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Autore: bibabiba91    28/11/2012    0 recensioni
[Real life]
"Inevitabile anche se ti chiudi dentro nascondersi non serve è questione sai di tempo ci sorprende prima o poi..." Sabrina, ragazza che cambia città per lasciarsi alle spalle un amore finito nei più male dei modi... per incontrare Andrea...
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qui finalmente. purtroppo non è molto perchè la mia testa pensa al tornado che ha colpito Tarato la mia città. Fino a stamattina credevo che certe cose esistessero solo nei film , ma mi sbagliavo... comunque non lo auguro a nessuno. Ecco qui un breve breve capitolo. Ah dimenticavo, lo so che anche nei "I figli della luna" c'è un personaggio che si chiama Isabella, e che c'è anche qui XD la differenza è che qui i personaggi sono tutti reali tranne per la storia , mentre li credevo che Isabella fosse un nome appropriato per una principessa XD. Comunque buona lettura e chiedo perdono per la scarsità del capitolo ç_ç giuro che mi impegnerò un pò di più
 


Capitolo 5.

-Andrea –

Sapere che la lezione di fisica è salta, mi ha rovinato la giornata. Oggi la voglia di alzarmi e uscire era poca, per non parlare della voglia di andare in facoltà. Esco dal politecnico e vado al bar di fronte a fare colazione per poi cazzeggiare per la città fino a quando i miei piedi non saranno troppo stanchi i fino a quando la fame non si impossesserà del mio stomaco. Mangio con gusto un delizioso cornetto al cioccolato bianco fino a quando qualcuno non mi interrompe.
<< Andrea>>
Mi pulisco le labbra con quelli che spacciano per fazzolettini nei bar e mi volto.
<< Isabella, cosa ci fai qui?>>
Mi fa un strano effetto la reazione che ho avuto. Dovrei odiare e detestare questa ragazza che non vedo da otto mesi che mi ha fatto del male, alla quale ho chiuso il telefono in faccia l’altra sera, eppure rivederla ha dato la sensazione che si ha quando non si vede un amico da tanto.
<< Studio giurisprudenza e sono qui per chiederti scusa e parlarti>>
Pago quello che avevo ordinato ed iniziamo a passeggiare per la città. Avrei potuto offrirle qualcosa, ma camminare mi fa alleggerire il nervosismo di quella mattina, dove alla fisica si era aggiunto il ricordo. Mi chiede scusa, scusa che mi ha lasciato senza un motivo, scusa che quando l’ha fatto io ero su un letto con due vertebre rotte, scusa perché dopo otto mesi è tornata.
<< Sai certa gente sa essere davvero cattiva certe volte>>
Dico, e dal suo sguardo sa che mi riferisco a lei. Poi l’istinto mi dice di abbracciarla. Lei, non aspettandosi quel gesto inizia a piangere.  Riprendiamo a passeggiare parlando di quello che abbiamo fatto in questi mesi, fino a quando non mi rendo conto che devo tornare a casa.
<< Bè … ci sentiamo>>
Le dico. La saluto con una bacio sulla guancia e poi scappo a casa.
 
.Sabrina.
Appena apro il forno la casa viene invasa da un profumo di focaccia che ti fa venire l’acquolina in bocca. Poso la teglia sul tavolo ed in quel momento arriva Andrea con un sorriso da ebete stampato in faccia.
<< Di buon umore?>>
Fa un cenno con la testa.
<< Ho incontrato Isa oggi ed abbiamo parlato>>
Sentendo quel nome faccio volare, e per fortuna, il coltello nel lavandino. Lo guardo spaventata e stupita quel lavandini, poi scuoto la testa e guardo Andrea.
<< Isa? Quella Isa? Isabella?>>
<< Perché … quante Isabelle conosci?>>
Prende un coltello e taglia la focaccia. Lo fisso. Mi ha parlato di lei, e da come mi ha perlato non mi sembra una brava persona, non la conosco è vero, ma sono una che la gente è simpatica o meno a pelle.
<< Mi ha chiesto scusa e abbiamo parlato un po’. Penso che ci rivedremo>>
Lo fulmino con lo sguardo e prendo il coltello che aveva posato poco fa. Lo punto contro. 
<< Non la conosco, ma non mi piace come ti ha trattato, mi raccomando a te però>>
Andrea sorride.
<< Ti voglio bene>>
Mi abbraccia. Ricambio l’abbraccio.
<<  anche io >>
 
Alice questa sera non lavora, e finalmente posso passare una serata tranquilla con i miei coinquilini.  Guardiamo un film alla tv mentre mangiamo gelato. Ad un certo punto il telefono di Andrea inizia a squillare. Con un veloce sguardo leggo che è Isabella. Fa le cose veloci la ragazza. Si alza dal divano per andare in cucina e io ed Alice ne approfittiamo per prendere possesso di tutto il divano. Tira dei piccoli calci per attirare la mia attenzione.
<< Chi è?>>
Mi domanda.
<< La ex >>
Dico un po’ scocciata.
 
.Andrea.
Chiudo la telefonata ad Isa. Lancio il telefono sul tavolo e mi metto le mani dei capelli. Stamattina ero felice che lei era venuta da me per parlami, ma è successo tutto troppo in fretta. Ho bisogno di  Monica, della mia migliore amica.
<< Tutto bene?>>
Sabrina entra in cucina e si versa un po’ di latte.
<< No … ho bisogno di tornare a casa >>
Annuisce soltanto.
<< Vuoi venire con me?>>
Le va di traverso il latte.
<< Come?>>
<< Si dai, ormai siamo diventati buoni amici, voglio che vieni con me?>>
Posa il bicchiere nel lavandino.
<< Non creo disturbo?>>
<< Ho un villino immenso, posti letto da buttare … il problema si pone quando usi il bagno per ore e ore>>
Sabrina gli tira uno schiaffo sul braccio.
<< Ci sto>>
 
Oggi prima di andare in facoltà passo all’agenzia, prenoto due biglietti per il pullman per Taranto. Chiamo mia madre per avvisarla che domani sono a casa con un amica. Mi arriva un messaggio.
“ forse è troppo presto per dirlo o forse è inappropriato ma devi sapere che il mio cuore appartiene a te”
 

                                                 





  
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