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Autore: Soheasyinyourarms    28/11/2012    1 recensioni
Allora, è la mia prima Fan Fiction su PLL, perciò siate buoni *-*
Non è proprio il massimo, anche perchè ho partorito l'idea durante una lezione di chimica,ma leggetela e ditemi cosa ne pensate :3
Spero sia di vostro gradimento. Scusate per gli errori di grammatica,ma ero un po' di fretta .-.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Spencer Hastings
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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L'unico pnsiero che occupava ormai da troppo tempo la mente di Spencer era A. 
Era sicura che, in qualche modo, sarebbero riuscite a smascherare colui o colei che, assieme a Mona, provava piacere nel torturarle e nel vederle soffrire. 
Dopo la festa di Halloween la speranza era lentamente e pericolosamente cresciuta in ognuna delle quattro ragazze. Avevano marchiato A  ottendendo così punti a loro favore.
Questi pensieri tenevano Spencer sveglia la notte ed erano ormai pochi i momenti in cui riusciva a rilassarsi completamente e staccarsi dalla realtà.
Quella sera, prima di coricarsi, aveva deciso di prendere delle pillole che il medico aveva prescritto a Melissa dopo l'incidente alla chiesa. Erano un semplice sonnifero, giusto per aiutarla un poco a riposare prima della scuola. Così, si riempì un bicchiere d'acqua e ingoiò tutto d'un colpo. Trascinandosi arrivò al letto e, una volta poggiata la testa sul cuscino, cadde in un sonno profondo.
Sembravano passati nemmeno cinque minuti che Spencer si svegliò di soprassalto. La fronte grondante di sudore e la canotta che indossava stropicciata le fecero capire che, probabilmente, aveva avuto un incubo.
Ancora scossa guardò l'ora. Le 3:05 del mattino. Era notte fonda e tutta la casa sebrava sprofondata in un silenzio terrificante. Aveva bisogno di bere dell'acqua.
Raggiunse la porta e, strofinandosi gli occhi, si avviò verso le scale. Una volta in cucina aprì il rubinetto e lasciò l'acqua scorrere. Mentre il bicchiere si riempiva ,Spencer avvertì dei rumori provenire dal piano superiore.Sembravano dei passi.
Lasciò quello che stava facendo e salì le scale tremando leggermente per la paura. Seguì il ruore ed esso la portò davanti ad una porta chiusa. Appoggiò l'orecchio e si mise ad origliare. 
Nulla. 
Non c'era più nessun rumore, eppure lei non era pazza. 
Troppo occupata a scovare l'intruso, Spencer non si accorse che la stanza chiusa era la sua.
Quando realizzò il tutto aprì e , seguita da un cigolio, si addentrò all'interno.Ma ciò che vide la fece rabbrividire.
Quella non era la sua camera. Era quella di Ali.
Il suo letto a baldacchino che le aveva sempre invidiato, il piumone con i fiori di pesco proveniente dalla Cina, le sue medaglie, i suoi poster. A confermare l'idea che lentamente andava insinuandosi nella mente di Spencer fu l'odore.
L'aria sapeva di rosa e cannella. L'acqua di colonia che Ali era solita indossare di nascosto da sua madre.
Spaventata, Spencer, corse via da quel posto che una volta era camera sua. Tornò ansimando in cucina, ma quando notò delle impronte insaguinate sul suo bicchiere d'acqua si mise a urlare. Nessuno sembrava sentirla.
Le sue gambe tremavano, ma fece in tempo a raggiungere lo studio di suo padre prima di crollare sul pavimento.
Si passò le dita fra i capelli scompigliati pregando che qualsiasi cosa stesse accadendo terminasse.
Le sue preghiere sebrarono essersi esaudite. 
Il silenzio tornò a regnare sovrano nella casa degli Hastings. O almeno così parve per alcuni minuti.
La tranquillità che si era in poco tempo creata fu squarciata dal rombo di un motore.  Istintivamente Spencer posò lo sguardo sulla finestra che dava sul vialetto. Il furgone di Toby era parcheggiato lì. Che cosa stava accadendo?
Si alzò e, non sapendo che cosa fare, andò in contro al suo ragazzo.
Uscì di casa e , a piedi nudi, si fermò sul prato bagnato dall'umidità della notte.
C'era Toby nel furgone. Ma non era  solo.
Spencer riuscì a scorgere un ombra e poi delle ciocche bionde accarezzare il collo del suo fidanzato. Guardando meglio notò che, in effetti, i due ragazzi si stavano baciando piuttosto intensamente. Questo la fece infuriare.
L'unica cosa che la bloccò dallo spalancare la portiera e prendere quell'arpia per il collo, fu il volto della ragazza. 
Toby si era girato verso di lei e, così facendo, aveva rivelato l'identità della misteriosa ragazza.
Il suo viso era più che familiare.
-Allison?-  sospirò Spencer sul punto di piangere.
Entrambi i ragazzi nel furgoncino le sorrise e, con un cenno della mano, Ali la salutò prima di posare le sue labbra su quelle di Toby un altra volta.
Ormai sul punto di esplodere, Spencer, si voltò di scatto pronta a rientrare di corsa, ma imporvvisamente si ritrovò nel suo bagno. 
Si guardò allo specchio. La sua immagine era sempre la solita, ma sapeva che qualcosa di inspiegabile le stava accadendo. Tutto d'un tratto iniziò a tossire sempre più violentemente finchè, pur non volendo, aprì la bocca. Da essa fuoriuscirono delle ciocche di capelli. Erano lunghe e bionde.
In preda al panico, Spencer iniziò a tirarle inducendosi al vomito, ma queste sebravano non finire mai.
Quando posò di nuovo lo sguardo sullo specchio si accorse che dietro di lei c'era Ali. Era in piedi e la guardava con un aria quasi compassionevole. Spencer si voltò,ma  non ebbe neanche tempo di aprir bocca che Allison la colpì brutalmente alla testa con una mazza da hockey su prato.
Spencer aprì gli occhi di scatto e si ritrovò nel suo letto.
Uscì dal piumone e corse in bagno.
Tutto era normale tranne una piccola cosa : attaccate allo specchio, con un fiocco rosa e del nastro adesivo, c'erano delle ciocche bionde e dietro di esse spiccava in rosso una A.
  
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