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Autore: B_Regal    23/11/2012    2 recensioni
Quanto è difficile comunicare con le persone?
Basta un niente, una parola fraintesa, una frase non detta per vergogna o per paura.. ci si fraintende, e si fanno sbagli.
Carabinieri 2 si conclude con Paola e Andrea che sembrano aver finalmente ritrovato la loro intesa e si baciano chiudendo dietro di sè la porta della camera di lui.
Carabinieri 3 inizia con un deluso Andrea evidentemente scottato da una storia finita male. Paola ha lasciato Città della Pieve per un corso di aggiornamento. E quindi, ha lasciato lui.
Che cosa è successo? Perchè questa scelta quando tutto sembrava essere andato per il meglio?
Ho cercato di immaginarlo..
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Parlami, io ti prego non escludermi…
Dimmi se è finita oppure no.



 
“cosa ne pensi?”
Aspetto che mi risponda mentre fisso i suoi occhi scuri, cercando di capire cosa gli passi per la testa. Mi sento sollevata ora che gliel’ ho detto.. avevo aspettato anche troppo e così stasera, non appena siamo rimasti soli, gli ho chiesto di fermarsi perché avevo bisogno di parlargli di una cosa. Ha annuito con un sorriso malandrino, dal quale ho dedotto che si aspettava qualcosa di diverso. A volte facciamo così, se abbiamo voglia di stare da soli. “Vitali, ti devo parlare!” mi dice. E’ il nostro linguaggio in codice. Stasera però nessun codice, stasera dovevo parlagli davvero. E così gli ho spiegato che stamattina Capello mi ha convocato nel suo ufficio e mi ha dato l’ ultima notizia che mi aspettavo di ricevere.
Un corso di aggiornamento.. la possibilità di aumentare di grado.. un salto per la mia carriera.. sento ancora l’ entusiasmo che mi hanno provocato le sue parole.. fino a quando non ha aggiunto il resto..
“Se vai, non posso garantire il tuo ritorno qui.. per quanto possa farne richiesta, il Comando ti manderà dove più ci sarà bisogno.. e il Capitano mi ha già premesso di non sperarci molto..”
Devo aver cambiato radicalmente espressione, perché ha aggiunto subito “lo so che ti piace stare qui, ma cerca anche di pensare al tuo futuro.. questi corsi non ci sono tutti gli anni, chissà quando ti ricapita un’ occasione del genere.. tu sei brava Paola, hai tutte le carte in regola per fare carriera.. e dopo i sacrifici che hai fatto te lo meriti più di molti altri!”
Quelle parole hanno continuato a ronzarmi nella testa tutta la giornata, lasciandomi solo dubbi e confusione.
La Paola di un mese fa avrebbe accetto senza neanche pensarci due vuole, ma adesso qualcosa è cambiato.
Anzi, per essere precisi, una cosa sola è cambiata.
Da tre settimane ormai è come se vivessi su una nuvola. Non stiamo insieme.. un po’ perché sappiamo bene qual’ è la nostra situazione e parlarne seriamente ci spaventa, e un po’ perchè al momento ci interessa solo di vivere serenamente quello che è nato tra noi.. vogliamo conoscerci con calma, scoprirci un poco alla volta e capire quello che vogliamo essere davvero. O almeno, fino a stamattina per me era così.
Ora però non posso più continuare a fare finta di niente e a illudermi che continueremo così per sempre perché sono a un bivio e devo sapere che strada imboccare. E per farlo ho bisogno di capire che ruolo ha Andrea Ferri nella mia vita.
Non voglio perderlo, questa è l’unica certezza che ho. Ma mi chiedo se per lui è lo stesso o se sono l’ unica disposta a fare delle rinunce per quella che alla fine non è neanche una relazione vera e propria.
Mi chiedo cosa farebbe lui al posto mio.
“Allora, dì qualcosa!”
 
La guardo e so che si aspetta una risposta da me, solo che io non so che dirle.
Non mi aspettavo una cosa del genere, sinceramente. Quando mi ha detto che voleva parlarmi, mi ero sentito sollevato perché credevo che volesse chiarire finalmente quello che c’è tra noi e io era già un po’ che volevo introdurre l’ argomento. Solo che non avevo il coraggio perché ammettere quello che provo davvero per lei è diverso dall’ approfittare di ogni momento in cui siamo soli per rubarle un bacio o dal portarla in camera mia di notte e fare l’amore con lei. Ammettere quello che provo significherebbe dirle che la amo e che questo è un guaio perché non possiamo stare insieme e al momento per quanto mi sforzi non riesco a trovare una soluzione.
Forse è per questo che ci siamo accontentati di vivere segretamente quello che c’è tra noi.. qualsiasi cosa sia.. e di accontentarci di fugaci momenti ritagliati nel corso della giornata.
Ma adesso a lei si è aperta un’ opportunità concreta ed è giusto che la prenda in considerazione, anche se l’ idea che se ne vada mi fa già stare male.
E allora cosa dovrei farle? Dirle di restare qui, assieme a me? E con quale certezza? Come posso pretendere che resti qui a tentare di vivere una storia che molto probabilmente è destinata a non avere futuro?
Alzo di nuovo gli occhi su di lei e le dico la prima cosa che mi viene in mente.
“è una buona opportunità..”
 
 
Lo so. Non c’è bisogno che me lo dici, lo so benissimo.
Ma non è questo quello che voglio sentire.
“Si, infatti. Pensi che dovrei accettare quindi?”
 
No. Penso che dovresti restare qui, perché ho bisogno di te.
“Ti piacerebbe?”
 
