Il campanello di casa Hastings suonò ancora una volta, insistentemente.
Spencer, dalla sua camera, non sentiva ed era l’unica in casa.
L’ospite provò a bussare ancora una volta,  sperando di aver più fortuna.
Si poggiò alla maniglia e notò che era aperta.
Scosse la testa sorridendo.
La solita sbadata Spencer.
Entrò chiudendosi la porta alle spalle. Respirò a fondo.
Non ce la faceva più a mentire, a fingere che andasse tutto bene e che loro fossero una felice e normale coppia innamorata.
Ma aveva preso un impegno, e doveva portarlo a fondo.
Salì lentamente le scale, chiamando il nome della ragazza. Nessuna risposta.
Cominciò a preoccuparsi man mano che arrivava al piano di sopra. Vide la porta della camera di Spencer chiusa, e bussò prima di aprire.
Vide la sua ragazza, china a terra con le gambe al petto e le braccia che circondavano gli arti inferiori in preda ad un pianto isterico.
I singhiozzi la scuotevano,  e il suo viso era una maschera di tristezza e infelicità.
Corse subito al suo fianco, allarmato e la prese per un braccio.
‘’Spence, amore, che succede?’’
La ragazza alzò il volto verso il suo interlocutore e quello che gli riservò fu uno sguardo carico di odio e di disprezzo.
‘’Toglimi le mani di dosso, traditore.’’ Sputò l’ultima parola come fosse veleno, e con un gesto secco liberò il braccio dalla presa di Toby.
Il ragazzo restò paralizzato alle parole di Spencer.
Cosa voleva dire? Aveva scoperto qualcosa? No, era impossibile.
Da quando era entrato a far part dell’A-team, lui era quello più sveglio del gruppo, il più scrupoloso.
E c’era un motivo fondamentale per cui doveva esserlo: Spencer.
Non poteva rischiare che lei scoprisse qualcosa.
La guardò cercando di dissimulare l’ansia.
‘’Cosa stai dicendo Spencer? Sai bene che ti amo, non potrei mai tradirti. Con nessuna.’’
Spencer sorprendentemente rise.
‘’Smettila di fare finta di nulla, Toby. ‘’ si alzò e si avvicinò a lui incrociando le braccia all’altezza del seno.
‘’So tutto’’ assottigliò gli occhi rendendoli due fessure. ‘’Mi hai mentita per tutto questo tempo, come hai potuto? Con che coraggio mi hai abbracciata, baciata, accarezzata? Come hai fatto a dirmi ‘ti amo’ mentre facevo l’amore con te per la prima volta?’’ Spencer cominciò ad arrabbiarsi e ad urlargli contro, ad ogni parola si avvicinava di più fino a ritrovarsi di fronte a lui, a pochi centimetri di distanza.
Gli punto un dito sul petto.
‘’Mi fai schifo. ‘’ gli disse al culmine della rabbia, mentre una lacrima le scendeva lungo il volto e dalla frustrazione prese a colpirlo, ancora, e ancora, e ancora.
Toby restava lì impassibile a vedere quella che era la sua fidanzata prenderlo a pugni sul petto.
Si sentiva una stretta al cuore, come se tutto quello che lo legava alla vita fosse sparito di colpo, come se non ci fosse più gravità a tenerlo attaccato coi piedi a terra ma solo un baratro nero che lo faceva scivolare sempre più infondo.
Afferrò i polsi di Spencer  e cercò di fermarla.
‘’Smettila’’ disse con un tono duro e freddo, che in realtà non voleva usare.
Vide negli occhi della ragazza una scintilla che non c’era mai stata.
‘’Come ho smesso di fidarmi di te e di amarti?’’ chiese pungente.
Il ragazzo mollò la presa e la guardò cupo.
‘’Tu non capisci..’’ mormorò scuotendo il capo debolmente.
‘’Ah no? Prova a spiegarmi allora.’’ Rispose Spencer ricominciando ad urlare.
‘’Spiegami, perché davvero non capisco come abbia fatto ad innamorarmi di un mostro come te! Sapevi quanto io e le ragazze stessimo soffrendo, e l’unica cosa che non mi faceva sprofondare eri tu! Eri la mia àncora! Ma finalmente ho capito che non eri altro che la corrente che mi tirava giù..’’
