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Autore: telesette    28/11/2012    1 recensioni
[Johnny Mnemonic]
Una volta spogliatasi dei suoi abiti, Jane si rilassò completamente sotto il tiepido getto trasparente. L'acqua prese a scorrere dolcemente sulle sue curve, sollevando dense nuvole di vapore che a malapena celavano le sue intimità, e nulla sembrava in grado di turbare la pace di quel momento...
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Johnny Mnemonic è un film di fantascienza del 1995 per la regia di Robert Longo, con Keanu Reeves. È liberamente tratto dal racconto "Johnny Mnemonico" di William Gibson.
Scaricando un blocco di memoria della sua infanzia, Johnny si è fatto impiantare un neuro-chip che gli permette di caricare una quantità enorme di dati virtuali direttamente nel cervello. I CORRIERI,come vengono chiamati, utilizzano questa capacità per trasportare informazioni dietro lauto pagamento. Purtroppo Johnny si ritrova suo malgrado nel mirino della Yakuza, perché in possesso di dati che riguardano una multinazionale senza scrupoli, la Pharmakom. Con l'aiuto di Jane ( interpretata dalla splendida attrice Dina Meyer ), Johnny cercherà di sfuggire alle trappole mortali del boss Takahashi ( Takeshi Kitano ) e del suo spietato scagnozzo Shinji ( Dennis Akayama ).
Più avanti Johnny scoprirà che ciò che trasporta nella sua mente è nientemeno che la cura definitiva per l'N.A.S. ( "Sindrome da Attenuazione del Sistema Nervoso" ), una micidiale malattia epidemica causata dalla sovraesposizione alle apparecchiature tecnologiche. Con l'aiuto di J-Bone ( Ice-T ), capo della banda informatica dei "Lo-Tek", e del tecnologico delfino Jones, Johnny riuscirà a scaricare i dati in rete e a salvare il mondo.

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Pervertito Informatico

Era una giornata tranquilla...

Dopo tre settimane di cura, proprio come aveva detto Spider, Jane era guarita completamente dalla malattia che la stava uccidendo. Ormai il famigerato N.A.S. era solo un brutto ricordo: grazie alla cura diffusa in rete, ben presto tutto il pianeta avrebbe debellato quella micidiale epidemia. Dal momento che J-Bone e i suoi erano andati a procurarsi qualcosa da mangiare, gli unici rimasti alla base dei Lo-Tek erano lei, Johnny... e il delfino Jones, che se ne stava placido nella sua vasca.
Vedendolo così sereno e soddisfatto, a Jane venne quasi voglia di imitarlo.
Come "Guardia del Corpo", sempre in giro alla ricerca di nuovi lavori, non aveva la possibilità di lavarsi spesso. Dal momento però che tutto era quiete, e che la base era praticamente deserta, non le pareva quasi vero di potersi fare una doccia in santa pace. I servizi igienici del Quartier Generale dei Lo-Tek non erano certo quelli di un albergo a cinque stelle: praticamente erano stati ricavati da un mucchio di scarti metallici ( pezzi di recinzione, tubature, e pannelli di acciaio inossidabile ), e tuttavia erano più che sufficienti per garantire una rinfrescata con acqua pulita.
Una volta spogliatasi dei suoi abiti, Jane si rilassò completamente sotto il tiepido getto trasparente. L'acqua prese a scorrere dolcemente sulle sue curve, sollevando dense nuvole di vapore che a malapena celavano le sue intimità, e nulla sembrava in grado di turbare la pace di quel momento...
O quasi.
L'intera base dei Lo-Tek era disseminata di monitor e schermi, ognuno collegato al sistema di telecamere che J-Bone aveva piazzato per sorvegliare l'interno e l'esterno del Quartier Generale in qualsiasi momento. Da giorni gli apparecchi erano spenti, a causa di un calo di tensione elettrica, ma i Lo-Tek disponevano di una linea illegale privata che azionavano solo nei casi di emergenza... o nel caso in cui a qualcuno venisse in mente di fare il furbetto.
Mentre Jane si faceva la sua doccia, ignara di quanto stava accadendo, un'immagine prese forma sui monitor fino anche a dove lei si stava lavando beatamente.

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- Dio disse "ACCESSO"... e accesso fu!

Sorpresa al suono di quella voce, Jane sollevò lo sguardo e subito riconobbe quello sporcaccione di Johnny nell'interfaccia virtuale sopra di lei. A quanto pareva, non aveva perso il vizio di utilizzare le apparecchiature di Jones per accedere al mondo virtuale. Da principio gli scoccò un'occhiata furente, coprendosi pudicamente il più possibile con le braccia, tuttavia Johnny sembrava soddisfatto di ciò che aveva visto... e anche di ciò che vedeva.

- E' proprio vero quello che dicono sul "fascino della natura" - commentò Johnny sarcastico.
- Che diavolo ci fai lì dentro? - domandò Jane furibonda.
- Beh, mi godo il panorama...
- Porco!
- Andiamo, fai pure finta che non ci sono... In fondo non sono che un'interfaccia virtuale!
-
 "Pervertito Informatico", se vuoi la mia opinione!
- Jane - fece Johnny, sempre più sarcastico. - Ti piacerebbe se girassimo assieme una scena di Tarzan... io e te?


Jane sorrise.
Virtuale o no, Johnny non smetteva mai di sorprenderla. Da che si era liberato di tutti quei gigabyte che aveva in testa, stava cominciando a ricordare immagini molto più nitide del suo passato. Ancora non si era liberato del suo estensore di memoria ma, avendo deciso di smettere di fare il CORRIERE, sembrava molto più sereno di quando lo aveva conosciuto.
Dal momento che aveva intenzione di stuzzicarla, la fanciulla decise di provocarlo a sua volta.
Subito tirò indietro la testa e, passandosi le mani tra i capelli, prese ad ammiccare maliziosa sfoggiando senza problemi tutto il suo sex-appeale. Johnny strinse le labbra, chiaramente ammaliato dal suo fascino, e lei osservò soddisfatta l'espressione del suo IO digitale.

- Dai, vieni fuori da lì - esclamò divertita. - Non vorrei che incontrassi il Virus Cattivo, stando troppo là dentro!

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FINE 

   
 
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