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Autore: Marge    02/12/2012    4 recensioni
Un piccolo momento familiare tra Makoto (SailorJupiter) e sua madre, una giovane ragazza di nome Hikari. Ho fatto decisamente un gran salto immaginativo, cercando di costruire in poche righe un personaggio che nel manga e nell’anime viene appena nominato.
Flashfic scritta con il prompt “Bishojo Senshi Sailor Moon, Makoto Kino, torta di fragole” per il 5° turno della Staffetta in piscinadiprompt.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Makoto/Morea
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Di madre in figlia


“Makoto, vieni qui!”
Hikari Kino sapeva che avrebbe dovuto ripeterlo almeno altre due volte. Quella bambina era estremamente disobbediente.
“Makotooooo!” urlò ancora. Si stava spazientendo, e la colpa era solo di quella dannata panna che-
Come una furia, pestando i piedi e sbattendo contro qualsiasi angolo a disposizione, Makoto arrivò.
Hikari sospirò. Com’era possibile che da una ragazza tanto femminile ed aggraziata come lei fosse nata una bambina tanto diversa? Ed anche Akira era un tipo posato, tranquillo.
Quella figlia era davvero un mistero.
Posò sul bancone spatola e ciotola e si voltò a guardarla: capelli in disordine, sparati in ogni direzione come se avesse preso la scossa; un calzino infilato ed uno no; camicetta fuori dalla gonna, abbottonata a metà e male.
“Makoto, vai subito a prendere la spazzola. Adesso.”
“Ma io…”
“Niente ma. Papà sarà qui fra poco a prenderci, e voglio che ci trovi pronte. Oggi è il suo compleanno e…”
“La nonna avrà sicuramente fatto una torta più bella di questa.”
L’insinuazione la colpì e la fece infuriare perché era maledettamente vera.
Makoto si arrampicò su uno degli sgabelli alti, riuscendoci facilmente perché era più alta dei suoi cinque anni, ed estremamente agile.
“Fragole!” esclamò entusiasta, ed allungò la mano in direzione della ciotola piena dei frutti rossi, già divisi a metà.
“Lo so che la nonna è più brava” sospirò Hikari. A suo modo, anche lei era molto diversa da sua madre. Possibile che nessun carattere si fosse trasmesso di generazione in generazione? Sua madre non solo era formidabile in cucina, ma era anche tanto dolce, quando voleva. Mentre lei perdeva continuamente la pazienza, con Makoto: stava per rimproverarla aspramente anche ora, mentre la bimba si infilava in bocca mezza fragola, con un’espressione beata. Posso provare ad essere migliore, si disse. Più dolce.
“Facciamo così” disse sorridendo, e mise un braccio attorno alle spalle della figlia. “Andiamo di là e ti aiuto a finire di vestirti, va bene? E poi dopo tu aiuti me con la torta. Così cerchiamo di fare bene entrambe le cose.”
Makoto sorrise a sua volta, ed annuì vistosamente. Forse era così irruenta solo perché cercava attenzioni; con Akira, in effetti, era più tranquilla, e lo adorava. “Complesso di Edipo” pensò, una punta di gelosia in fondo a sé, senza riuscire a capire se essere gelosa della figlia che amava troppo suo marito, o di lui amato così tanto da un’altra. Ma le bastò tornare con lo sguardo su di lei, che scendeva cautamente dallo sgabello, allungando il piedino senza calzino incerta fino a toccare terra, per cancellare ogni dubbio: anche lei l’adorava, letteralmente. Lei ed Akira si erano innamorati come due pazzi di Makoto dal primo momento in cui aveva cominciato ad urlare come un’ossessa: e cioè subito, ancora attaccata a lei dal cordone ombelicale.
“Facciamo le trecce?”
“No, la coda” ribatté la bimba, sicura. Ovvio: le trecce erano troppo femminili per la sua bambina. E dire che lei le aveva adorate, su di sé.
“Mi insegni a fare la torta di fragole?” chiese poi Makoto, mentre la madre le abbottonava la camicetta.
“Ma certo. La prossima volta la facciamo insieme dall’inizio, va bene?”
Vederla annuire con così tanto trasporto ed entusiasmo la ripagò di tutto.





***
Flashfic scritta con il prompt “Bishojo Senshi Sailor Moon, Makoto Kino, torta di fragole” della piscinadiprompt, per il 5° turno della Staffetta.
Alcune note: i genitori di Makoto muoiono quando lei è ancora una bambina, durante un viaggio in aereo. Questo è il motivo per cui Makoto cresce ed abita da sola, ed è una ragazza tanto forte ed indipendente. Ricordo bene che questo viene raccontato nel manga, mentre i miei ricordi dell’anime sono più fumosi. Spero comunque di non essere andata troppo fuori dal Canon. È stato molto dolce ed insieme malinconico immaginare un momento di questa famiglia, quando ancora esisteva. I nomi dei genitori di Makoto li ho inventati io; Hikari significa “luce” e mi è piaciuti sceglierlo in relazione anche al fulmine; Akira non ricordo cosa vuol dire, ma mi è sembrato comunque appropriato. Ho voluto anche inserire qualche altro indizio nascosto sul suo futuro da guerriera di Giove – si notano?
Grazie per aver letto, alla prossima!


  
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