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Autore: perrieyes    22/11/2012    2 recensioni
Mi sono innamorato di lei per i suoi occhi non per il suo fisico, non m’importa della sua situazione economica e del suo rapporto con l’esterno, mi sono innamorato senza conoscerla e sono ancora innamorato di quei suoi occhi azzurri che dal primo momento che gli ho visti mi sono entrati nella testa e nel cuore.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Perrie Edwards, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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I love your blue eyes.

*La storia è tutta inventata ho solo creato una storia come quella che si sente tutti i giorni o si legge nei libri di scuola o anche fuori dall’ambiente scolastico non è discriminazione ne altro,chiaro ? Le cose su Zayn sono inventate*

Dovevo tornare per le vacanze in Pakistan a trovare mio zio; non lo vedevo da anni me ne ero andato a  due anni con i miei genitori non sopportavano vivere in un paese cosi violento.
Non l’ho mai odiato quel paese o quei abitanti,anzi gli amo tutti e so che sono delle brave persone ma la legge che è in vigore è diversa da quella inglese.
Stavo camminando per l’aeroporto aspettando l’imbarco mi sentivo cosi diverso da tutti gli altri che dovevano prendere il mio volo; io indossavo dei jeans neri a vita bassa, una camicia a quadretti rossa con sotto una maglia bianca.
Il mio braccio era pieno di tatuaggi,avevo una cresta alta con un ciuffo biondo.
Avrei affrontato due settimane d’inferno.
 
Sono inglese eppure sono sposata a un uomo pakistano più vecchio di me; perché ? Ero stata abbandonata durante una vacanza in Pakistan dai miei genitori qui mi hanno trovata e allevata con le loro leggi e tradizioni.
Ero diversa dalle altre ragazze:bionda,occhi azzurri e inglese.
Sentì la porta sbattere,alzai il volto coperto dal burka nero dopo si intravedevano solo i miei occhi.
-Perrie sei qui, non sei uscita oggi ? chiese Assad facendo il suo ingresso in cucina.
Il mio nome è Perrie era inciso su una copertina che avevo attorno da piccola e i miei salvatori me  l’hanno voluto lasciare per ricordo.
-No,non sono potuta andare al mercato,dovevo pulire la casa dissi non guardandolo in faccia.
La verità è che mi faceva paura,non potevo ribellarmi ne niente non potevo scappare dai miei genitori adottivi. Il motivo ? Sarebbe un disonore per loro.
-Perfetto allora, vado all’aeroporto a prendere mio nipote,Zayn disse uscendo per poi sbattere la porta.
Lascia i piatti che stavo lavando per poi cadere a terra e piangere,volevo andarmene.
 
Arrivai alcune ore dopo,faceva caldo e decisi di togliermi la camicia si intravedevano i miei tatuaggi e tutti mi guardavano con ribrezzo entrai in quel misero aeroporto cerci con lo sguardo mio zio ma non lo trovai cosi uscì per fumare una sigaretta e aspettarlo.
Aspettai quasi un quarto d’ora quando finalmente arrivò mio zio sorridente.
-Zayn che bello vederti, ma cosa fai ? Butta quella sigaretta e andiamo a casa sarai stanco disse buttandomi via la sigaretta e lo seguì in silenzio.
Sali sulla sua macchina e partimmo in silenzio io cercavo campo per mandare un messaggio al mio migliore amico che era preoccupato per questo viaggio.
-Figliolo lascia perdere quel aggeggio intanto non andrà ridacchiò.
Merda senza telefono ma perché avevo accettato ?
Finalmente arrivai davanti alla casa di mio zio e non era la classica casa inglese com’ero abituato era un quartiere misero e senza una struttura sicura.
Guardai dei bambini giocare con una palla sulla strada erano cosi felici e spensierati,sorrisi.
Entrai in casa dopo mio zio, chiamò il nome di una donna,sicuramente sua moglie cioè mia zia.
Non l’avevo mai vista in vita mia,quando entrò l’unica cosa che notai furono i suoi occhi azzurri come il cielo mi presentai e allungai la mano, la donna neanche alzò gli occhi.
Mi ero dimenticato qui nessuna donna può guardare un uomo negli occhi.
-Perrie puoi guardarlo è mio nipote disse mio zio per far alzare  lo sguardo alla ragazza, era spaventata questo si notava.
La vidi ingrandire gli occhi quando mi vide sicuramente per il mio aspetto o il mio abbigliamento ma anche lei era strana aveva gli occhi chiari cosa strana notando che qui tutti avevano gli occhi marroni.
-Zayn io devo tornare al lavoro,ci vediamo stasera e per qualsiasi cosa c’è Perrie disse andandosene.
Il silenzio piombò nella stanza,sospirai per avvicinarmi a Perrie la quale indietreggiò velocemente.
-Hai paura di me ? Chiesi delicatamente,non mi rispose.
-Perrie io sono inglese alla fine non sono come i ragazzi di qua,puoi parlare con me e a mio zio non dirò niente fini per guardarla negli occhi,lei nego con la testa e se ne andò.
 
