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Autore: KuroNekw    28/11/2012    0 recensioni
Ero proprio su un altro mondo, stavo provando un calore mai sentito, quel calore di cui avevo bisogno da tempo, finalmente, mi liberai dalla mia prigione di ghiaccio come neve al sole...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 27



All’improvviso iniziai a non percepire più le voci, i suoni, gli odori…sembrava come se tutto intorno a me si fosse fermato, come se qualcuno avesse messo pausa.
Molto lentamente vedevo ombre vicino a me che si muovevano, potevo sentire il battito del mio cuore sempre più forte, e il respiro sempre più affannoso, ma non provavo nessuna brutta sensazione, solamente un forte calore allo stomaco…farsi sempre più insopportabile come se mi avessero puntato una candela accesa.
-L…u…-
--..au..i--
Qualcosa iniziai a sentirla, ma erano per lo più lettere alla rinfusa…
-..a…i-
--…..ri-
Come se qualcuno mi stesse chiamando, le ombre mi erano vicine, il calore sempre più fitto…
Siria:-LAURIIII!!!!-
Riconobbi la voce di Siria, e le ombre diventarono visibili
Lauri: -Sir..ia -
Che mi stava succedendo, cosa era successo, non riuscivo a respirare
Eero: -Amico, tieni duro, ho chiamato l’ambulanza…-
Perché Eero singhiozzava….Pauli aveva una mano che li copriva il viso e Aki? Aki dov’era?
Eero: -cerca di tamponare la ferita Siria!! O perderà troppo sangue-
Sangue? Mi portai una mano sul forte calore che provavo e nel momento in cui lo sfiorai, provai il dolore più terribile che avessi mai provato prima
Siria: -Aspetta! – mi disse Siria quasi incapace di parlare, mi prese la mano con la sua, la quale tremava paurosamente, e mise sotto la sua sciarpa
Adesso lo sentivo forte,e non era più calore, ma forte bruciore..
percepivo l’impotenza dei miei amici, la disperazione della mia ragazza e il dolce sapore del sangue che continuava ad uscire dalla mia bocca
Non mi ricordo cosa fosse successo…non ricordo più nemmeno cosa stava succedendo, so solo che stavo dimenticando persino chi ero.
Incapace di parlare, incapace di muovermi, la mia silenziosa disperazione era arrivata al culmine, ancora una volta le persone che mi erano accanto divennero ombre, questa volta il mio battito si faceva sempre più lento, e iniziai a respirare con più difficoltà…
Morire? Ma perché, andava finalmente tutto così bene…ero sopravvissuto al gelo della Svizzera, e al padre della mia ragazza….cosa avevo fatto ancora di male, cosa mi stava lentamente trascinando nell’oscurità totale…non me lo ricordavo…
solo quando le ombre si fecero buio totale…allora capii.



