The Vampire Diaries, 'Niente è come me e te insieme' di _Nian97

Nascondere Qualcosa ...

I miei pensieri adoravano perdersi nei baci della notte precedente. Tutto il silenzio che avevo dentro era diventato musica, come se non fossi stata mai toccata, come se avessi fatto l’amore per la prima volta, sento ancora le sue mani sul mio corpo e la sua bocca sulla mia che mi desiderava come se fossi l’ultima goccia di sangue sulla terra.
"Elenaaa" mi voltai di scatto, una voce squillante e piuttosto irritante aveva fatto sparire in un soffio le mie fantasie.
Vidi Caroline che agitava la mano, dovevo fermarmi ad aspettarla, mi appoggiai lentamente ad un armadietto ammirando il suo modo di essere perfetta, camminava verso di me con una tale sicurezza ed eleganza che nonostante anche io fossi un vampiro riusciva a mettermi a disagio. Non riuscivo a guardarla negli occhi, non dopo quello che aveva detto.
Avevo bisogno di un’amica non di un giudice o di una madre, man mano che si avvicinava appena incontrò il mio sguardo il suo sorriso svanì così com’era apparso. Aveva assunto un espressione troppo seria, non era da lei comportarsi così, io di certo non la giudicavo o le imponevo di stare con un ragazzo che lei non desiderava, accettavo ogni sua scelta, ogni suo capriccio e insieme cercavamo di risolvere ogni impiccio tra fidanzati.
"Ehi Care" non potei dire altro il mio orgoglio ferito me lo impediva, finalmente riuscii a posare gli occhi nei suoi, forse ora ero io che la mettevo a disagio, lo capivo da come si mordeva il labbro. Percorse gli ultimi centimetri che ci separavano velocemente, mi fissava. Non sapeva cosa dire, cercava una scusa lo sentivo.
"Alloraaa" prolungò la lettera A con una tale intensità che anche la persona più stupida poteva sospettare qualcosa. " Il nostro witch and Vampires party con alcol è questa sera giusto? Avevo pensato che …" un sorriso mascherava le sue vere intenzioni ma la conoscevo molto bene e non poteva rifilarmi un discorsetto da cheerleader drogata che non vede l’ora di sbronzarsi.
"Risparmiati tutto il giro di parole, dimmi il vero motivo per cui sei venuta a cercarmi " la interruppi, lei sospirò come se aveva paura delle parole che stava per dire. "Posso solo accompagnarti a casa? " dischiuse leggermente le labbra, non avrebbe accettato un No come risposta, era quella la sua intenzione. Aveva in mente qualcosa e non mi restava che partecipare al suo gioco, perché non ci si divertirebbe se non si fosse almeno in due ma ero indiscutibilmente timorosa perché in quel caso il divertimento non c’entrava nulla.
"Certo" mi limitai a risponderle con un soffio di voce che stava per morirmi sulle labbra. Caroline non era brava a fingere, di certo non avrebbe vinto l’oscar, non in questo millennio ma ora era calata totalmente nella sua parte che con una sola domanda sarebbe crollata, sarebbe esplosa come una bomba ad orologeria perché avrei cancellato tutta la concentrazione che si era intimata di mantenere fino al quel momento. Ma non avevo voglia di sapere quello che voleva dirmi, soprattutto se poteva ferirmi di nuovo. Qualunque cosa fosse però, non prospettava nulla di positivo e questo riusciva ad oscurare la parte più debole del mio cuore.