Il nipote di Assad mi aveva spiazzato non lo immaginavo così,così diverso.
Era vestito come un ragazzo occidentale e lo rendeva bellissimo, mi aveva porto una mano per aiutarmi ma io avevo troppa paura delle conseguenze per parlargli.
-Scusa mi puoi mostrare dove dormirò ? Vorrei riposare mi chiese apparendomi alla spalle facendomi sobbalzare.
Lo accompagnai fino a una stanza dove c’era un materasso messo appositamente per lui, me ne andai lasciandolo solo e mi misi a pulire la casa mentre pulivo inizia a canticchiare qualche canzone che avevo composto in segreto,ovviamente.
 
Mi fece svegliare il caldo e una voce che mi risuonava nella testa  ‘I’m firing up on that runaI know we’re gonna get their someday but we don’t need no ready steady go, no’
Allora era inglese e aveva una voce pazzesca,incredibile e irresistibile come i suoi occhi,applaudì e si girò di scatto guardandomi con gli occhi sbarrati.
-Canti davvero bene sorrisi sperando in una risposta ma niente proseguì ; sei inglese come mai sei qui allora ? Nessuna ragazza inglese vorrebbe fare la tua vita.
La sentì sospirare per poi andarsene mi stava facendo arrabbiare può anche rispondermi chi sono ? Una merda per non potermi rivolgere la parola,l’afferrai da un braccio per farla votare la paura gliela si leggeva negli occhi.
-Sono un uomo e devi rispondermi ! Gridai per poi calmarmi e riderci sopra; scusa volevo provarci ma io non sono cosi vorrei solo che tu mi parlassi io non sono come i ragazzi di qui sorrisi teneramente.
-Eddai Perrie sei mia zia quindi puoi anche guardarmi in faccia e parlarmi disse nervoso sbattendo il piede per terra.
Lei non disse niente anzi girò i tacchi e andò verso la sua stanza mi stava stressando questa situazione,che palle.
-Merda ! Imprecai vedendo il mio cellulare a terra mi abbassai per prenderlo per poi sentire uno scrosciò d’acqua provenire da fuori segui con gli occhi quel gesto e vidi Perrie che si stava avvicinando a casa con una brocca d’acqua, pochi minuti dopo mi passo di fianco per poi chiudere la tenda verso la sua camera dove si sarebbe lavata.
Non m’interessa il suo corpo volevo vederla in volto,scostai lentamente la tendina giusto in tempo per vedere la ragazza togliersi il burka e lasciar cadere sulle spalle i capelli biondi,si girò per poggiarlo e riuscì a vederla in faccia; era bellissima,due occhi azzurrissimi,la pelle candida e bianca con quei biondi capelli.
Poco dopo scomparve da un’altra parte della stanza e io uscì fuori per fumare guardavo quel luogo era cosi diverso non riuscivo ad ambientarmi chissà perché Perrie è qui sposata con mio zio,un rumore mi fece uscire dai miei pensieri.
Era il mio cellulare,strano stava suonando risposi quasi subito per paura di perdere la linea.
-Pronto ? chiesi continuando a fumare
-Sei una merda non ti fai neanche sentire ! Udì la voce del mio migliore amico lamentarsi
-Liam non c’era campo già è un miracolo se adesso va ..
-Allora com’è ? Il posto intendo
-Non ci sono abituato io voglio il traffico inglese ! Lo sentì ridacchiare per poi fermarsi
-Tuo zio ?
-Sta bene .. ho ‘conosciuto’ sua moglie .. non ci crederai mai ma è inglese e poi è bionda,con la pelle chiarissima e due occhioni azzurri da mozzare il fiato,ti giuro. Lo senti ridacchiare per la seconda volta
-Zayn non è che ti piace ‘tua zia’ ? chiese continuando a ridere
-No è bella ovvio ma bho non mi parla neanche ha paura di me .. saranno i tatuaggi o il ciuffo biondo ?
-Malik mai nessuna ragazza ha resistito hai tuoi tatuaggi e al tuo ciuffo .. io credo solo che lei ha paura di quello che tuo zio potesse pensare o fare
-Hai ragione Liam,ora stacco che è meglio .. appena c’è campo ti chiamo salutami gli altri. Staccai senza aspettare la risposta e ripresi a ispirare nicotina.
 
