Anime & Manga > Majin Tantei Nougami Neuro
Segui la storia  |       
Autore: GlendaSinWrasprigrel    08/12/2012    0 recensioni
Dopo essere ritornato dall'inferno, Neuro, insieme alla sua inseparabile compagna Yako, continua a risolvere i misteri per placare la sua fame, ma intanto una sua vecchia conoscenza stava per arrivare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Hey, Jinxa! Allora te ne sei stato su questo vulcano per tutto il tempo! Ti sei perso delle torture spettacolari!”
Soddisfatta, Malika si concesse un po’ di tempo di riposo. In soli due mesi la generale era riuscita a tenere sotto il suo controllo più di un milione di demoni: non mancarono durante il suo operato le torture a diversi suoi coetanei poiché tra di loro c’erano quelli fedeli al loro unico Signore e quelli che si ribellarono per il semplice fatto che non avevano voglia.
“Ah, la mia catena è completamente sporca di sangue. Tu che dici, si asciugherà presto?”
Jinxa sembrava non ascoltarla, con le braccia incrociate osservava i demoni che marciavano sotto di loro, tutti avevano sul volto un espressione di odio e di rabbia nei confronti di Malika, sguardi truci erano infatti rivolti verso il vulcano.
“Hai visto. Ora ti odiano”
“Poco importa, ciò che mi interessa è che combatteranno per me o altrimenti faranno la fine dei loro compagni”
“ Tu sei davvero…”
Il subordinato strinse i pugni, si voltò verso Malika squadrandola con il suo unico occhio color oro
“ Il tuo occhio. Perché non ti sei fatto curare?”
“Tu non preoccuparti, l’ho usato come sacrificio”
“Che cosa vuoi dire?”
“ Finalmente mi sono deciso a usare il cervello”
La generale lasciò cadere la catena e incrociò le braccia restando in ascolto
“Ebbene, dimmi che cosa hai pensato”
Jinxa si calmò sospirando, per la prima volta stava per ribellarsi e per l’ultima volta sarebbe rimasto accanto all’unica persona importante per lui: preso il suo coraggio cominciò a parlare
“ Marianne”
La demone sgranò gli occhi e digrignò i denti a quel nome
“ Non… dirlo ma più…”
“E perché ? E’ questo il tuo nome”
“No”
Jinxa si avvicinò a lei appoggiando le sue mani sulle spalle, gli occhi di Malika tremavano e quando incontro quello del suo fedele compagno gli distolse velocemente
“ Stai facendo la cosa sbagliata e tu, Marianne, lo sai meglio di me”
“ Smettila!”
Malika si portò le mani alle orecchie. Nella mente della demone riaffiorarono   ricordi della sua vita passata, ricordi che lei non voleva rammentare: tutta la folla che la incitavano a gettarsi nel fuoco, urla e insulti indirizzati a lei, che a quel tempo era solo una bambina di dieci anni. Gli sguardi sdegnati dei suoi genitori che le giravano le spalle
“Marianne…”
“Basta!!”
Malika assalì Jinxa, tramutò il suo braccio in una lama e lo puntò a pochi centimetri dal suo collo
“ Io li odio!!! Odio tutti gli esseri umani!!! Loro devono morire!!!”
Jinxa lasciò che la generale si sfogasse senza proferir parola, lei intanto urlava a gran voce tutta la sua frustrazione e la sua collera, dai suoi occhi scesero, dopo cinquecento anni, le prime lacrime che finirono per bagnare il volto del demone. Quando Malika si calmò Jinxa afferrò saldamente la lama ferendosi al primo contatto: lei si alzò di scatto ritrasformando il suo arto.
“Perché… Jinxa, dimmi…”
“Ormai ho deciso. Visto che in questi due mesi non ti sia decisa a smettere, tanto vale che io me ne vado”
“Non puoi … dire sul serio”
“ Mi dispiace… ma non ce la faccio. Tu sei…”
“ No, Jinxa!”
“Non sei più la Marianne che conosco”
Le lacrime scesero copiosamente sulle guance, Malika si inginocchiò singhiozzando disperata , Jinxa le si avvicinò di nuovo e fece la cosa che avrebbe voluto fare ormai da moltissimo tempo: alzò la testa della demone e la baciò dolcemente
“Sappi che anche se saremo nemici, io ti penserò sempre”
Il demone le sorrise e prima che Malika potesse opporsi, lui si era già trasformato e volò verso il cielo color sangue degli Inferi.
“Jinxa!!”
Jinxa  in volo strinse i denti, da una parte voleva restare ma dall’altra sapeva che stava facendo la cosa giusta: aprì un buco nero davanti a se per ritornare nuovamente nel mondo umano. Addio, Marianne.
Quando l’enorme aquila reale scomparve all’interno del varco, Malika si accasciò a terra e si lasciò andare in un altro pianto
“Jinxa…”
Un misto di odio, tristezza e sensi di colpa invasero la sua mente: è davvero colpa mia, pensava lei, sono davvero io nel torto.
“No!!!”
La demone si alzò, riprese tutto il suo orgoglio e guardò il cielo, ormai ne era certa; non aveva sbagliato, lei sapeva perfettamente di chi era la colpa di tutto.
“ Maledetti umani….”
Malika si tramutò nell’immenso grifone e ruggì al cielo più forte che poteva
 “MALEDETTI UMANI!!!!!”
 
