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Autore: Bellatrix Skywalker    23/11/2012    3 recensioni
Dolore, vita, potere, nemico, morte, esistere, ricordi.
I pensieri a ruota libera di Jane mentre torna a Volterra
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jane
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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Dolore. A questa parola tutti cadono a terra.
Dolore. Rivivendo tutto ciò che fa più paura
Dolore.  Tutto il resto smette di esistere.
Dolore. Ci sei solo tu. Con il tuo dolore.
Dolore. Negli occhi di quelle persone posso vedere le loro vite, avventure ed esperienze,
Dolore. Ed è in quel momento che io mi sento viva.
Dolore. Solo in quel momento.
Dolore. Solo guardando quelle persone implorare di smettere.
Dolore. Con lo sguardo. Solo con quello perché non hanno altro per chiederlo.
Dolore. Ma è lì che sento il potere scorrermi dentro.
Dolore. Aumentare e prendere il controllo
Dolore. Il sopravvento su di me.
Dolore. Ed è lì, che io vivo.
Dolore. Nel terrore.
Dolore. Nei loro occhi.
Dolore. Solo in quel momento.
Dolore. Il resto del tempo sono una marionetta nelle mani di Aro
Dolore. E fingo una sicurezza, una fermezza che non provo.
Dolore. Ma indosso una maschera, che cade ora per la prima volta.
Dolore. Aro non lo sa.
Dolore. Se lo sapesse la mia esistenza finirebbe.
Dolore. Esattamente come finisce quella di tutti i vampiri che provano sul loro corpo cosa è il dolore.
Dolore. Ma la mia è un’esistenza. Non una vita.
 
Vita. Esistenza, perché la vita è un’altra.
Vita. E la mia è finita da così tanto tempo che quasi non la ricordo.
Vita. Ed è per questo che uccido.
Vita. Che mi nutro di umani.
Vita. Perché loro non sanno e non sapranno mai cosa vuol dire vivere solo nel momento in cui si fa del male ad altri.
Vita. Perché è invidia la mia.
Vita. Invidia per una cosa che non posso avere.
Vita. Alec sa cosa provo.
Vita. O almeno lo sa in parte perché è quello che prova anche lui.
Vita. Perché siamo burattini assetati di potere.
 
Potere. Brutta parola, questa.
Potere. Porta a non essere mai sazi di ciò che si ha.
Potere. A volere di più.
Potere. Anche se non c’è un di più.
Potere. O se c’è, limita gli altri.
Potere. Li fa diventare nemici.
 
Nemico. È quello che io sono per me stessa.
Nemico. Ma non lo ammetterei mai.
Nemico. Perché sarei solo io a rimetterci.
Nemico. Ma forse la morte, la fine dell’esistenza, non è una cosa negativa.
 
Morte. Quella che io ho desiderato.
Morte. E che in realtà desidero ancora.
Morte. Perché è parte naturale della vita, ma non dell’esistenza.
 
Esistere. Senza vivere.
Esistere. Fa male.
Esistere. Molto male.
Esistere. Perché sei tu e contemporaneamente non lo sei.
Esistere.  Fa male perché ricordi.
 
Ricordi. E i ricordi portano tristezza.
Ricordi. Perché sono solo ricordi.
Ricordi. Nulla di più.
Ricordi. Nulla di reale o tangibile.
 
E ti chiedi perché.
 
Ricordi. Perché ricordo? Perché non riesco a cancellare tutto dalla mia mente?
Esistere. Perché esisto? Perché sono diventata così?
Morte. Perché desidero la morte? Perché la voglio?
Nemico. Perché ci sono i nemici? E ci ha deciso che sono tali?
Potere. Perché voglio il potere? Non porta nulla, ma lo voglio. Perché?
Vita. Perché non riesco a vivere, se non quando faccio provare dolore?
Dolore. Perché lo faccio provare ma non lo sento?
 
Dolore. Chissà cosa si prova mentre si cade a terra.
Dolore. Mentre vivi ciò che fa male.
Dolore. Perché non lo so?
Dolore. Eppure sono io a provocarlo.
Dolore. Ed è lì, che io vivo.
Che io vivo.


  
Salve a tutti! ho scritto questa One-Shot di getto, seguendo il filo non propriamente logico dei miei pensieri. spero che vi sia piaciuta!



  
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