Era un ragazzo diverso,era pieno di tatuaggi, avevo un ciuffo biondo, aveva le scarpe hai piedi con dei jeans quando si abbassa gli si vedevano i boxer tutto il contrario di quello che io ho sempre visto e che mi è sempre piaciuto ma non so perché quel ragazzo è così interessante anche se non ci parlerò mai visto che Assad potrebbe farmi.
-Perrie. Sentì gridare dalla cucina mi precipitai lì ancora con i capelli bagnati per poi vedere Zayn che cercava qualcosa, si girò e sorrise.
-Sei bella come immaginavo ma ora dimmi dov’è il frigorifero voglio da bere.
Mi accorsi solo ora che avevo appena tolto il burka nero, arrossi violentemente per poi correre a rimettermelo stavo per metterlo quando qualcosa mi afferrò il braccio.
Parliamo.
 
Parliamo,era l’unica parola che mi ero riuscito a dire la vedevo così indifesa chi potrebbe mai fargli del male la portai in camera mia per farla sedere su qualcosa di comodo.
-Perrie sono inglese io non tratto le donne come gli uomini di qui ti trattano con me puoi parlare.
Qualche minuto. Niente.
-Inizio io allora .. sono andato via da qua all’età di due anni e mi sono trasferito a Bradford quando ho iniziato la scuola non ho avuto problemi era tutto perfetto da due anni con i miei amici ho formato una band e speriamo un giorno di diventare importanti almeno per qualche ragazze che sta male e con la nostra musica riesce a sorridere. Ho vent’anni tra qualche mese.
Conclusi vedendola con la bocca aperta. Non mi avrebbe risposto ancora.
-I miei genitori mi hanno abbandonata qua quando ancora ero in fasce e mi due coniugi molto dolci mi hanno preso e allevato, il mio nome è Perrie perché nella copertina dove ero avvolta c’era ricamato questo nome. Sono sposata da qualche tempo con tuo zio e onestamente vorrei andarmene, vorrei togliermi questa vita da schifo,ho diciannove anni e sono sposata con uno di cinquantasette. La mia vita non doveva essere cosi io sono inglese, voglio andare in Inghilterra e viverci ma questo sarà impossibile non riuscirò mai a scappare da questa prigione e i segni sul mio corpo me lo ricordando. Finì per poi iniziare a singhiozzai.
Sgranai gli occhi per poi abbracciarla istintivamente,soffriva e voleva andarsene ma mio zio sicuramente non l’avrebbe mai permesso.
Stavamo cenando in silenzio quando inizia un discorso.
-Zio perché un giorno di questi tu e Perrie non venite a trovarci a Londra poi sicuramente a lei piacerà ci sono così tanti negozi,monumenti cose davvero belle
-Zayn non se ne parla ! Perrie e io non ci sposteremo da qui chiaro ? Mi ringhiò.
-Perché scusa ?
-Zayn ho detto basta ! Disse sbattendo un pugno sul tavolo che fece sobbalzare la biondina
Lo guardai in cagnesco per poi alzarmi e andarmene nella mia ‘stanza’.
Da qualche ora mio zio se ne era andato perché doveva fare qualcosa uscì dalla mia camera e mi diressi in cucina,guardai Perrie sospirare con un fazzoletto nella mani.
-Ti prometto di portarti via da qua dissi avvicinandomi per accarezzagli i capelli.
Sarei ritornato a Londra tra tre giorni e non avevo convinto ancora mio zio a portare almeno per qualche giorno Perrie con me.
-Mio zio ? chiesi facendo il mio ingresso in cucina
-E’ andato al lavoro molto presto
-Quello è sempre al lavoro non ha niente di meglio da fare .. te come va ?
