sul tavolino in soggiorno e mi avvicino con l'acqua, appoggio anche l'aspirina, magari lo convinco.
Mi siedo poi davanti a lui e gli carezzo il viso caldo, avvicino il viso al suo e piano piano lo chiamo.
- Amore? - Non dà cenni di vita. - Amore, devo sapere se ti è salita la febbre... - Sono ipocondriaco quando si tratta della sua salute, ormai è così. Anche se sparisce senza dirmi dov'è mi agito, ma se sta male e dorme e non so se migliora o peggiora è tremendo. Mi sono trattenuto già molto.
Che poi non sarebbe nemmeno ora di pranzo ma ora di merenda, ormai...
Gli delineo il viso e continuo a chiamarlo baciandogli la fronte ancora calda.
- Amore, svegliati... fatti misurare la febbre... - Mugola e capisco che è sveglio, quindi muove il viso per porgermelo meglio, sorrido e gli sfioro il naso col mio. Non apre gli occhi e si lascia fare.
Prendo il termometro elettronico da mettere sotto la lingua e glielo accosto alla bocca. Non la apre.
- Apri la bocca tesoro... - Forse sono svenevole o forse stressante o forse entrambi, ma non mi dà retta allora glielo infilo da solo ma che siccome devo metterglielo bene infilo anche il dito per assicurarmi che vada sotto la lingua.
Lui ridacchia ma non collabora molto così ci impiego un po' a mettergli la punta del termometro sotto la lingua. Gioca un po' col mio dito e finisce che stiamo per fare cose poco caste ma poi il calore che mi trasmette al dito mi fa capire che sta male e non è il caso, allora lo tolgo e lascio che il termometro faccia il suo dovere.
Dopo poco bippa e glielo levo. È scesa di qualche grado e respiro di sollievo.
- Non vuoi un'aspirina? - Chester apre gli occhi e mi fissa torvo, sta male e fa anche spavento ma a me intenerisce.
- No! - Borbotta.
Sorrido e gli bacio la fronte.
- Ti ho fatto un brodo, sei a stomaco vuoto da ieri sera, devi mandare giù qualcosa... - Mi guarda ancora più tetro.
- Vuoi uccidermi? - Ora rido.
- Scemo, dai è buona! Credo. - Non ne sono sicuro ma gli faccio gli occhi grandi da cucciolo per implorarlo di fare il bravo e mangiare. - Ti prego, devi mettere qualcosa nello stomaco, dai... - Chester fa una smorfia ancora prima di muoversi e accontentarmi ma alla fine si sforza e lo aiuto a sedersi. Gli piace che lo vizio e lo coccolo, lo so... sembra faccia il prezioso perchè è il suo stile ma ama quando faccio così.
Mi siedo vicino a lui e prendo il piatto con la minestra, prendo anche il cucchiaio e con le gambe sotto di me mi sistemo porgendoglielo con un'espressione proprio supplichevole, sbatto gli occhi come nei cartoni animati e lui sorride scuotendo la testa.
- Ho più voglia di mangiare te! -
- Dopo che mangi la minestra! -
- Se sopravvivo... - Gli faccio una smorfia e poi gliela do. Chester rassegnato prende e mangia ma non manda giù più di un sorso, scarica subito una riga di imprecazioni.
- Porca puttana malefica e fottuta Mike! Fa cagare! Quanto cazzo di dado ci hai messo? Guarda che così la mia salute peggiora! Lascia che veda da solo del mio pranzo! - Scatto subito in piedi come un invasato quando fa per alzarsi e tendo le mani.
- No no no sta fermo! Dimmi cosa fare ed io lo faccio! Stai qua, bevi l'acqua e riposa! -
Chester è indeciso se insultarmi o approfittarne ma alla fine ovviamente sceglie la più ovvia.
Ne approfitta.
- Allora... per prima cosa butta nel cesso questa schifosissima minestra! - Ha la voce sottile e roca ma se ha di nuovo voglia di scherzare non è male...
lo faccio e poi torno con un'aria che penso sia da cagnolino ansioso. Lui fa bene la parte del padrone anche se è ammalato.
Anzi la fa ancora meglio... diventa molto capriccioso in questi casi!