Essere trasferita in un’ altra caserma, in un’ altra città? Senza di te? No, mi farebbe schifo.
“Beh, non mi dispiacerebbe una promozione. Certo lasciare Città della Pieve, ormai qui è casa mia..”
 
 
“Potresti sempre tornare dopo il corso..”
Potresti tornare da me, se lo vuoi. Io ti aspetterei.
 
“Capello dice che è difficile. Dice che quasi sicuramente sarei assegnata in un’ altra caserma..”
 
 
“Capisco. Beh, quindi? Cosa vuoi che dica?”
Che devo fare, Paola? spingerti a partire? Sarebbe la cosa più giusta ma non credo di averne il coraggio.
 
“Non so che fare, Andrea. Ho bisogno di un consiglio. Non so se sono pronta a lasciare questo posto..”
Non so se sono pronta a lasciarti.
 
“Sicuramente la tua mancanza si sentirebbe tantissimo..”
Non so se potrei sopportare la tua mancanza.
 
“Mi manchereste anche voi..”
Mi mancheresti tu.
 
“Ma? Perché c’è un ma.. non è vero?”
Tu ci vuoi andare, non è vero Paola? Hai voglia di mostrare quanto vali e non posso darti torto.. anzi, in fondo al cuore anche io penso che sia giusto che mostri al mondo che donna meravigliosa sei.
 
“E’ che.. insomma sono un carabiniere, e questa non è un opportunità che capita tutti i giorni. Ho iniziato un percorso e sarebbe coerente portarlo avanti..”
E lo penso davvero. Io ho lottato per questa divisa, contro tante persone e me la sono sudata. E questa sicurezza che ho adesso la devo anche a te, perché hai creduto in me dal primo momento in cui mi hai conosciuta. Tu mi hai insegnato a essere un carabiniere e questo non me lo toglierà più nessuno.
E potrei anche accontentarmi di questo, se significasse non dover rinunciare a te.
 
“E hai ragione. Sei un ottimo carabiniere Paola, hai delle potenzialità e dovresti sfruttarle..”
Ma si, non posso tarparti le ali. Non ne ho il diritto. Mi ricordo quando anche io ero un carabiniere e sentivo che avrei potuto spaccare il mondo e arrivare in alto. Io ho avuto le mie possibilità e tu devi avere le tue.
Se le vuoi, è giusto che le abbia.
 
“Quindi mi stai dicendo che dovrei accettare..”
Dimmi di no Andrea. Ti prego. Dimmi che vuoi che resti qui. Dimmi che non vuoi buttare via quello che c’è stato tra noi.
 
“Ti sto dicendo che sarebbe un peccato se non accettassi..”
Ma che mi renderesti l’ uomo più felice del mondo, se scegliessi di restare qui.
 
“Lo so..”
Forse lo sai bene. Forse lo sapevi dall’ inizio che non c’era futuro tra noi. Che prima o poi uno dei due sarebbe andato via. Non ci credi nella nostra storia, e la cosa peggiore è che fai bene.
 
“quindi? Che farai?”
Non te ne andare, ti prego. Non buttare via tutto.
Io ci credo nella nostra storia. Possiamo farcela.
Ma non andartene.
 
“Beh, sarebbe un peccato se non accettassi.. no?”
Ripeto le tue parole e non è un caso. Mi sono sbagliata di grosso su noi due.
Mi sono sbagliata su di te.
 
“infatti!”
Cerco di risultare convincente e di non far trapelare il mio dispiacere. Non voglio mostrarmi debole.
 
“che stupida, eh? Mi sto facendo prendere da un sacco di paranoie e sto cercando una miriade di scuse quando alla fine il problema è che non mi sentivo all’ altezza. Ma grazie a te ho capito che ce la posso fare.. Non ha senso restare qui, devo sfruttare quest’occasione!”
Non so dove mi esce tutta questa sicurezza, così all’ improvviso. Forse è che sentirti così deciso ad assecondare la prima partenza mi ha fatto male e adesso sto cercando di ferirti anche io.
Se solo ti avessi visto almeno un po’ dispiaciuto.
 
“vedi? Come è facile cambiare idea eh..”
Ah, alla fine è così. Che stupido.. e io che mi illudevo che un po’ ti dispiacesse anche per me. Per noi.
Mi sono sbagliato, su di te.
 
“Già. Bene, grazie della chiacchierata. Vado a dormire, buonanotte!”
Mi alzo in fretta perché sento già le lacrime pungermi gli occhi e l’ ultima cosa che voglio è farmi vedere da lui che piango.  Appena entro in camera mia mi lascio cadere sul letto, triste. Solo quando mi si annebbia la vista mi rendo conto che ho iniziato a piangere. Mi alzo, imponendomi di reagire, e preso un foglio dal cassetto della scrivania inizio a scrivere la richiesta di trasferimento. Voglio consegnarla direttamente a Capello, anche se è forte la tentazione di farla capitare sotto il naso di Andrea.
Che cretina che sono stata. Credevo di aver imparato la lezione invece ci sono ricascata.
E stavolta è ancora peggio. Perché con Palermo era stata solo un’ infatuazione.
Andrea invece lo amo.
 
 
“buonanotte..”
Quando lo dico, sospirando, Paola è già andata via.
Mi passo le mani sul volto e sbuffo, dandomi ripetutamente dello stupido.
E’ finita, Andrea.
E’ stato bello finchè è durato. Mi illudevo di aver trovato la persona giusta, e invece è stata solo una breve parentesi. Una bellissima, meravigliosa parentesi.
Domani si ricomincia con la solita vita da donnaiolo. Forse deve andare così.
Nonostante tutto, Paola, sappi che ti amo.
 
                                                                    
 
 
  
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