-Come vuoi che vada Zayn ? Come sempre .. tu almeno tra poco tornerai in Inghilterra.
La vidi sospirare tristemente.
-Lo so ti sei affezionata a me e ti mancherò ridacchiai
-Mi mancherai davvero.
Mi aveva spiazzato le mancherò davvero ? Non mi sta prendendo in giro ? Mi avvicinai a lei per guardarla negli occhi aveva gli occhi rossi.
Segno che ha pianto.
-Che ti è successo ? Ti ha fatto qualcosa ?
Molte lacrime iniziarono a scorrergli lungo le guancie e provocò dei singhiozzi molto forti.
-Perrie,su non piangere troveremo una soluzione cercai di rassicurarla
-Zayn,Zayn ! Che soluzione vuoi trovare ? Ormai la mia vita è questa e non ci sarà un eroe a salvarmi !
-Un eroe non ci sarà ma ci sarò io,Perrie. Non ti lascio in questo schifo.
Dicevo davvero non so forse in questi giorni ho affrontato insieme a lei tutta la sua sofferenza, lo aiutata gli sono stata cosi vicino che forse mi sono innamorata di lei come diceva Liam ogni volta che gli raccontavo cosa succedeva.
Per tutta la mattina e parte del pomeriggio non ci parlammo ormai non sapevamo neanche noi cosa dirci.
Mi squillò il cellulare.
-Rebecca basta chiamarmi !
-Sono Liam testa di gallina !
-Liam che c’è ?
-Come ti vanno le cose con la zietta ?
-Ti ho già detto di non chiamarla così e poi non ci parliamo da questa mattina e non so cosa fare
-Non fartela scappare testa di gallina,vai da lei e digli cosa provi
-Ma se non lo so neanch’io Liam e basta con questa testa di  gallina ! Ringhiai
-Parlargli con il cuore in mano,testa di gallina … ci sentiamo e staccò.
Parlargli con il cuore in mano ? Ma se non so neanch’io cosa provo.
Quando non sono vicina a lei mi sento vuoto, quando non ci parlo, quando non vedo i suoi occhi sorridere e mi distrugge nel più profondo vederla piangere forse aveva ragione.
-Perrie ? Perrie ? La cercai per tutta la casa senza successo
Dove poteva essere ? Il giardino.
La trovai li distesa per terra, le corsi incontro per poi sollevarla dal terreno e riportarla in casa.
-Perrie ? Perrie ? Mi senti dai cazzo rispondimi ti prego
Nessuna risposta.
-Ti prego non puoi abbandonarmi proprio ora che ti ho trovato, non potrei vivere senza di te sei diventata cosi importante per me in poco tempo.
La strattonai un po’ per poi picchiettarle le guancie,iniziò a tossire ed aprire gli occhi.
-C-come ti senti ? Balbettai spaventato
-Mi gira un po’ la testa ma sto bene perché sei cosi preoccupa—
Non la lascia finire che posai le mie labbra sulle sue, la guardai aveva gli occhi spalancati ma piano,piano gli chiuse e continuò il bacio.
Avevo prolungato la mia permanenza per qualche giorno per far modo di trovare una soluzione con Perrie.
-Allora dobbiamo fare qualcosa manca solo una settimana e poi io me ne andrò
-Lo so ma che possiamo fare ? Disse mentre toglieva il velo che le copriva la faccia
-Scappa con me sorrise
-Zayn ma in aeroporto ti accompagna tuo zio io come faccio a venire
-Già mi ero dimenticato dissi sbuffando
-Non pensarci cosi tanto disse baciandomi una guancia
Sorrisi per poi avvicinarla a me e baciarla in quel momento sentì la porta d’entrata sbattere.
Perrie mi guardò spaventata e mi diressi correndo all’ingresso.
-Zio come mai sei a casa ? Chiesi sorridente
Mi arrivò uno schiaffo sulla guancia destra.