Toby fece un passo indietro.
Solo Dio sapeva cosa aveva dentro in quel momento, tutto quello che da mesi teneva dentro e non poteva dire a nessuno.
‘’Non dire così Spencer, non è come credi, è complicato’’ tentò di giustificarsi Toby.
Il fatto che lei, chissà come, avesse scoperto tutto era un fatto grave di per sé, ma di certo non poteva rivelarle la ragione per cui lui aveva deciso di unirsi al team, causa dei dolori delle ragazze.
Sarebbe stata ancora più in pericolo, e probabilmente avrebbero ucciso entrambi.
E anche Aria, Emily e Hanna.
Non poteva permetterlo, alla fine era questo il suo scopo.
‘’Cosa è complicato?’’ sbraitò la ragazza. ‘’A me pare chiaro, invece. Mi hai presa in giro, mi hai usata per poter conoscere sempre i nostri spostamenti, per colpirci facilmente. Sei un fottuto bastardo!’’
A causa del pianto isterico Spencer prese a respirare affannosamente, si portò una mano al petto.
Toby si sentiva morire vedendo la ragazza che amava in quello stato, a causa sua per giunta.
Le si avvicinò cautamente, sorreggendole le spalle.
‘’Stenditi..’’ le disse preoccupato spingendola verso il letto, che li aveva visti mentre si amavano per la prima volta.
‘Toglimi le mani di dosso.’’ Sputò lei, con quel poco fiato che ancora aveva.
Toby allontanò impercettibilmente le mani, tenendole comunque in modo da poterla afferrare se si fosse sentita male.
Era tutta colpa sua, colpa del suo cuore, che l’aveva spinto ad innamorarsi perdutamente di quella ragazza forte e fragile allo stesso tempo, colpa sua, di aver deciso di immischiarsi.
‘’Ti prego..’’ disse guardando negli occhi gonfi e arrossati dal pianto della mora.
‘’Io ti amo, fidati di me, per favore.’’
Inutili furono le preghiere insistenti.
E man mano, Toby sentiva il suo petto far spazio ad una voragine sempre più grande, sempre più grande, fino ad arrivare al punto di poter contenere tutta la stanza.
Spencer , si trascinò fino ad arrivare ad arrampicarsi sul suo enorme letto, dove si mise seduta, massaggiandosi il petto, nel punto in cui dovrebbe esserci il cuore.
Toby si rendeva conto che anche il cuore di lei dovesse essere in frantumi, ma se solo lei gli desse l’occasione di spiegarsi e di riacquistare la sua fiducia..
‘’Perché sei qui?’’ chiese d’un tratto la ragazza. ‘’Vuoi approfittare di questa mia debolezza per finirmi?’’ lo guardava con sfida, non paura.
‘’Vieni , accomodati pure.’’ Disse allargando teatralmente le braccia.
Lui la guardò incredulo, scuotendo la testa.
Come  poteva pensare una cosa del genere? Non avrebbe mai potuto farle del male.
Lui la amava.
Ma lei sembrava davvero averlo dimenticato, e non la biasimava.
Le apparenze erano tutte contro di lui, cosa poteva fare per spiegarle la verità senza dirle troppo?
Continuava a non sapersi spiegare come la ragazza aveva scoperto tutto, ma non gli importava al momento.
La cosa più importante era non perderla.
Perché era certo, che la stava perdendo.
Fece un profondo respiro mentre Spencer continuava a guardarlo con rabbia.
I suoi occhi cerchiati lanciavano scintille.
‘’Per favore, lasciami almeno la possibilità di spiegarti tutto, ti prego.
Non voglio tentare di giustificarmi o altro. Solo fare chiarezza, poi sarai tu a trarre le tue conclusioni’’, la implorò ormai sull’orlo del pianto, anche lui.
Essendo ad una certa distanza di sicurezza la ragazza poggiò con un tonfo le braccia sul materasso, e fece un cenno di assenso con la testa senza interrompere il contatto visivo.
