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Autore: BlackLily    17/11/2012    0 recensioni
[..] -“Ho bisogno che tu sia la mia ragazza per questa sera”- Sgrano gli occhi stupefatta e non riesco neanche a replicare che subito si avvicina una tipa a noi. [..]
Mi allontano e lui urla: -“Dai sul serio, come ti chiami?”- curioso il ragazzo.
Mi volto, alzo le spalle e le mani come a dire ‘Boh, chi lo sa’. Lui ride ed io gli sorrido a mia volta per poi sparire tra la folla e raggiungere i miei compagni. Ma non sapevo che di lì a poco i nostri destini si sarebbero incrociati.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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5 Novembre, Ore 11:30.

Londra. Chi lo avrebbe mai detto che sarei arrivata fin qui. Ferma sul marciapiede osservo il Big Ben in lontananza depennando dal mio diario le frasi ‘Andare a Londra’ e ‘Entrare alla London Academy of Music and Dramatic Arts’. Due dei miei più grandi desideri si sono realizzati nel giro di una giornata, e il merito è dei miei amici, in particolare di Rob che mi aveva proposto come sostituto del musical. Inoltre mi ha aiutato a convincere i miei genitori ad accettare la borsa di studio e a farmi intraprendere questo splendido viaggio. Di certo i miei non erano contenti di mandarmi all’avventura in un posto che non conoscevo per tre mesi e in un paese che è in pratica l’opposto del mio. Io sono italiana, ma mi trasferii in Essex cinque anni fa per problemi economici. La solita storia dell’Italia in crisi, ormai sono anni che va avanti.  Tralasciamo quest’ argomento, e torniamo al presente..cioè cavolo Londra. Non mi stancherò di ripeterlo mai e poi mai!
Prendo la mia adorata Reflex Canon e scatto una foto. Poi ne scatto un’altra, un’altra e ancora un’altra. Scatto una foto al segnale ‘Underground’; quella non poteva mancare. Dopo prendo il diario e scorro fino al 5 febbraio, lasciandoci un cuoricino disegnato: il giorno della partenza.
Proprio mentre stavo per posarlo Demi, come al suo solito, mi sbuca alle spalle e mi fa spaventare facendomi cadere il diario. Lo raccolgo e le lancio uno sguardo truce ma lei facendo finta di nulla dice:
-“Che cosa scrivevi? Sono curiosa, voglio sapere..”- E’ sempre così attiva ed euforica? Sicuramente arriva alla sera stanca e sfinita. E’ incredibile.
-“Nulla, appuntavo alcune cose..”- le dico evitando che possa leggere sul diario.
-“Cosa? Dai fammi leggere!”- provava a tirarmi il diario da mano, ma con una mossa svelta lo infilo in borsa e chiudo la cerniera.
-“Uffa sei cattiva..”-
-“Passiamo alle cose serie, a che ora dobbiamo andare all’accademia?”- le dico, interrompendola prima che potesse sparare qualche stupidaggine.
-“Dobbiamo presentarci lì dopo le lezioni, quindi verso le 17.30 all’incirca. Sei emozionata, vero?”-
-“Beh, tu che dici?”- ironizzo. Lei ridacchia ma non risponde e volge lo sguardo dietro di me. Mi afferra per un braccio e mi tira.
-“Ehi, ma che fai?”-
-“ Andiamo a prendere lo zucchero filato, ho fame..dai!”- Si era inginocchiata e mi pregava, non potevo rifiutare dopotutto era così tenera.
-“Va bene, va bene..”- rispondo sorridente.

