Non era il solito crucco, non era stupido. Federico non era come gli altri. Federico guardava lontano, Federico osservava le coste della Sicilia, Federico amava la sua gente.
Lovino aveva visto per la prima volta quell'uomo quando quest'ultimo aveva solo quattordici anni. L'aveva visto farsi incoronare Re della Sicilia, poi Imperatore del Sacro Romano Impero. L'aveva visto andare in Germania e poi ancora ritornare. Sorrideva quando era ritornato. E non se n'era più andato.
-Sì? Avanti!
-Vi stiamo attendendo.
-Arrivo subito, Lovino.
Quell'uomo non l'avrebbe lasciato, quell'uomo l'avrebbe accompagnato per sempre.
Pensò questo Lovino quando si ritrovò ancora davanti a quel corpo freddo.
Se n'era andato, alla fine.
Cazzo.
Note di Elfin:
Si sta parlando di Federico II di Svevia, un grande uomo, sicuramente u_u Durante il suo regno, la Sicilia era il territorio più moderno dell'epoca. Alla sua corte c'era una grande vivacità culturale aperta a ogni esperienza. Mentre si preparavano le crociate, infatti, là la cultura araba era accettata. Non solo, la letteratura italiana nasce alla sua corte con la Scuola Siciliana! Amava tanto la Sicilia che la colpa che gli fu attribuita da suo figlio fu quella di non preoccuparsi dell'Impero di Germania e di preoccuparsi solo dell'Italia ^-^ Alla sua morte si posero le basi della questione meridionale poichè quel territorio fu affidato agli Angioini (francesi) che aumentarono le tasse in maniera spropositata e bloccarono totalmente la cultura. Non solo, rimisero "le leggi a posto" e quindi tornò tutto indietro!
Non è un granchè, però spero che non sia tanto brutta ^^"
Kiss