Prologo

Pazza.

I miei genitori credono che io sia pazza.

Sono pazza?

Mamma, papà, perchè dite che sono pazza? Cosa vi ho fatto di male? Mi odiate,vero? Perchè?

Perchè?

Non potete, non vi permetterò più di guardarmi così, cosa c'è che non va in me?

Cosa?

-Mamma, io...- mi avvicino un po' di più e lei indietreggia -Non ti vorrei obbligare, ti prego fai quello che ti ho detto senza obiettare-

Perchè ti allontani mamma?

Perchè?

-N..no, non ti avvicinare!- mi urli contro spaventata.

Io ti faccio paura?

-Entra, ti prego non farmi arrabbiare, altrimenti- sorrido leggermente con sguardo dolce mentre alzo nuovamente il coltello -Mi costringerai a farti male come ho fatto a papà-

Mi giro un momento verso il corpo di papà che dorme tranquillo sul pavimento.

Dorme, ne sei sicura?

Il rosso gli dona sui capelli di quel colore tanto simile al mio, peccato che la pallida luce dello scantinato non illumini completamente il liquido vermiglio un po' dappertutto.

-R..Rein... perchè?- tremi. Hai paura.

Hai paura vero?

Perchè mi chiedi? Non dovresti chiederlo a te stessa?

Non ti vergogni, mamma?

-Bèh- guardo il coltello che ho in mano da cui scivola lentamente una goccia rossa -Tu e papà siete sempre stati cattivi con me- sorrido -Ma adesso non succederà più, vero?-

-N..no, certo che no tesoro-

Alzo velocemente il capo verso di te.

Brava mamma, mi hai fatta arrabbiare.

-Non mi chiamare tesoro!- ti do uno schiaffo e cadi per terra -Tutte le volte che mi chiami così, mi chiudi dentro la gabbia-

Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi, cado in ginocchio a terra, davanti a te che ti massaggi la guancia offesa, e piango perdendo il controllo.

La gabbia.

-Io- singhiozzo -Io odio la gabbia-

Ripenso a tutte le volte in cui mi ci hai chiusa dentro perchè non finivo il cibo, prendevo un brutto voto o banalmente arrivavo a casa qualche minuto in ritardo.

Non è colpa mia.

-D..d'ora in poi p..potrai fare quello che v..vuoi- mi accarezzi una guancia, dolcemente. Ti guardo, mamma sei così bella con i tuoi lunghi capelli rossi, tanto simili a quelli di mia sorella. Ti stringo la mano.

Ti voglio bene.

-Mamma- mi abbracci e io sono felice, finalmente. Sento il tuo calore, il tuo profumo così dolce e intenso da farmi sognare, sento... sento improvvisamente la tua mano sul manico del coltello.

No!

-Non toccarmi!- ti spingo via facendoti battere le fragili spalle contro la gabbia.

Non dovevi farlo!

-R..Rein...- smettila di pronunciare in quel modo il mio nome!

Tremo.

Mi prendo la testa tra le mani, stringo i capelli azzurri e li tiro fino a sentire dolore.

Dolore?

-Entra o ti uccido!- mi rialzo prendendo il coltello, te lo punto al cuore e tu indietreggi.

Sei caduta nella trappola.

Sorrido. Brava, vedo che non te lo sei fatta ripetere. Chiudo immediatamente le sbarre della gabbia e butto la chiave sopra al corpo di papà.

Ghigno.

-Rein! Fammi uscire!- ti avvicini alle sbarre e con le tue esili braccia mi tiri per la maglietta della divisa scolastica.

Pessima mossa.

-Non mi toccare!- il coltello ti lacera la pelle della mano.

Sangue.

Mi allontano da te e tu ti corichi piangendo in un angolo della gabbia.

-Rein- invochi il mio nome tra le lacrime -Ti voglio bene tesoro-

Mi giro verso di te e ti mostro il mio sorriso più bello.

Sadico.

Ti porterò la cena, non voglio che tu muoia, io ti voglio bene davvero.

Davvero.

Passo vicino a papà e gli lascio un bacio tra i capelli sporchi di sangue, poi salgo le scale. Fine sarà sicuramente arrivata.

Fine.

La vedo sul divano, c'è anche lui.

Bellissimo.