La giornata passò in fretta e già alle 16.00 ci dirigemmo verso il campus, eravamo troppo impazienti. Aspettammo la fine delle lezioni e poi finalmente mettemmo piede nell’accademia. Il cielo si stava colorando di rosso: era quasi il tramonto. L’edificio splendeva alla luce del sole calante e allora sempre con la Canon alla mano, scatto una foto e ritraggo quel momento bellissimo. Il mio primo giorno all’accademia. Ecco il titolo della foto. Dei collaboratori ci fanno accomodare nelle nostre stanze e comincio a disfare la valigia, ma come al mio solito, lascio stare e mi riposo sul letto. Dopo cena il cellulare non la finiva di squillare, mi stavano arrivando messaggi a bizzeffe.
Ben 10 messaggi e 5 chiamate perse: tutte di Rob e Daniel.
Daniel è il migliore amico di Rob e si conoscono fin da piccoli, dall’infanzia. Hanno in pratica frequentato tutte le scuole insieme ed ora continuano ad essere legati, come due fratelli. Sono due giocherelloni pazzoidi e non posso fare a meno di adorarli. Daniel è il tipico ragazzo perfetto: alto, castano e occhi celesti, porta sempre la sua solita cresta super gelatinata ed è molto atletico e palestrato. Nonostante ogni volta ci provi con me con le sue battutine a doppio senso, non l’ho mai pensato come un ipotetico fidanzato. Non fa proprio per me.
Mentre leggo i messaggi, mi squilla il cellulare e rispondo: -“Pronto?”-
-“Ehi baby, hai programmi per stasera?”- Daniel, ovviamente.
-“No Dan, in realtà pensavo di andare a letto, sai la stanchezza si fa sentire..”-
-“ What? Oh no, baby..stasera andiamo ad un pub! Non fare la solita depressa!”-
-“ Ma che..”- Depressa? Io? Idiota, come sempre.
-“ Dai ci divertiremo! E poi dobbiamo festeggiare tutti insieme l’arrivo a Londra!”-
- “Ok mi hai convinto Dan.. a che ora e dove ci vediamo?”- Ora mi arriva la sorpresa.
- “ Fra trenta minuti davanti alla fontana in giardino!”- Ecco lo sapevo.
-“ Cosaaa? Oh Gosh!”- stacco la telefonata e lancio il cellulare sul letto. Devo essere pronta per le 22:30.
Corro a farmi una doccia veloce senza però bagnare i capelli. Tiro fuori dalla valigia i primi abiti che trovo e li indosso: un maglioncino pesante beige che scende fin sotto il sedere, un jeans scuro in cui ormai fatico ad entrare, francesine nere e la solita borsetta nera. Pettino i miei capelli castani e li lascio sciolti sulle spalle. Un po’ di correttore e fard per eliminare le occhiaie e poi la mia fidata matita nera: un trucco semplice e non eccessivo. Infilo la giacca di pelle e scappo letteralmente fuori dalla stanza.
Controllo l’orologio: 22.35
Beh dai soltanto cinque minuti di ritardo. Da lontano intravedo la fontana e sono già tutti lì: Demi che impreca perché ho fatto tardi e urla di sbrigarmi, Daniel che se la ride e Rob che mi prende in giro.


Prendiamo la metro e arriviamo a Victoria Station ed entriamo in uno dei locali più in voga della zona: il “PACHA”. La serata scorre tra le chiacchiere e gli stupidi scherzi di Dan.
Per la prima volta riesco ad intrattenere una conversazione con Mercedes, che devo dire, non è per niente male, è una ragazza dolcissima. Poi arriva Demi che ci tira per un braccio, e ad uno ad uno ci porta tutti sulla pista da ballo. Ci scateniamo, IO mi scateno. Ballo anche con Daniel, glielo concedo per una sera. Poi Rob mi abbraccia e per farsi sentire mi urla che va a prendere qualcosa da bere. Nell’istante in cui va via, mi sento trascinare. Un ragazzo biondo mi si fionda addosso e mi sussurra all’orecchio:
-“Ho bisogno che tu sia la mia ragazza per questa sera”- Sgrano gli occhi stupefatta e non riesco neanche a replicare che subito si avvicina una tipa a noi.
-“E’ lei?”- chiede la ragazza.
-“Si, questa è Allison! E’ stato un piacere ma noi ora dobbiamo andar via, vero amore?”- dice il ragazzo sorridendo. Amore?AMORE? Non so che dire così non rispondo, lascio che il silenzio parli per me.
-“ Beh almeno è una bella ragazza..Ci si vede in giro! Chiamami quando ti sarai stufato di lei!”- Ma che diamine sta succedendo? Non solo sono frastornata per la musica che mi rimbomba nelle orecchie, ma poi mi ritrovo anche in queste situazioni. Mi trascina via velocemente per portarmi in un luogo in cui e più facile poter dialogare.
-“Scusami per l’inconveniente, ma ero davvero in crisi!”- Parla così velocemente che mi risulta difficile capirlo.
-“Non fa niente ma ero e sono ancora un po’ confusa, non ci capisco niente!”-
-“Quella tipa mi assilla da giorni! E’ una mia fan a quanto pare”- Afferma scherzando.
- “Wow devi essere famoso allora!” - dico scherzando a mia volta.
- “In un certo senso..”- sembrava quasi soffocare un risolino.
-“Beh, ora perdonami ma sono sicura che se non torno dov’ero i miei amici mi daranno per dispersa!”-
-“Certo, è giusto..”- ha un’espressione strana, quasi dispiaciuta. Dopotutto non lo conosco quindi cosa posso saperne.
-“Io sono Niall comunque”- dice sorridente -“Tu sei?”- aggiunge.
-“Com’era? Ah si, Allison!”-
Mi allontano e lui urla:
-“Dai sul serio, come ti chiami?”- curioso il ragazzo.
Mi volto, alzo le spalle e le mani come a dire ‘Boh, chi lo sa’. Lui ride ed io gli sorrido a mia volta per poi sparire tra la folla e raggiungere i miei compagni. Nessuno si era accorto di nulla, meglio così. Tornammo a casa presto quella sera e ognuno si ritirò nelle proprie stanze. Era stata una bella serata, ricca di sorprese... e pensare che era solo il mio primo giorno!




Note dell'autrice: Saaaaalve sono ritornata con un nuovo capitolo :3 Spero vi piaccia, sul serio e se me lo faceste sapere sarebbe fantastico *w*
Spero di ricevere qualche recensione o qualcuno che mi segua..e poi tra qualche giorno andrò avanti con la pubblicazione perché a me piace troppo questa storia u.u Arrivederci al prossimo capitolo! <3
   
 
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