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Autore: nana48395    02/12/2012    1 recensioni
Aria è metà vampiro e metà licantropo, è la creatura più forte che sia mai esistita il suo unico punto debole è la sua umanità
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ma che palle, sono di nuovo in ritardo per colpa di quei idioti dei miei amici. Prendo le prime cose dal mio armadio, una canottiera bianco, jeans scuri e scarpe bianche con il simbolo della Nike nero. Corro con una pazza per la casa, per fortuna abito da sola, prendo lo zaino e mi guardo per l’ultima volta allo specchio sono una ragazza alta, snella, occhi verdi e i cappelli neri lunghi fino alla vita, e mi accorgo che non era stata una buona idea mettere il reggiseno nero con quella maglietta, è troppo trasparente, ma ero in ritardo quindi non avevo scelta. Entrai per un pelo in classe, il professore non c’era. Andavo in un istituto di ragioneria, in classe siamo solo in 16, 6 ragazze e 10 ragazzi. Prendo posto al mio solito banco vicino alla finestra. In quella classe non avevo molti amici, alle ragazze non ero molto simpatica, anche se non sapevo il perché, i ragazzi bè loro volevano solo una cosa da me, solo in 2 si sono dimostrati veri amici senza secondi fini.
Il primo è Cristian, un ragazzo alto, magro, biondo con occhi color ghiaccio, sembrava un modello, il secondo è Robert , un latino-americano, alto, robusto, moro con occhi nocciola.
<< Hey pensavo che non venivi oggi a scuola, ero preoccupato >> ed ecco la cosa che odio di più, Cristian che si comporta come un fratello maggiore nei miei confronti.
<< E non rompermi >> gli rispondo sbuffando.
<< Sono un tuo amico, non voglio che ti succeda qualcosa >> mi dice con aria preoccupata.
<< Lo so che sei un mio amico, ma so badare a me stessa. >> gli rispondo.
<< Ma proprio non vuoi capire, ho il diritto di sapere se sei nei guai e poi i tuoi amici non sono malto raccomandabili a parte me e Rober. >> ed ecco che ci risiamo, la stessa storia ogni giorno.
<< Sono cose che non ti riguardano. >> gli dico sperando che il professore entri da quella maledetta porta.
<< Invece si. >> dice sbattendo le mani sul mio banco, attirando l’attenzione di tutta la classe.
<< Ha ragione Cristian. >> ci mancava solo Robert.
<< Ma la volete piantare di comportarvi da fratelli maggiori. >> sbotto e proprio in quel momento entra il professore di matematica, ha all’incirca 45 anni, capelli neri che conciavano a diventare bianchi come la neve, ma a parte i capelli dimostrava 30 anni.
<< Ragazzi forza mettetivi seduti ai vostri posti. >> e cominciò a spiegare quando la segretaria lo interrompe.
<< Mi scusi professore ho bisogno di Aria  >> e adesso che cosa voleva la segretaria da me.
<< Sto cominciando a spiegare e non può uscire >> gli risponde il professore.
<< E’ piuttosto urgente professore. >> gli dice la segretaria, ma che cosa poteva succeder di cosi urgente.
<< E va bene >> dice il professore, esco dalla classe con tutti gli occhi dei miei compagni addosso.
<< Mi scusi, ma che cosa è successo? >> gli chiedo.
<< C’è qualcuno che deve parlarti. >> mi risponde, ma chi poteva essere?.
Io e la segretaria arriviamo all’ingresso della scuola e vedo Gabriel.
Gabriel è uno di quei amici idioti che mi avevano fatto fare tardi, è un ragazzo con la carnagione pallida, occhi grigi e capelli neri lunghi fino alle spalle.
<< Vi lascio da soli ragazzi. >> ci dice la segretaria.
<< Si può sapere che cazzo ci fai qui? >> gli dico.
<< Abbiamo un problema, e non usare quel tono con me mia cara. >> mi risponde.
<< Io uso il tono che voglio con te chiaro e poi si può sapere che tipo di problema c’è? >> gli dico.
<< Abbiamo trovato tua madre morta e tuo padre non si trova. >> mi dice, non vedevo i miei da anni e ora Gabriel mi dice che mia madre è stata trovata morta e mio padre è scomparso.
<< Non può essere vero. >> gli dico, ogni persona normale sarebbe scoppiata a piangere ma io non ci riuscivo.
<< Adesso devi venire via con me >> mi dice.
<< Non posso. >> gli rispondo, non volevo andare via con lui, volevo rimare a scuola.
<< Aria non sei sicura qua e poi se io voglio che vieni con devi venire, ricordati che sono tuo compagno o come dicono gli umani sono tuo marito. >>
<< Vaffanculo >> gli dico e mi giro per tornare in classe.
Ancora non ve l’ho detto ma sono un ibrido o meglio metà vampiro e metà licantropo e Gabriel era il mio compagno vampiro scelto dai miei, ma non l’amavo era solo un amico per me. Anche se dimostro 19 anni in realtà ho 300 anni e sono destinata a governare i vampiri.

  
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