La sensazione più bella del mondo. Il vento freddo che gli scorreva addosso, le nubi tutto attorno a lui, e poi il cielo lassù, pieno di stelle nella notte scura, la Luna alta e grande. La guardò per un attimo, chiedendosi se l'Uomo della Luna lo stesse osservando, e si rituffò di nuovo nel mare di nuvole, a braccia aperte e con le gambe strette tra di loro. Era indiscutibilmente la sensazione più bella del mondo. Con un grido di gioia attraversò le nubi e si diresse nella città, passando tra i palazzi, facendo cadere la neve e ghiacciando le strade.
'Chiuso per neve' pensò. Chissà quanti bambini felici domani!. Stava per andarsene, passare alla città vicina, quando la vide, silenziosa ed esile, verde-azzurra nel suo abito di piume. Il suo cuore fece una capriola e sentì lo stomaco come invaso da mille fatine dei denti che svolazzavano a più non posso.
«Dentolina» sussurrò, come se una leggera brezza gli si posasse sulle labbra per poi sfuggirgli. Era così bella, così elegante, così dolce. Così lontana. Sospirò, indeciso se avvicinarglisi o andarsene come se nulla fosse. La osservò guardare il piccolo dentino da latte appena preso con occhi luminosi, adoranti. Non mi guarderà mai così, pensò, e si vergognò: era invidioso di un dente, avrebbe voluto esserci lui in quelle piccole mani leggere, essere guardato con quegli occhi viola e bellissimi nello stesso modo in cui guardavano i dentini.
«Jack! Ehi, Jack!» una voce lontana, calda, lo risvegliò dai propri pensieri. Dentolina gli stava andando incontro, svolazzando sorridente, agitando quelle grandi ali rosate da farfalla – Dio, era la persona più bella che Jack avesse mai visto.
Sorrise debolmente. Qualcuno ha preso la decisione per me.
«Ciao» farfugliò, mentre la fata copriva la distanza che li separava.
«Jack, da quanto tempo!». Il ragazzo si sforzò di sorridere convincente, ma era nervoso; e Dentolina parve accorgersene. Le ali della fata batterono più lentamente, e posò i piedini per terra.
«Den..?»
«E' successo qualcosa, Jack?»
Il ragazzo la guardò, perdendosi per pochi istanti in quegli occhi viola. Guardò il suo nasino a punta, su cui le piume scendevano colorandolo in parte di un colore azzurrognolo, le labbra sottili e belle, eleganti. Sentiva l'impetuoso bisogno di sfiorarle, poggiarci sopra le proprie.
«Jack?»
La sua voce. Le mani piccole che tendeva verso di lui, per risvegliarlo dai suoi pensieri più profondi.
«Cos'è successo, Jack?»
E' successo che desidero darti un solo, semplice bacio. Fece un passo verso di lei, guardandola negli occhi, e sospirò. Ma non posso dirtelo.
«Niente, Dentolina» mormorò, stringendo le labbra. Lei lo guardava preoccupata; gli carezzò una guancia, e lo vide chiudere gli occhi a quel contatto, prenderle la mano con un'espressione sofferente.
«Jack?». Il ragazzo guardò la confusione negli occhi di Dentolina. Una stretta al cuore. Possibile che non capisse?
«Scusa, devo andare». Lasciò la piccola mano, strinse più forte il bastone e volò via. Non si voltò nemmeno un attimo, voleva andare il più lontano possibile. Anche il vento ora non era più così bello come pochi attimi prima. La sensazione più bella non era quella, di sicuro sarebbe stata baciare Dentolina. Ma non gli era permesso. Perché non se ne rendeva conto? Non riusciva a vedere che era innamorato di lei?

Ma non si accorge dell’emozione
che accende in me?
Chissà se capirà,
se il fato lo vorrà!
 

Angolino dell'autrice

Appena ho visto il film non ho potuto far altro che pensare che loro due sarebbero stati perfetti insieme, e così mi sono messa a scrivere di getto. Ma non doveva andare così, lo giuro! Non ho saputo resistere al fascino (?) di far stare terribilmente male uno dei miei personaggi perché non è ricambiato (...sadismo? No, ho solo una mente contorta!)

Detto questo, e sperando di non ricevere bombe per posta a casua di quello che ho scritto, recensite!
Cieo! :3

PS: per chi non l'avesse riconosciuta, i quattro versi in fondo sono di "La canzone di Sally" di Nightmare Before Christmas :3