Due mesi prima
 
La preparazione all’invasione cominciò subito dopo essere arrivati nel Gran Kenya, Higuchi già cominciava a preoccuparsi, con il suo pc e il suo palmare non riceveva segnale, Godai per dispetto glielo rubò di mano, Yako si godeva la piccola scenetta comica dei due
“ Allora Neuro, che cosa dobbiamo fare?”
Al poliziotto cadde di mano la sigaretta quando si girò verso il demone: il volto era deformato in un’espressione da perfetto idiota. La solita faccia da supersadico.
“Ehi… Neuro”
“ Oh, scusa Sasazuka. Ero distratto!”
Sasazuka rise. Non cambierà mai.
“ Bene signori, è il momento di mostrarvi le armi speciali di cui vi parlavo!”
Godai e Higuchi smisero di bisticciare e si avvicinarono al demone, Neuro tirò fuori dalla giacca un sacchetto con all’interno tre piccole uova
“Che cosa sono?”
“Su, avanti. Prendetene uno ciascuno”
Il primo ad allungare la mano fu Sasazuka, poi Higuchi e infine Godai, Yako con la saliva alla bocca, alla loro vista pensava a come poteva cucinarli se li avesse avuti tra le mani: i colori del guscio erano davvero insoliti, i tre umani scrutavano l’uovo dubbiosi ma incuriositi
“ Wo… ma queste sono ahhhhhhh!!”
“Oh no, Godai!!”
Sotto gli occhi di tutti, dalle mani di Godai scivolò l’uovo che cadde rovinosamente a terra, da esso ne uscì una sostanza verdognola e appiccicosa
“ Guarda che cosa hai combinato, Godai-san! Lo hai rotto!”
“S-scusate!! Non l’ho fatto apposta!!”
“ E ora come fai per la tua arma?!”
“Stupefacente”
Gli occhi increduli di Godai si posarono su Neuro che sorrise annuendo soddisfatto
“Bravissimo, schiavo numero due . E’ proprio quello che avresti dovuto fare”
“Che cosa vuoi dire?”
“Osserva e capirai”
Il demone indicò la poltiglia verde che inaspettatamente cominciò a muoversi verso Godai, d’impulso quest’ultimo indietreggiò impaurito
“ Ma che accidenti è??!! E’ uno scherzo, vero?”
“Non fare la lagna, grande e grosso come sei avere paura di un minuscolo demone”
“Beh, piccolo o grande che sia è pur sempre pericoloso!”
“ E’ un ordine Godai, devi farti prendere”
Il ragazzo scocciato si fermò e esitante allungò il braccio facendo segno al piccolo demone di avvicinarsi
“Forza, che aspetti? Fatti avanti!”
Come un toro il piccolo demone prese la rincorsa e si attaccò saldamente all’avambraccio di Godai
“Bleah!! Che schifo!!”
Il ragazzo sventolò il braccio pentendosi di aver accettato da fare da cavia, lentamente il viscidume si fuse col corpo di Godai scomparendo del tutto
“Ma che cosa…”
“ E’… entrato dentro”
I due umani e Yako sgranarono gli occhi dallo stupore, Neuro invece pareva calmo e rilassato
Godai contemplò il suo avambraccio e poi il resto del suo corpo, quasi come un cane che rincorre la sua coda, Neuro sorrise divertito.
“Interessante”
“Hey, basta con gli scherzi. Non può essere entrato dentro di me… Che schifo!!”
“Invece era proprio quello che doveva succedere. Complimenti Godai, si è adattato perfettamente”
“Ah si?... beh, ora cosa dovrei fare?”
“ Pensa intensamente a qualcosa che ti piace”
Con un sopracciglio inarcato Godai pensò che cosa amasse da impazzire: Le risse? Bah…. Sì, mi piacciono ma solo se ci sono di mezzo io… qualcosa che mi piace… Bazooka?
Il braccio di Godai prese ad illuminarsi di verde accesso, la poltiglia uscì da esso e cominciò ad ingrossarsi
“Neuro! Ma che cosa succede!”
“Calmatevi, si sta semplicemente tramutando nella sua anima”
Come il demone ebbe predetto, il piccolo demone si modellò e prese la forma di un’enorme drago dagli occhi indaco; questi si prostrò a terra davanti a Godai. Higuchi non poté fare a meno di rimanerne affascinato, Yako si aggrappò a Sasazuka alla vista dell’enorme creatura.
“Ma la mia anima… ha davvero questa forma?”
“Precisamente. Però… che cosa curiosa.  Si è già adattato al suo nuovo padrone, ovvero tu. Bene, ora dagli un ordine, così che si trasformi nella tua arma ideale”
“Beh… cosa potrei … V-vieni qui… bello”
Il drago si alzò in volo e si buttò in picchiata su Godai, di nuovo si deformò avvolgendosi al braccio di lui e si tramutò in un enorme bazooka, la testa del drago fungeva da tubo.
“Wow!! Che figata!!”
Godai si esaltò assieme a Higuchi, Neuro rimase con le braccia incrociate sogghignando, Yako si staccò dal braccio di Sasazuka e sgranò gli occhi dallo stupore, gli sfregò un paio di volte ma quella cosa non se ne andava.
“N-Neuro…”
Il demone si avvicinò alla ragazza
“Che cosa c’è?”
Yako indicò Godai, forse era la sua immaginazione, o forse era lei che stava cambiando, ma coi suoi stessi occhi vedeva de aloni di due tonalità di verde diverse
“Che cos’è… quello?”
“Più il tempo passa più i tuoi poteri si evolvono”
“Vuoi dire… che quello che vedo sono lo spirito del demone e l’anima di Godai?”
“Precisamente”
“Ma… non gli succederà quello ce è successo a me?”
“Non  preoccuparti, andrà tutto bene. Inizialmente erano sotto il mio controllo, sono dalla mia parte e ho detto a loro che quei  tre sono degni del loro potere, perciò non faranno niente alle loro anime”
La ragazza annuì rilassandosi, corse verso Higuchi che ancora gasato dal bazooka l’abbracciò non appena gli si avvicinò
“Dimmi, Neuro. Non è un caso che proprio noi siamo stati scelti per la battaglia, giusto?”
“ Ma come sei acuto, Sasazuka”
“ E’ perché siamo gli unici a sapere del tuo segreto, non è così?”
“ Per quel motivo ma anche altro”
Sasazuka buttò la sigaretta ormai arrivata al filtro ed esalò l’ultima nuvola di fumo
“ Io mi fido solo di voi. Siete i miei unici compagni”
Il poliziotto si girò verso il demone che sorrideva divertito
“Non è da te dire simili parole”
“Ormai non m’importa più”
“ Di cosa?”
“La vita da essere umano non mi dispiace”
“Non capisco di cosa parli”
Sasazuka tirò fuori un’altra sigaretta da un bacchetto nuovo e dopo averla accesa appoggiò una mano sulla spalla di Neuro accennandogli un sorriso
“ Ma fai come meglio credi”
 
