1 Nuotare, andare sott'acqua, non respirare più, annegare.
2 Affacciarsi, scivolare, cadere.
3 Giocare con amici intorno al falò, inciampare, bruciare.
Basata su fobie personali.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Qui, dove sembra che la terra e il cielo si uniscono.
Qui, dove sembra di poter afferrare un pezzo di cielo e metterlo in tasca.
Qui, dove il vento soffia impetuoso e gelido, portando con se l'odore di fresco,
c'è un'aria salubre, quasi nauseante per me.
E' alto,
è troppo alto,
è dannatamente alto!
Vertigini.
Non è colpa sua,
voleva farmi una sorpresa,
per festeggiare il nostro primo mese.
Non lo sapeva; ecco.
Siamo in cima, mi ha portato sullla cima di questa dannata montagna.
Ci siamo arrivati in funivia...
Non voglio deluderlo, non oggi.
Con un coraggio che non sapevo di avere mi avvicino a lui.
Mi sorride e mi abbraccia.
Guardiamo insieme il cielo,
non mi sento molto bene, ma lo nascondo.
Non voglio deluderlo.
Poi si stacca, si allontana di un passo.
Per me è un varco infinito.
Mi sento come mancare,
la sua presenza mi donava sicurezza, forza.
Le mie gambe cedono, sono molli, come gelatina.
E cado giù.
Apro la bocca per urlare ma dalle mie labbra non esce suono alcuno.
Sento Gabriel urlare disperato il mio nome.
Sorrido.
Che bel suono che ha quando è pronunciato dalle sue labbra.
Mi dispiace.
E nel frattempo io precipito,
i lunghi capelli neri, che ho adorato, mi coprono il viso.
E così non vedo che il nero dei capelli che mi impedisce di vedere la morte che mi viene incontro,
sorridendomi dolcemente.