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Autore: Catty Stecchino    02/12/2012    1 recensioni
"Accidenti di un Angelo, questa non la passi liscia!"
Affettuosamente dedicata alla mia migliore amica Sara D.
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ma che scatole, non mi va di tornare a scuola. Al Liceo poi! Andiamo, ma chi me lo fa fare? Quasi quasi faccio forca con Gabriel... " pensò Cate. Si costrinse ad alzarsi dal letto e osservò l'armadio aperto davanti a sè. Alla fine si mise un paio di jeans, una canottiera e una camicia sbottonata davanti, tutto nero ovviamente, il suo colore preferito. Poi si avviò con passo indeciso verso la scuola, mentre l'idea di unirsi al gruppo dei forcaioli si faceva sempre più forte. Guardò distrattamente il telefonino e diede in un urlo di sorpresa, erano già le otto e venti, doveva correre.
Dieci minuti dopo entrò in classe senza neppure bussare, con passo sicuro e con l'aria di una che si trova esattamente nel posto giusto e al momento giusto. Evidentemente la prof seduta alla cattedra non la pensava in questo modo. "Goretti! Ti pare l'ora d'arrivare?" Lei alzò le spalle e si guardò intorno cercando di capire dove sedersi. "Siediti là, con Di Gerlando. E che non si ripeta." "Accidenti a te e a chi t'ha inventato" pensò Cate, le voltò le spalle e si sedette accanto a Jacopo, amico delle medie. "Che hai combinato, Cate?" "Che vuoi ch'abbia combinato? Ho solo fatto tardi!" Si tolse la felpa e si sistemò sulla seggiola, poi cominciò ad osservare la classe. Non conosceva nessuno oltre a Jacopo. Una figura in particolare colpì la sua attenzione: una ragazzina molto carina con i capelli e gli occhi scuri che seguiva molto attentamente la lezione. "Come si chiama quella là?" domandò a Jacopo. "Sara mi pare... il cognome non me lo ricordo... era difficile" Cate annuì con convinzione. Accanto alla presunta Sara c'era una ragazzina che non gl'ispirava affatto. Sembrava troppo composta ed ordinata... chissà come si chiamava? Pace, non gliene fregava nulla. 
Sara intanto osservava l'ultima arrivata. Per prima cosa notò gli occhi, che avevano qualcosa di ipnotico, davano sul giallo. Anche l'abbigliamento era piuttosto inquietante. Ebbe l'impressione che avesse una cert'aria da pervertita che non le ispirava affatto... Che personaggio!
Suonò la ricreazione e Cate si alzò per andare da Sara, che era seduta nel banco e disegnava. La fissò un momento, poi si stancò di aspettare che alzasse lo sguardo. "Se ci sei batti un colpo..." Sara la guardò stupita e lei disse:" Andiamo fuori, qua bisogna far conoscenza e a prima vista tu mi piaci, quindi parto da te! Poi magari faccio un pensierino sui ragazzi della classe..." Si misero a sedere in una panchina in giardino, Cate a sinistra e Sara a destra. cominciarono a parlare del più e del meno e quando la campanella suonò Cate aveva già stabilito che quella ragazzina sarebbe diventata sua amica, nonstante non avessero nessun tratto in comune. E Sara aveva capito il carattere della persona che l'aveva presa tanto a cuore. E la cosa non la rassicurava per nulla.
  
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