- Poi va in cucina e prendi una bella bistecca grossa... segui alla lettera quello che ti dico. - Lo fermo e mi metto le mani ai fianchi con aria severa.
- Ti fa male con l'influenza! - Sbuffa.
- Senti, non ribellarti! Sei il mio schiavo! - Scherza scherza... tanto non lo faccio! Mi siedo in poltrona e accavallo le gambe aspettando che mi chieda qualcosa di utile.
Sospira seccato come un re contraddetto da un suddito.
- Allora! - Grugnisce. Sì, sta meglio. - Posso avere delle cazzo di fette tostate con del burro di arachidi? - Alzo un sopracciglio scettico.
- Solo fette tostate? - Fa allora. Annuisco e sorridendo amorevole mi alzo e gliele faccio.
Quando torno gliele do ma lui non le prende, apre la bocca ed io scuoto la testa ridacchiando. È proprio scemo, mio malgrado lo accontento, dopotutto prima l'ho fatto registrare in quelle condizione.
Gliene metto in bocca una e la morde. Cazzo, se non stesse male faremmo ben altro!
Mi siedo accanto insofferente. Lo imbocco ancora come una coppietta di innamorati svenevole... lo facciamo apposta infatti ci stiamo anche divertendo.
- Acqua. - Dice. Prendo il bicchiere ed in silenzio glielo accosto alla bocca, lui apre e beve. Non ci posso credere!
- Ma sei davvero viziato! - Esclamo incredulo.
- E' colpa tua! - E' anche vero in effetti... scuoto la testa.
- Dai, adesso mi devi fare le coccole! - Dice con una vocetta in falsetto.
- Stupido! - Fa il broncio.
- Io sto male e tu mi insulti! -
Metto giù il bicchiere e mi metto sotto la coperta, insieme a lui.
- Te lo meriti! - Ma non siamo seri mentre diciamo queste cose e lui sta davvero meglio anche se non si è del tutto ripreso. Me ne accorgo appena mi si attacca come se fossi la sua linfa. Mi si abbandona completamente e lo avvolgo col braccio intorno alle spalle.
Appoggia la testa contro il mio collo e me lo stringo a me come prima, la guancia su di lui. È caldo ma meno di prima. Mi rilasso.
- Senti... - Fa dopo un po' che stiamo così.
- Dimmi, cosa vuoi... - Dico con un tono accondiscendente e rassegnato.
- Le sigarette... - Lagnoso.
- Scordatelo! - La mia crociata contro il suo fumo... figurati ora che sta male se lo faccio fumare!
- Sei cattivo! - Fa la vocina in falsetto ancora una volta e mi morde il collo, ovviamente mi piace ma gli do un colpo sul braccio stringendolo ancora a me.
- Smettila, non puoi fumare! -
- Ma ne ho voglia... - Continua a lamentarsi.
- Stai male e non puoi, basta! -
- Sei proprio uno schiavo cattivo! Ti farò flagellare! - Sì, l'aria da re capriccioso ce l'ha tutta.
Rido.
- Scemo... tu senza di me moriresti! -
- Magari ho voglia di morire, no? - Eccolo che mi dice cose carine mentre scherziamo e facciamo gli scemi. Cioè va interpretato ma è così e lo so.
- Ti amo anche io, ora smettila di dire cagate così guarisci prima! - Anche io poi ho un modo tutto mio di rispondergli, ma ormai siamo abituati, fra noi è così. Lui dice stupidaggini, io le traduco e gli rispondo seriamente.
Stiamo ancora un po' io e lui e basta. Lui sottile e arrendevole fra le mie braccia e la mente torna a stamattina, quando abbiamo registrato.
A volte penso sia il mio dio, non so come dire... è pazzesco, nessuno fa le cose che fa lui nel suo modo... e poi mi rispondo da solo.
Certo, lo amo, sono di parte.
Ma per me è obiettivamente incredibile.
- Sei stato davvero bravo questa mattina. - Cantare a quel modo con la febbre...
Con gli occhi chiusi e aria rilassata dice semi serio e semi convinto.
- Il tuo eroe! -
Sorrido.
- Sì... il mio eroe... -
Il mio amore.

FINE


   
 
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