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Autore: Helenebytheway    26/11/2012    5 recensioni
Tante volte aveva posato le sue labbra su quelle di lui, ma ora quello che voleva erano altre labbra.
[...]
Labbra che non erano state riservate a lei, ma alla gemella.
[...]
Sarebbe bastato poco per togliersi quell’opprimente peso dal cuore. Sarebbe bastato mettere cinque semplici parole una vicino all’altra, per poter assaporare quelle labbra da sempre bramate. Cinque. Semplici. Parole.
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Accenni a Redmoon Bluemoon Bluejewel
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rein
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
- Questa storia fa parte della serie 'Tænke på mig'
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Volevo dirti che ti amo

 
La turchina si svegliò alle prime luci dell’alba. Dopo uno sbadiglio iniziò a tastare la parte di letto accanto a sé sperando ci fosse qualcuno, e notando che effettivamente qualcuno c’era.
                                                                                   
Svogliatamente si tirò a sedere iniziando poi ad osservare la figura accanto a sé. Il fisico asciutto, la pelle nivea, gli occhi chiusi. La sua espressione era gentile, come sempre del resto.

Appena quindicenne, aveva faticato a credere che il ragazzo le avesse fatto una richiesta di fidanzamento e, tre anni dopo, era quasi svenuta per l’emozione quando le aveva chiesto di sposarsi.

Tante volte aveva posato le sue labbra su quelle di lui, ma ora quello che voleva erano altre labbra. Labbra che sapevano di mistero e di deserto, che erano sempre inclinate in un sorrisetto più simile ad un ghigno.
Labbra che non erano state riservate a lei, ma alla gemella.

Assorta nei suoi pensieri, Rein prese ad accarezzare i morbidi capelli color grano del ragazzo accanto, senza nemmeno rendersene conto.

Istintivamente volse il suo sguardo al cellulare, per poi prenderlo in mano.                                                                                               
Schiacciò velocemente qualche tasto e si ritrovò sullo schermo le tantissime conversazioni avute con Shade.                                                                              
Più di mille messaggi, che trattavano di ogni argomento, dal più banale al più importante.                                                                   
All’inizio erano messaggi che parlavano di attualità, ma poi la cosa era cambiata. Da quel messaggio in cui il cobalto le aveva confessato di quanto si trovasse bene con la rossa e di come avessero trovato interessi comuni.

Stupida.

Aveva sperato che nulla mutasse.

Sciocca.

Non aveva dato ascolto ai suoi sentimenti.                                                                                                                                                                                                                               

Venduta.

Si era fatta attirare dalla luce maligna, e non dalle tenebre benevole.                                                                                                                                                                                                                                    

Illusa.

Sperava ancora che tutto tornasse come prima. 
                                                                                                                                                                                                                           
Sarebbe bastato poco per togliersi quell’opprimente peso dal cuore. Sarebbe bastato mettere cinque semplici parole una vicino all’altra, per poter assaporare quelle labbra da sempre bramate.
                                                                                        
Cinque. Semplici. Parole.

Volevo dirti che ti amo.

Ma avrebbe solo peggiorato la situazione, che le si sarebbe rivoltata contro.
 
Tutti sapevano che Rein, fin da piccola, era molto coscienziosa. Ma in quel momento, la turchina si ritrovò a pensare che l’essere coscienziosi non gli ritornava utile.
 

Shade, ti disturbo?
No, dimmi pure Rein.
Ecco io volevo dirti una cosa.
Cosa?
Prometti di non arrabbiarti e di non offenderti?
…Ok. Cosa volevi dirmi?

Credito insufficente, Rein.

Volevo dirti che ti amo.

Invio fallito. Di nuovo.






So che fa schifo, ma non mi uccidete. Scritto di getto, mezz’ora circa, in un momento di pura depressione. E credo che pure World sia depresso, in quanto non mi segna gli errori. La storia fa parte della serie “Tænke på mig” Per qualunque spiegazione contattatemi.
 
Mentre la leggete vi consiglio di ascoltarvi questa canzone.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=oVZKvcoLWss
Io a parer mio la trovo stupenda e la flash è scritta ascoltandola.
 
Ah, e se magari lasciate qualche recensione, anche piccola piccola, mi farete sentire realizzata e forse un po’ meno depressa.                                                                                                                                             
Con tante lacrime(?),                                                                                                                                                           
Selena
   
 
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