Una sensazione a dir poco agghiacciante  mi pervase, un freddo..intenso come se dentro di me non scorresse più sangue, percorse tutto il mio corpo, e di li a poco mi ritrovai....dove mi ritrovai? Non ne avevo la più pallida idea You promised you swallow your tears when I leave you”…”My love will grow black if your heart gets stolen Just promise to keep your heart…” Mi vennero in mente alcune strofe di Keep you heart broken…ma stranamente non me la ricordavo tutta…
Che situazione…
Camminavo nel nulla più totale…dove…non lo so…da quanto…non lo sapevo…perché?...non ne avevo la più pallida idea, so solo che improvvisamente tutti i miei più profondi ricordi si stavano facendo largo nella mia testa, come le sequenze di un film, ciò che credevo di aver dimenticato, ciò che volevo dimenticare, quello che invece…mai avrei scordato..e infine…vuoto…non ricordavo esattamente, dopo..cosa fosse successo, e non ricordavo neppure i nomi di quelle persone…che erano sempre li, in quasi tutti i miei ricordi. Improvvisamente provai una terribile sensazione di solitudine…e continuando a camminare arrivai in procinto di un panchina…decisi di sedermi
Ero li, cercavo di ricordare….iniziai a canticchiare un versetto
”So close…so far..i’m lost in time…” suonava bene pensai…
Lauri: -Dovrei proporlo a…com’è che si chiamava…- sospirai – inutile-
--Lauri?—mi sentii chiamare
Lauri: -ciao! – era un ragazzo, ma non ero sicuro di conoscerlo
--ciao, posso sedermi qui? Vicino a te? --
Lauri: -fai pure..-
--non ricordi chi sono? – aveva anche lui una strana aria malinconica, e la sua faccia era segnata da cicatrici, sembrava stanco, e aveva gli occhi arrossati
Lauri: -dovrei? -
--dipende…--
Lauri: -non credevo più neanche di chiamarmi Lauri a dire il vero..-
--no di questo ne sono convinto io!--
Lauri: -ma tu come ti chiami? -
Il ragazzo ci penso un po’
--Henri--
Lauri: -uhm…sai non so….siamo amici? -
Henri: -no…-
Lauri: -ah…-
Henri: -ho fatto una cosa molto brutta..- intervenne subito lui
Lauri: -tanto?-
Henri: -abbastanza…e speravo di rimediare-
Lauri: -e puoi?-
Henri: -non lo so…questo dipende da te-
Lauri: -posso aiutarti? -
Henri: -solo se vuoi -
Lauri: -cosa dovrei fare?-
Henri: -perdonarmi- improvvisamente la sua espressione cambiò, non era più malinconica
Lauri: -per cosa? -
Henri: -per tutto-
Lauri: -io….io non ricordo, se mi hai fatto qualcosa-
Henri si alzò in piedi di fronte a me, solo ora mi accorsi che non faceva più freddo,e guardando meglio ciò che mi circondava mi resi conto di essere su una strada…priva di qualsiasi colore
Henri: -strano posto e?-
Lauri: -ma dove siamo? -
Henri: -non credo ti serva saperlo- e accennò un sorriso –non le senti?-
Lauri: -sentire cosa?-
Henri: -le voci Lauri….-
Chiusi gli occhi, e cercai di concentrarmi, ma introno a noi nulla faceva il minimo suono…e io non sentivo alcuna voce
Henri: -stai sbagliando…- intervenne lui
Io lo guardai strano
Henri: -non devi ascoltare con le orecchie…ma come? Un cantante come te..pensavo che voi sapeste usare anche il cuore-
Fu come un lampo! Iniziai a tremare, non so per quale ragione…solo che ora qualcosa la sentivo, ed era piacevole come una dolce sinfonia
Henri: -ecco così-
A poco a poco quel luogo iniziava a prendere colore, riuscii a distinguere il grigio dell’asfalto ma il resto non sapevo come descriverlo..
Lauri: -perché….mi trovo qui- chiesi a Henri
Henri: -perché la stupidaggine umana non ha limite…- rise nuovamente – perché talvolta la gente usa troppo gli occhi per vedere ciò che in realtà può essere visto solo con l’anima-
Man mano che parlava il suo volto diventava sempre più sereno, e quei brutti segni andavano sempre più scomparendo…
Henri: -perdonami Lauri – mi guardava fisso negli occhi, i suoi, ora, erano di un acceso verde prato..
Henri: -comunque, tu puoi uscire di qui, non devi restarci-
Lauri: -vieni con me? -
Henri: -no..-
Mi prese le mani, e mi alzai, erano…calde
Henri: -volevo solo che tu sapessi che…le ho amate con tutto il mio cuore, volevo che loro fossero felici, non sopportavo che soffrissero, potrai considerarmi un pazzo per quello che sono arrivato a fare, te ne do’ atto ma…. non volevo perderle, per nessuna ragione
il suo sguardo era sempre più intenso..sentivo che..non mentiva
Henri: -ora però – mi lasciò le mani – sono sicuro che staranno benissimo…per sempre-  e mi sorrise
Non lo so perché…ma alla fine di quelle parole, iniziarono a scorrere lacrime dal mio viso…senza motivo, il mio cuore era sereno, lacrime di gioia?
Henri: -coraggio Lauri! – mi esortò lui – non puoi più restare qui!
Lauri: -io…come posso uscire? -
Henri: -devi “sentire” …c’è qualcosa che ti manca, lo sai! Allora cerca di riprendertela, cerca di ricordare cosa ti manca Lauri! CORAGGIO!-
Chiusi nuovamente gli occhi e mi portai una mano al petto…cosa mi manca…quella strofa di prima…volevo farla sentire a…
Lauri: - Pauli!...Eero..Aki…- improvvisamente sentii una orribile sensazione di rigetto, e fui quasi incapace di respirare…mi accasciai a terra in ginocchio…
Henri mi mise una mano stretta sulla spalla!
Henri: -Lauri! – lo guardai – non dimenticarti della cosa più preziosa! Ora è tua – Sembrava così felice, così sereno, rispetto a quando era arrivato
La cosa più preziosa..
Henri: -ricordaglielo anche a lui! – si allontanò da me – ora devo andare-
Io ero ancora a terra….
Lauri: -no…aspetta-
Henri: -dimmi solo che mi perdoni…-
Lo fissai per qualche secondo…
Lauri: -Ti perdono-
Come se un potente getto di vento mi avesse colpito in pieno, chiusi involontariamente gli occhi e quando li riaprii..
--La…Lauri!!!!-
Riacquistai piano piano la vista, che mi si era offuscata a causa di una forte luce
Lauri: - Siria…-










Commento dell'autore:
Autrice: -Un lettore attento si accorgerà di un certo riferimento nella seconda parte del capitolo, la scelta non è stata casuale, mi ci sono ispirata volontariamente- :D
E: -*sob....sob*
Autrice: -Eero...che fai piangi?-
E: -si...-
Autrice: -mi dicevano che sei un tipo sensibile ma...dai..è finito tutto bene!!-
E: -bhe ma...io non piango per quello
Autrice: -bhe se ti riferisci che ormai siamo alla fine...e vabbè prima o poi doveva succedere
E: -no...io mi riferisco proprio al fatto che finalmente è finita!-
Autrice: .......
.........
........
E: -lo so!! fuggo, ma cazzo la voglia di dirlo era troppa!! *scappa*
Autrice: -perdonatemi, finisco di picchiare Eero e torno, per la conclusione della storia! buon proseguimentooo!!

  
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