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Il viaggio da scuola a casa salvatore non durò molto e lei si limitò a cambiare velocemente le canzoni che aveva inserito lei stessa nella sua playlist. Muoveva quel dito sui pulsanti così insistentemente che mi stavo davvero innervosendo, la musica riempiva quel silenzio assordante che era calato tra di noi. Come era possibile che due amiche che si conoscevano da così tanto tempo non avessero nulla da dirsi? Cosa ci era successo? Appena imboccammo il vialetto di casa salvatore, solo alla vista di quella casa immensa avevo voglia di perdermi di nuovo tra le braccia dell’amore, non potevo perdere la lucidità però, perché Caroline cominciava ad innervosirsi.
Le ruote dell’auto stridevano sull’asfalto, era un rumore così fastidioso che stavo per perdere la pazienza. Dove voleva arrivare? , se credeva che l’avrebbe passata liscia e se ne sarebbe andata senza proferir parola si sbagliava di grosso. Parcheggiò la macchina con un movimento fluido, tolse le chiavi e le poggiò nella tasca interna della sua borsa scintillante , dopo di che scese dall’auto e si avvicinò alla porta d’ingresso senza perdere la sua sicurezza.
Rimasi in auto, dovevo riflettere ma di sicuro avrei capito meglio se mi decidevo a seguirla in casa. Presi la giacca sul sedile posteriore, mi guardai intorno come se qualcuno poteva spiarmi, stavo diventando davvero paranoica, questa storia non mi piaceva neanche un po’. Scesi anche io dall’auto ma lo feci con molta più fretta e meno eleganza, mi diressi alla porta che trovai aperta. Poggiai la mano tremante sul legno freddo, feci un respiro profondo per farmi coraggio. Di cosa avevo paura poi? Era solo Caroline. Ma quando mi ritrovai in casa, non mi aspettavo di vedere ciò che i miei occhi stavano fissando. Stefan era poggiato con la schiena alla parete ruvida del camino e lanciava occhiate complici a Caroline, non si accorsero della mia presenza.
Nonostante tutti avessero un super udito erano troppo concentrati su qualcosa di cui io non ero a conoscenza. I miei occhi si posavano in ogni angolo della stanza, lo cercavano con una tale urgenza che un suo bacio mi avrebbe tranquillizzato ma appena incrociai il suo corpo slanciato il mio cuore perse un battito, due forse. Mi aspettavo di vederlo sfoggiare uno dei suoi sorrisi fantastici o di lanciare qualche frecciatina per far imbestialire Caroline , nulla di ciò però si avvicinava lontanamente alla realtà.
Era seduto sul divano su cui la sera prima mi aveva chiesto di ballare, aveva un’ espressione persa nel vuoto e il viso posato tra le mani . Cominciavo a fissarlo volevo tranquillizzarlo, ma cominciavo a tremare e un brivido freddo mi percorse la schiena.
"Eccola" Caroline mi vide e annunciò a tutti che ero arrivata, come era suo solito fare ma la sua voce non era la stessa, sembrava persa in qualcosa che non riuscivo a vedere né sentire. Stefan guardò Damon , per un attimo lui ricambiò la sua occhiata ma con tanto disprezzo che il fratello non riuscì a tenere su la tensione che c’era tra di loro. C’era un’aria di sfida che si poteva tagliare con un coltello, rimasi immobile , aspettavo che qualcuno interrompesse quella situazione imbarazzante. Non mancò molto però che Stefan realizzò il mio desiderio,
"Ti conviene parlare, altrimenti lo faccio io e ti assicuro che non sarà piacevole per nessuno dei due". Damon si alzò, si avvicinò a velocità da vampiro al fratello "Prepara le tue scuse, ricorda che dovranno essere epiche" .
Mi morsi il labbro inferiore con così tanta forza che riuscivo a sentire il sapore delizioso del mio sangue scorrermi in gola, mi avvicinai al mio divano preferito dopo ieri sera e sprofondai nella paura più totale .

Note dell' Autrice

Ciao Ragazze...dopo tanto tempo mi sono decisa a Pubblicare una storia Delena.
Parto con il dire che si tratta del giorno dopo ciò che è successo nella 4x07! Non riuscivo ad aspettare una settimana così mi sono creata io il continuo xd
Spero vi piaccia,il capitolo risulta un pò confuso perchè Elena non riesce a capire ciò che sta succedendo, evidentemente Caroline le sta nascondendo qualcosa e quando è tornata a casa Salvatore non si aspettava di trovare Stefan. Ha decisamente paura che la sua felicità possa sparire, aveva finalmente trovato qualcosa per cui combattere: il suo amore...ma qualcosa andrà storto. Non spoilero più... xd
Ringrazio Le mie migliori amiche che mi hanno supportato, e mia sorella che era sempre pronta ad ascoltarmi..
Spero di aggiornare ogni settimana di Mercoledì...purtroppo non so se seguirò di pari passo la 4 stagione, credo che creerò una storia tutta mia.

A presto xo Nian.