Due mesi dopo

 “Ehi… non muoverti troppo! Qui stiamo piuttosto strettini!”
“ Scusami tanto, ma la colpa è del tuo bazooka. E’ troppo ingombrante”
“Che cosa hai detto?!”
“Ehi voi due, piantatela, ok? Volete farci scoprire?!”
“ Dillo a questo cagnolino”
“A chi hai dato del cane, sbirro?”
“ Shhh, stanno per arrivare”
Dal piccolo oblò della piccola cupola di terra Higuchi tenne d’occhio due creature demoniache, un misto fra uno struzzo e un dinosauro che odoravano la terra in cerca dei tre umani
“Sei davvero un grande Higuchi. Si vede che i tuoi poteri stanno aumentando”
“Eheh, tutto merito di Neuro”
“Hm… Hey, Higuchi. Mi è venuta una idea”
“Spara”
“Non appena te lo dirò togli la cupola”
“ Roger!”
I due mostri erano pericolosamente vicine alla cupola, Godai stava per perdere la pazienza per l’attesa
“Allora?! Quale sarebbe questa grande idea?”
“ La mia è una prova, che potrebbe servire a tutti e tre”
“ Tu ci farai uccidere…”
“ Ok, Higuchi stai pronto”
I due musi si avvicinarono al nascondiglio dei tre umani, uno dei due era pronto ad azzannarlo
“Ora!”
Higuchi sbatté le mani sulla terra, la cupola divenne polvere e così gli umani uscirono allo scoperto: Sasazuka stette davanti a Higuchi e Godai
“Perfetto!”
Il poliziotto tirò fuori dalla giacca due enormi magnum di grosso calibro, le lanciò verso le due creature e dentro di se sperava ardentemente che la sua idea funzionasse
“ Waito, Break:  attaccate!”
Le armi da fuoco si tramutarono in due maestosi lupi, uno nero e uno bianco che si accanirono sui demoni azzannandoli : proprio come sperava Sasazuka se si concentrava al meglio sulla sua anima poteva controllare il tempo di trasmutazione delle sue armi
“Wow!!! Sono veloci!”
“Grande Sasazuka!”
“ Ritornate!”
Al richiamo di Sasazuka corsero verso il loro padrone ritornando  armi, questi le prese al volo e uccise i due demoni con due colpi di postola sulla testa: esalato un grido implosero sotto gli occhi dei tre umani.
“ Si!! Bel colpo Sasazuka!”
“Devo proprio dirlo, sbirro. Sei stato bravo”
“ Grazie”
“E così anche oggi è finita. Chissà che cosa staranno facendo Yako e Neuro”
“Direi i soliti allena…”
“ Attento Sasazuka!”
All’improvviso tra le rocce comparve un terzo demone che attaccò il poliziotto, questi non ebbe tempo di chiamare le sue armi; Higuchi si mise davanti a Sasazuka, si concentrò al massimo e un enorme cobra rosso si trasformò al volo in un arco e in frecce, presa dunque la mira il dardo colpì direttamente la bocca del mostro che implose all’istante.
“ Uff… per un pelo… Wow!! Oggi ne abbiamo uccisi due a testa!”
“ Bravissimo Higuchi”
“Eheh, visto? Ho fatto la stessa cosa che hai fatto tu! Ed è merito anche tuo Karen”
Il cobra tornò nelle sue sembianze e affettuosamente strusciò la sua pelle squamosa sulle guance di Higuchi.
Compiaciuti del loro ennesimo addestramento finalmente potevano concedersi un meritato riposo. Tutti e tre guardarono il sole che lentamente stava tramontando, le rocce del Gran Kenya parevano più rosse del solite grazie alle bellissime sfumature della stella; era davvero uno spettacolo meraviglioso.
“Un mese, eh?”
 