-Ma sei impazzito ? Chiesi toccandomi la guancia
-Sei venuto qui per cosa ? Per rovinarmi il matrimonio ? Beh bravo !
-Che succede ? Chiese Perrie raggiungendoci con indosso il velo di prima
-Che so quello che succede qui .. beh Zayn volevi tanto liberarla ma l’hai condannata
-Come ? Chiesi dubbioso
-Sai che quello che avete fatto è adulterio ? Sai qual è la punizione ?
Scossi con la testa, anche se lo sapevo benissimo.
-La morte.
La sera stessa Perrie fu portata via da due soldati e io portato in aeroporto per essere riportato in Inghilterra.
Stavo aspettando il mio volo non potevo stare con le mani in mano dovevo fare qualcosa e quel qualcosa era salvare Perrie.
Mi allontani dall’aeroporto con il buio della notte cercai in qualche bancarella del mercato che erano state abbandonate degli abiti da uomo e gli trovai.
Dopo avergli indossati mi recai alla prigione chiedendo di vedere Perrie che mi fu concesso.
-Cosa ci fai qui ? Chiese venendomi ad abbracciare
-Ho fatto finta di essere tuo fratello e che ti volevo salutare. Perrie non ti lascerò morire ! Mettiti questi !
Dissi buttandogli addosso degli abiti da uomo come i miei.
-Vestiti e tieni lo sguardo basso.
Mi avviai verso la porta dell prigione e inizia a supplicare le guardie di lasciarla andare e mentre gli distraevo Perrie cerca di attraversare la porta, in cuore mi si fermò quando la guardia si stava girando nella parte dove la bionda stava correndo.
Ho avuto più infarti quella sera che in tutta la mia vita.
Morale abbiamo dovuto attraversa il deserto per trovare un ambasciata inglese e riuscire a tornare a casa, avevamo spiegato i motivi e ci avevano aiutato.
Forse tutto era andato per il verso giusto.
Erano passati degli anni da quella bruttissima esperienza,io e Perrie stavamo insieme e questo era l’importante anche se i segni di violenza sul suo corpo sono rimasti.
Quando arrivò la prima volta  a Londra era sbalordita ed emozionato.
In poco tempo era diventata una vera e propria inglese doc, i miei genitori l’adorava e avevano deciso di troncare i rapporti con mio zio Assad.
Quest’ultimo è venuto una volta a Londra per il compleanno di mio padre quando entrò in casa Perrie si nascose dietro di me e dovettero tenermi fermi sia Liam che Harry,un altro mio amico, per non provocare una rissa.
Mia madre lo cacciò fuori di casa insieme a mio padre che non volevano vederlo mai più.
Quella sera dopo tante sera Perrie pianse come mai prima d’ora gli erano tornati in mente tutti i brutti momenti che aveva dovuto passare.
Mi sono innamorato di Perrie per i suoi occhi non per il suo fisico, non m’importa della sua situazione economica e del suo rapporto con l’esterno, mi sono innamorato senza conoscerla e sono ancora innamorato di quei suoi occhi azzurri che dal primo momento che gli ho visti mi sono entrati nella testa e nel cuore.
 
#ANGOLO AUTRICE:
Allora come iniziare ? E’ la mia seconda one shot sugli Zerrie, so che l’argomento non è molto felice ma in questo periodo a scuola stiamo facendo i diritti delle donne e ho letto qualche libro su questo. E durante religione l’altro giorno mi sono addormentata e ho sognato questa storia. Si dormo durante religione non ha senso ma va beh.
 
Twitter: @heyosment
  
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