Toby sentì il suo cuore fare un piccolo balzo, e un barlume di speranza gli si aprì nella mente.
Era la sua unica possibilità, doveva usarla bene, ma doveva soppesare le parole per non metterla in pericolo.
Voleva cominciare dall’ammissione di colpa, per non mostrarsi ipocrita.
‘’E’ vero, sono nell’A-team.’’ Sussurrò, squadrando l’espressione di Spencer, che però non batteva ciglio.
‘’Dimmi qualcosa che non so già’’ mugugnò lei, dopo qualche attimo di silenzio durante il quale Toby non andava avanti.
Toby per l’ansia, cominciò a torturarsi il labbro inferiore.
‘’Non pensare che sia artefice di tutto, dall’inizio. Se ricordi anche io sono stato una loro vittima. Mi sono unito qualche mese fa.’’, aveva deciso di fermarsi un po’ ad ogni informazione per darle il tempo di assimilare, elaborare, e riflettere.
Notò che lei aveva corrugato la fronte, unendo le ciglia in un espressione eloquente per lui.
Qualcosa non le era chiaro.
Spencer fece per aprire bocca e parlare, ma poi la richiuse, ancora confusa.
Almeno non gli stava sbraitando contro, notò il ragazzo.
Finalmente lei riuscì a parlare. ‘’Proprio perché hanno fatto del male anche a te, come hai potuto passare dalla loro parte? ‘’ aveva la voce incrinata, ‘’capisco, hai tutte le ragioni del mondo per avercela con noi, per colpa nostra sei finito in prigione, per colpa nostra hai avuto una sorella ceca, per colpa nostra ti sei rovinato la vita, ma potevi vendicarti e basta! Che bisogno c’era di illudermi? Io mi sono innamorata di te, e invece..’’ lasciò la frase in sospeso.
Vederla così fragile gli faceva troppo male, si avvicinò subito a lei, in uno scatto improvviso che la fece sobbalzare.
Le afferrò le mani e stranamente lei non si tirò indietro, guardandolo negli occhi col respiro irregolare.
‘’Io proprio non capisco’’ soffiò a pochi centimetri da lui.
Lui sostenne lo sguardo indagatore di lei, e cercò di spiegarle quello che poteva.
‘’All’inizio vi odiavo, tanto. Mi avevate davvero rovinato la vita. ‘’ disse ripensando a quei tempi.
‘’Poi ho conosciuto Emily, così dolce, e mi sono affezionato a lei.  E pensavo che non poteva essere amica di mostri. Ho conosciuto anche te, e fidati, tutto il mio odio è svanito.
Perché ho conosciuto l’amore, Spencer. Il tuo. Quello che io provavo e provo ancora per te.
Quindi non avrei mai potuto vendicarmi.
Credimi.’’
Spencer scosse la testa, lentamente.
‘’Allora, ammesso che io ti creda, e con questo non sto per nulla dicendo che ti credo, ma poniamo l’ipotesi..’’, Toby sorrise, adorava quando Spencer si perdeva nei suoi discorsi. ‘’..quindi, se così fosse, se non ti sei unito per vendetta nei nostri confronti, perché lo hai fatto? Se davvero mi ami, perché mi fai del male?’’ guardandola negli occhi vide che davvero lei non capiva.
Eppure Spencer era la ragazza più brillante e intelligente che lui conoscesse, o meglio, che chiunque conoscesse, non ci arrivava?
‘’Spencer, io non posso dirti molto, ora che lo hai scoperto io non uscirò dall’A-team. Questo perché non voglio metterti in pericolo. Ucciderebbero entrambi, e forse questo lo hai capito anche tu.
Ma ragiona, se ti dico che ti amo, e fidati, non sono mai stato più sincero, perché mai avrei potuto farlo?’’
Sentiva le sue mani e la sua voce tremare.
Doveva far in modo che Spencer ci arrivasse da sola, e che si fidasse perché non poteva sopportare di perderla e deluderla.
La vide rifletterci su, e sospirare infine.
‘’Non lo so Toby, non voglio trarre conclusioni, magari illudermi affidandomi a ciò che provo e poi ritrovarmi con una pallottola nella tempia o una corda intorno al collo’’ sbottò sfinita.
