Libri > Il diario del vampiro
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Autore: cate25    08/12/2012    5 recensioni
ehm.. ed ecco qua la mia seconda Fic sui miei personaggi preferiti. Damon e Bonnie. ma.. comunque andrà avanti questa storia cercherò di inserire anche momenti con altre coppie.. non ho idea da dove sia saltata fuori questa "cosa" e non so come continuerà. Per ora, Damon è alle prese con qualcosa in cui non è mai stato bravo, i sentimenti.. ne salterà fuori? forse sì, forse no. magari con l'aiuto di qualcuno.. Spero che riuscirò a non deludere voi lettori.. Fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Damon non ci poteva credere. Dopo tutte quelle volte che aveva preso in giro Stefan dandogli del rammollito per essersi lasciato travolgere, di nuovo, da quelle stupide sensazione che gli umani chiamavano sentimenti, c’era cascato anche lui. E di brutto,anche! Sì, esatto. Damon Salvatore si era preso proprio una bella cotta. E per chi,poi? Non per il suo Angelo, ora se n’era reso conto, ma per quella ragazzina tanto imbranata, a tal punto da non riuscire a camminare senza inciampare ovunque. Quella stessa ragazzina che ogni volta che incontrava il suoi occhi più scuri della notte, arrossiva e distoglieva lo sguardo.  Ma a lui questo piaceva. Adorava il suo modo di essere così innocente in ogni cosa facesse. Lei ispirava protezione.  Lei, che era così speciale. Lei era la sua piccola Bonnie.
“Oh, fantastico..” sussurrò Damon, con un punta d’ironia nella voce, non appena si accorse a quali assurdità stava pensando. Sospirò, appoggiando la schiena contro al tronco d’albero sul quale era seduto da un’ora circa. Sì, da un’ora! Stava lì a rimuginare sui suoi pensieri, senza fare nient’altro, oltre che pensare alla sua Streghetta, esattamente da un’ora! Eh no! Non poteva ridursi così, lui era pur sempre Damon Salvatore, accidenti! Con un gesto fulmineo tirò fuori dalle tasche il cellulare.
“Ehi, Rick. Qualsiasi cosa tu stia facendo, smetti di farla e raggiungimi al Grill.” non gli diede nemmeno il tempo di rispondere. Il caro professore di storia avrebbe fatto meglio a venire o Damon sarebbe andato a prenderlo di persona.. aveva bisogno di ubriacarsi, ma di certo non da solo.
“Spero che sia importante, perché anche se farai fatica a crederlo, ho una vita sociale e una ragazza, e si dal caso che ero proprio con lei..” Rick si sedette di fianco a Damon, guardandolo di sottecchi mentre si scolava un bicchiere di chissà cosa.
“Intendi Miss Inquietudine? Mh.. mi spiace di aver interrotto la vostra lezione di storia,allora.” Gli sorrise beffardo,Damon.
“Allora.. vuoi dirmi che succede?” Rick lasciò correre il suo sarcasmo, ormai c’era abituato.
“Ehi! Così mi offendi. Ci deve essere per forza un motivo per ubriacarsi insieme al mio unico amico?” rispose Damon mettendo su un finto broncio. Alaric sgranò gli occhi sorpreso. Sì,è vero. Ormai loro erano amici per davvero, ma mai si sarebbe aspettato che Damon lo ammettesse. Nemmeno sotto tortura! deve essere già ubriaco.. non ci sono dubbi.
“Senti Damon. Ti conosco abbastanza per capire che, dato che non sei in giro a cacciare belle ragazze, c’è qualcosa di cui magari vorresti parlare..” azzardò Rick,cautamente. Insomma, Damon è imprevedibile a ogni ora, figuriamoci quando è pure brillo!
“D’accordo..” si arrese Damon, poggiando l’ennesimo bicchiere vuoto sul bancone. “Me lo hai detto tante volte, ma io non ti volevo ascoltare. Non volevo, perché in fondo sapevo che era la verità. Avevi ragione.” Continuò Damon, per poi lasciarsi andare a un breve sospiro.
“E..?” lo incalzò Rick, trattenendo a stento un sorriso, dopo aver capito a cosa il vampiro si riferisse. Ed era vero. Era da un po’ che cercava di farglielo capire.
“E ho..” oh accidenti com’era difficile! “Ho bisogno del tuo aiuto!” finì Damon tutto d’un fiato.
“Per cosa,se posso sapere, avresti bisogno del Mio aiuto,Damon?” lo prese in giro Rick. Sapeva già la risposta, ma voleva sentirglielo dire.
“Ho bisogno del tuo maledettissimo aiuto perché non so cosa fare con.. con tu-sai-chi.” Borbottò Damon,per la prima volta a disagio. Ma a Rick queste risposte evasive non bastavano. Doveva ammetterlo esplicitamente.
“Mh.. Damon credo che dovrai essere un po’ più preciso..”
“Oh dannazione,Rick! Ho preso una bella cotta per la Streghetta e non so come comportarmi! Non so come fare con lei! Io.. lo sai che non sono bravo con questo genere di.. cose.” Damon sputò l’ultima parole come fosse un insulto. Rick, finalmente soddisfatto, si lasciò scappare una breve risata, guadagnandosi un’occhiataccia da parte del vampiro. Poi, cercò di tornare serio. Anche se con scarsi risultati..
“Tranquillo Damon, ti insegnerò io. Credimi: sarà davvero divertente. O almeno per me..” sussurrò infine, con voce quasi sadica che a Damon non piacque per niente.
“Penso di essermi appena cacciato in un grosso guaio..” annunciò Damon a se stesso, mentre buttava giù un altro bicchiere, per poi urlare al barista “Uno doppio. Subito!"
 
 
  
  
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