-Ciao Rein- mi abbracci sorridente -Dov'eri?-

Nascondo il coltello in una tasca segreta della gonna -Parlavo al telefono con mamma e papà, hanno detto che staranno via per un tempo indefinito.

-Indefinito?- ti vedo confusa e tremo, prendo il coltello -Uffa! Non ci portano mai con loro!-

Sospiro. Sei troppo buona per pensare a certe cose, sorellina.

Troppo.

-Ciao Rein- si avvicina anche lui, sorride e io lo guardo un po' malinconica.

-Ciao Bright, come va?-

Patetica.

Sa bene che lui è stato ed è il mio primo amore, sono innamorata da lui da sempre.

Sempre.

Risponde ma non ascolto, cosa me ne può importare di uno che preferisce mia sorella a me?

Mia sorella.

Quando le ho confessato di essere innamorata di lui ha detto che se volevo lo avrebbe lasciato per me. Come si fa a chiederle una cosa del genere quando la vedi così allegra?

Con lui?

Ripenso a tutte le volte che mi ha detto di essere gelosa di me, perchè io sono bella e popolare e simpatica, dolce.

Ma lei ha lui.

Sento le guance andare a fuoco, ma non sono imbarazzata, né sto arrossendo. Ho... ho voglia di vedere il suo sangue, quello di papà mi ha emozionata.

Rosso come il fuoco dell'inferno.

-Sai Fine, Angie me l'aveva detto che prima o poi non ce l'avrei più fatta- la guardo mentre le mani mi prudono e il coltello scalpita per essere utilizzato.

-Chi è Angie?- chiede Bright. Sorride e mi mette una mano sulla spalla.

-E' la sua amica immaginaria, sai...-

Mi prendi in giro?

Ridono e io mi sento una stupida, ma non per l'evidente presa per i fondelli, ma perchè avrei potuto ucciderli prima.

Molto prima.

Estraggo il coltello e li guardo mentre smettono di ridere, adesso avete paura, eh?

-Smettetela, io... io non sono pazza!- lo punto alla gola di mia sorella.

Non la sopporto più.

-C..Che vuoi fare R..Rein?- le taglio una ciocca di capelli che cade lentamente per terra, volteggiando leggera.

-La stessa cosa che ho fatto a mamma e papà-

Rido.

Sgranano gli occhi e io ridendo ormai sguaiatamente le taglio una vena.

Sangue.

-Fine!- Bright si avvicina a lei e la stringe mentre lei muore tra le sue braccia.

-Smettila, ormai è la fine- con un colpo ben assestato gli impianto il coltello nel cuore.

Il sangue scorre lentamente, è così...

Rosso!

Le guance bruciano, sono eccitata. All'improvviso mi cade il coltello di mano e mi accascio vicino al corpo di mia sorella...

Cosa ho fatto?

-Fine!- la abbraccio e le bacio la fronte, lei boccheggia poco prima di morire, mi dice

“Ti voglio bene”

Le chiudo gli occhi con la mano, le sue pupille così spente mi terrorizzano. Sento una voce che mi chiama, è lei, Angie.

Sorride.

Mi accarezza la guancia e mi asciuga una piccola lacrima fuggitiva -Cosa ti aveva detto?-

Ride e danza in mezzo ai corpi di Bright e Fine -Adesso però, vieni con me!-

La seguo.

Forse è solo frutto della mia immaginazione quella ragazza, quella bellissima ragazza. I capelli viola profumano di lavanda e le labbra lilla sono dolci e sempre sorridenti.

Gli occhi.

Occhi rosa come il delicato vestito che le ondeggia a passo di danza.

Ma è la migliore amica del mondo.

-Giochiamo a scacchi!-

Ciao ragazze!

Prometto che a breve aggiorno l'altra ff... promesso!

Che ne dite di questo prologo? Un po' lungo, eh?

Mi sono lasciata prendere da questa nuova Dark Rein xD

Personalmente la amo, psicopatica al punto giusta ma molto, molto dolce! Vedrete...

Comunque è una BLUEMOON!!!

Sì perchè non ci vedevo una Fine del genere, mi piace più Rein con la sua eleganza e la sua mania per l'amore... vedrete!

Mi raccomando, le critiche sono bene accette!

Baci

Cami