‘’Quindi non c’è più nulla da fare? Non mi credi, non ti fidi più di me?’’,  Toby sentì le guance bagnarsi.
Spencer sospirò, mentre anche lei stava per ricominciare a piangere.
‘’Toby, come posso esserne sicura? Come posso sapere che non mi stai mentendo per potermi poi colpire alle spalle?’’
Il ragazzo abbassò la testa sulle gambe di lei e cominciò a piangere.
‘’Io ti amo, ti amo Spencer. Ed è solo per questo che sto facendo tutto! Per proteggervi! Ho rimandato già due volte l’attacco ad una di voi!’’
sbottò, fregandosene delle conseguenze.
Ci avrebbe pensato dopo, avrebbe implorato Spencer di non dire nulla, sempre che non lo abbia già detto alle altre ragazze.
Spencer sorpresa boccheggiava, senza saper cosa dire.
Titubante avvicinò una mano alla testa di Toby, che era ancora nascosta tra le sue ginocchia, e prese ad accarezzargli la testa.
Toby tremò sotto quel tocco, a causa dei brividi che gli regalava il contatto con lei.
Alzò la testa guardandola di nuovo negli occhi.
‘’Dimmi che mi ami, per favore.’’ Sussurrò mente il suo cuore batteva fortissimo, per la paura che lei lo respingesse definitivamente.
Gli occhi di Spencer esprimevano tutto il loro dubbio, e facevano trasparire il conflitto interiore della ragazza.
‘’Ti amo’’ disse lei, dopo un po’.
Gli occhi del ragazzo si illuminarono. Si alzò e abbracciò stretta Spencer, che però restava rigida.
Si spostò e la guardò.
‘’Non mi credi comunque, vero?’’
Spencer sorrise dolcemente e gli accarezzò una guancia.
‘’Ti amo, Toby, come non ho mai amato nessuno, e ti credo. Forse sarà un suicidio, forse no, ma voglio crederti con tutta me stessa. Ho solo bisogno di un po’ di tempo per assimilare tutto.’’
Detto questo gli lasciò un breve e dolce bacio sulle labbra.
Toby si sentì rinato.
Ora avrebbe potuto affrontare tutti gli –A del mondo, perché era certo dell’amore di Spencer.
‘’C’è un ultimo problema’’ disse il ragazzo, serio e preoccupato.
Lei lo guardò confusa.
‘’Hai detto qualcosa alle ragazze? Nemmeno tu dovresti sapere di me, o la copertura potrebbe saltare, e sarebbero guai per tutti.’’
Spence scosse il capo. ’’Non ne ho avuto il tempo, l’ho scoperto solo poche ore fa.’’
‘’Come?’’ chiese Toby.
‘’Meglio che tu non lo sappia’’ , sorrise.
Toby corrugò la fronte, ma si fidò e non pose altre domande.
Afferrò il suo volto e unì le due fronti.
‘’Scusa per tutto quello che hai dovuto subire, ma fidati, non è nulla in confronto a quello che sono riuscito ad evitarvi’’
Lei annuì capendo.
‘’Ora saremo in due a combattere. Potrai esserci di aiuto senza farlo capire. Questa storia finirà prima o poi, e potremo essere felici.’’
Forse non era stato un grande male che lei venisse a sapere tutto, forse ora potevano davvero essere la coppia felice che apparivano.
Forse, ora erano più forti.
Sicuro lo era il loro amore.
E il loro lieto fine era più vicino.

*spazio per me*

Heilà gente.
Ho voluto scrivere questa Oneshot in quanto sono totalmente innamorata della coppia Spoby e non potevo accettare che sarebbe finita così, come Marlene ha crudelmente deciso.
Ho voluto quindi darmi questo piccolo finale alternativo, per illudermi.
Loro due sono perfetti insieme, e non posso davvero credere che Toby l'abbia tradita in questo modo, che non la ami.
Anyway, spero vi piaccia.
Lasciatemi una piccola recensione se vi và, per dirmi se avete gradito, se la pensate anche voi come me, per dirmi qualunque cosa.

Spoby, always.♥


Baci, Ablaze.