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Autore: Aude    25/11/2012    5 recensioni
M: “Chi era tesoro?” si preoccupa sempre mia mamma, è molto protettiva nei miei confronti.
D: “Dice di chiamarsi Harry, e che io e lui eravamo migliori amici” faccio spallucce entrando in casa, mia mamma continua a ripetere il nome del ragazzo che si è riseduto sulla panchina di fronte a casa mia.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Sono seduta sulla panchina di fronte a casa mia, è dicembre e a Londra nevica, fa freddo, ma io volevo stare un po’ sola, lontano da tutti, a casa mia ci sono già i miei parenti, è il 24 dicembre, precisamente, e sono le 10 del mattino.
Ascolto la musica che riproduce io mio telefono, sento che qualcuno si è seduto accanto a me, mi sento osservata, ho addosso un pigiama, io mio giubbotto, una sciarpa, il mio cappello in lana e gli Ugg.
Mi giro e guardo il ragazzo seduto accanto a me, ha un viso famigliare.
H: ”Ciao” ha una voce roca, sensuale, mi ricorda qualcuno, ma non riesco a capire chi è.
D: ”Ciao” io ho una voce molto femminile, ho smesso di ascoltare la musica.
Due anni fa ho avuto un’incidente, ero con mio padre in moto, stavamo tornano a casa, io dopo un coma di un mese non ricordavo alcune cose.
Mi chiamo Destiny, ho 17 anni, e vengo da Holmes Chapel, nel Chershir, mi sono trasferita a Londra qualche mese dopo l’incidente.
H: “Ti ricordi di me?” chiede lui, mi conosce, mi volto verso di lui, lo osservo, quegli occhi così verdi me li ricordo, mi trasmettono felicità.
D: “No, mi dispiace.” Vorrei ricordare chi è.
H: “mi chiamo Harry” allunga la sua mano verso di me, io la stringo.
D: “Destiny” sciolgo la stretta e rimetto la mano nella tasca del mio giubbotto.
H: “So chi sei, io e te eravamo migliori amici da piccoli” prende io suo portafoglio, e tira fuori un foto e me la passa, una sono io e l’altro penso sia lui, eravamo abbracciati e sorridevamo, la casa raffigurata alle nostre spalle era casa mia.
D: “Io… Non… Scusa, non riesco a ricordarmi di te, hai un viso famigliare, ma…” non riesco a finire la frase, sento una voce chiamarmi, mi giro e vedo mia mamma sulla soglia di casa.
M: “Des, amore mio, entri? Fa freddo fuori!” mi alzo e saluto il ragazzo con la mano sorridendogli, ricambia il saluto e mi sorride guardandomi andare verso casa mia.
M: “Chi era tesoro?” si preoccupa sempre mia mamma, è molto protettiva nei miei confronti.
D: “Dice di chiamarsi Harry, e che io e lui eravamo migliori amici” faccio spallucce entrando in casa, mia mamma continua a ripetere il nome del ragazzo che si è riseduto sulla panchina di fronte a casa mia.
Mi tolgo le scarpe e vedo che mia mamma si avvicina a Harry, si abbracciano, mamma lo invita ad entrare. Varcata la soglia di casa mia, il ragazzo riccioluto mi sorride togliendosi il cappello.
M: “Mark, guarda chi c’era fuori?” urla mia mamma dal corridoio e mio padre appare accanto a me qualche minuto più tardi dandomi un bacio sulla testa e andando contro il ragazzo dagli occhi verdi.
P: “Harold? Mio dio da quanto tempo! Come stanno i tuoi genitori? E tua sorella? Ho sentito che si è diplomata e che ora sta andando al college!” mio padre lo abbraccia.
H: “Oh stanno tutti bene, Gemma è in America sta frequentando l’accademia d’arte, l’anno scorso si è diplomata col massimo dei voti” spiega lui, sorridente, poi si volta verso di me, ma mia mamma lo trascina in salotto, mio fratello, Louis, si alza e corre incontro a Harry che si abbracciano ridendo, dovevano essere molto amici.
Parlano tutti quanti e io mi sposto in cucina, ho le lacrime agli occhi, non riesco a ricordare chi sia, vorrei tanto ricordarmi tutto, mio fratello nel frattempo mi segue con lo sguardo e dopo un paio di minuti mi raggiunge in cucina, mi abbraccia da dietro e mi stringe forte a lui, io istintivamente scoppio a piangere.
L: “Va tutto bene Piccola!” come un fratello protettivo mi stinge a lui e mi culla tra le sue braccia.
Dopo una manciata di minuti mi dirigo verso camera mia ringraziando mio fratello, voglio solo rimanere da sola, a pensare.
Sono passati alcuni giorni, natale è passato, negli ultimi giorni ho parlato molto con Harry, visto video insieme e guardato molte, forse tutte le fotografie di quando eravamo piccoli. In una scatolina, ho ritrovato una collana che, da quanto ha detto Harry, me la regalata lui quando avevamo circa 12 anni.
Manca un giorno alla fine dell’anno, mamma ci avrebbe lasciato casa vuota, Lou aveva organizzato una piccola festa tra amici, eravamo io, Harry, Louis, ovviamente, e 3 amici di mio fratello.
È il primo di gennaio, mi sono appena svegliata, scendo in cucina, i ragazzi hanno dormito tutti da noi, passo per il salotto e li vedo tutti sdraiati per terra che dormono, mi accorgo che manca Harry, faccio spallucce, sarà da qualche altra parte, entro in cucina, è li con addosso solo un pantalone lungo, intravedo dei tatuaggi sul petto. Mi avvicino con cautela e appoggio le mie mani gelate sui suoi fianchi, lui si spaventa e si volta.
H: “Buongiorno principessa, ti volevo portare la colazione in camera, ma ti sei svegliata prima…” lo dice con una faccia triste, mi avvicino e lo abbraccio, lui mi stringe tra le sue braccia. Pochi minuti dopo ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi, vedo che si avvicina sempre di più, un bacio a stampo sulle labbra, il tocco soffice di quelle labbra che sembravano di un bambino, ecco quello che ho ricevuto, un leggero bacio sulle labbra di pochi secondi che, forse, mi hanno fatto capire che sono innamorata di lui.
Mi sorride, ricambio. Prende la colazione e la dispone su due piatti, mette su entrambe i pancakes dello sciroppo d’acero, apparecchiamo la tavola e ci sediamo in silenzio a fare colazione.
H: “Mi piaci…” dopo minuti di silenzio rompe il ghiaccio, finalmente, io sorrido e arrossisco.
D: “Anche tu a me” sembra quasi un sussurro ma vedo che sorride più di quanto stia facendo gia.
5  minuti dopo io e lui ci ritroviamo nel mio letto, mi bacia il collo, scendendo fino alla pancia, le sue dita lunghe e sottili si infilano sotto la maglia alzandomela e togliendomela, passa le mani sui pantaloncini che uso come pigiama, mi sfila anche quelli, rimango con solo l’intimo.
Ora sono io che domino, sono un po’ insicura, ma so di certo che voglio fare l’amore con lui, tolgo i suoi pantaloni e successivamente la maglietta che finisce insieme al resto dei vestiti in una parte della stanza indefinita.
Passa le sue dita sulle mie mutandine facendomi rabbrividire…
Abbiamo fatto l’amore per 2 volte di seguito, siamo sfiniti, io mi addormento subito mentre lui rimane sveglio ancor per qualche minuto.
Quel giorno è stato il migliore della mia vita.


Spero che questa OS vi piaccia. E recensite, se avete voglia, per favore :D
  
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