Il temporale
Era stanca, non sapeva più da che parte andare, che direzione prendere.
Sapeva soltanto che aveva
fame ed era ormai dal mattino che camminava senza sosta, ma aveva la sensazione
di girare in tondo in quel maledetto bosco.
Gli alberi erano tutti uguali a suo parere e aveva perso il suo unico punto di
riferimento, il torrente.
Stavano ormai calando le
tenebre e un vento gelido accarezzava il volto di Trisha, facendole gelare il corpo il corpo bagnato dal
sudore e sporco di terra.
Doveva trovare un posto dove passare la notte e alla svelta.
"Coraggi Trisha, ancora un piccolo sforzo."
Ormai si era abituata a
parlare da sola, per darsi coraggio e quasi si stupiva di come riuscisse a
conversare con se stessa.
decise di proseguire la sua camminata verso nord, sperando
che il suo senso dell' orientamento non la tradisse.
Le mosche e gli insetti non
le davano pace, continuavano a posarsi sul suo corpo bagnato e indolenzito. Le
foglie secche e i rami, caduti nel sottobosco, scricchiolavano sotto i suoi piedi,
mentre con le braccia cercava di farsi largo tra i cespugli.
Spostando un ramo sentì un
bruciore sul braccio.
"Dannazione ! Mi sono tragliata!"-esclamò
osservando la striscia che iniziava a diventare rossa
sul suo braccio.
Un rumore in lontananza la risvegliò dai suoi pensieri.
Un altro, più vicino.
Trisha rimase paralizzata ad ascoltare
" E se fosse solo la mia
immaginazione??"
Silenzio,
sentiva solo il frusciare delle foglie e i suoi denti
battere.
"Mi sarò sbagliata, mi
devo essere sbagliata!"
Ricominciò a camminare. I
cespugli iniziavano a ritirarsi lasciando spazio all' erba
alta e alle rocce che formavano una piccola radura.
"Mi
fermerò qui, non ho alcuna intenzione di andare avanti."-disse a se stessa.
Un altro rumore, sordo e
prolungato, sempre più vicino.
Trisha si accovacciò sotto l' unico
albero abbastanza grande da ripararla.
Appoggiò la schiena al tronco
ruvido, nell' aria c' era odore di muschio.
Allungò le gambe spezzando
alcuni rametti e provocando uno scricchiolio alquanto inquietante.
Di nuovo quel rumore,
stavolta vicinissimo.
"No, è solo la mia
immaginazione!!!!"
" La tua immaginazione??? No , non mentire a te stessa, tu sai che non è
così"
Odiava quella vocina dentro
di lei.
Le mosche si erano fatte più
fastidiose, continuavano a ronzarle intorno al suo corpo.
Nella radura era calato di
nuovo il silenzio, gli unicii rumori erano creati
dallo sciame di moscerini intorno al suo corpo.
Aveva fame, molta fame e come
se non bastasse il taglio che si era procurata
continuava a sanguinare.
Il rumore si stava avvicinado.
Guardò la gocciolina rossa
scendere dal suo braccio scacciando malamente le mosche che volevano cibarsene.
Le pulsava la testa e si era
resa conto di tremare.
"Ma guarda,
la povera Trisha a paura?"
"Smettila!!"
Sì, detestava propio quella vocina, anche se sapeva che aveva ragione.
Dall' altra parte del bosco, nella civiltà, le radio
continuavano a trasmettere la notizia della bambina scomparsa nel bosco, gnari che Trisha si era
allontanata dal luogo in cui si era persa e che si era spostata di quasi 3
miglia nella direzione opposta.
Si raggomitolò come un gatto
sotto quell' albero.
Lo sentì di nuovo, ormai era
come se quel rumore fosse dietro l' angolo. Sentva il suo corpo gelare, avvertiva degli scossoni alle
braccia e ogni volta che si muoveva sentiva come se le
conficcassero degli spilli nella carne.
Un lampo squarciò il cielo e
il rumore sordo si trasformò in un tuono.
Iniziò a piovere.
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Salve a tutti!
Vorrei sprecare due parole per ringraziare il mio prof di italiano, per aver dato vita a questa fic, dandoci come
compito a casa un tema libero
(e per aver corretto i miei erroracci! -.-") e
un ringraziamento speciale a la mia amica che mi ha convinto a pubblicarlo!
Grazie a tutti quelli che lo hanno letto!
GHOTIdoll