 
“ Ok, Yako. Ora concentrati più che puoi”
La ragazza non lo credeva possibile ma dopo due mesi era già riuscita a imparare almeno cinquanta tecniche demoniache tra cui anche sottomettere tre bestie infernali, questa volta tentò di prendere il controllo di Cerbero, un’impresa al dir poco ardua: uno scontro epico che Yako dovette affrontare da sola con le sue forze e con le tecniche che fin’ora aveva imparato. In più non aveva tempo, la camera dimensionale dava segni di cedimento, in meno di mezz’ora i contatti con gli Inferi si sarebbe interrotto. La giovane demone tentò di avvicinarsi al cane a tre teste ormai da due settimane, invano poiché ogni volta la creatura l’allontanava ringhiando. Neuro rimase a guardare con le braccia incrociate, serio e impassibile, non voleva intromettersi nell’allenamento perché lui credeva ciecamente nelle capacità di Yako, capacità che solo lei conosceva.
“Neuro… Sta continuando a rifiutarmi”
“Yako, non è da te. Usa il tuo asso nella manica”
Dentro la mente della ragazza risuonavano le parole minacciose del demone che la inducevano a rinunciare, ma ripresa la calma decise di usare l’ultima arma che le veniva in mente
“Cerbero, ascoltatemi per un momento!”
 non ci abbasseremo ad un simile livello, solo perché sei amica di uno degli imperatori non te la faremo passare liscia, novellina.
 “ Vi prego, ragionate! Mi servite solo per una battaglia che si terrà fra un mese”
Noi lo sappiamo, stai parlando di Malika, non è forse così?
“ Neuro!! Loro sanno dell’invasione!”
“ Non badare a me, tu continua”
Yako si concentrò di nuovo sul demone e continuò con le domande, doveva avere dalla loro parte Cerbero a tutti i costi, il destino del mondo era ormai alle strette
“ Voi conoscete Malika?”
E’ ovvio, un generale infernale ben rispettato… O meglio fin’ora
“ In che senso?”
Due mesi fa obbligò tutti i demoni a formare la sua armata per l’invasione, noi non abbiamo voluto seguirla per nostra scelta e se solo avesse provato a torturarci l’avremmo mangiata senza esitazione

“ Quindi voi non siete dalla sua parte?”
Noi non stiamo dalla parte di nessuno, noi siamo i guardiani della porta degli Inferi e abbiamo il compito di proteggerla

“Comprendo bene il vostro senso del dovere ma quello che vuole fare Malika è davvero sbagliato! Vi potrà sembrare un gesto egoistico da parte mia, però… Vi posso assicurare che lo faccio per il bene dell’umanità, lo giuro!”
Non c’è bisogno che lo giuri, noi lo sapevamo già da tempo
“Cosa?”

Noi dalla porta abbiamo subito sentito una presenza demoniaca nuova, credevamo fosse la nascita di un nuovo demone dall’anima infame e invece con grande sorpresa l’anima era quella di un’umana che di malvagità non ce n’era  l’ombra
“ Ma…”
Sì, piccola umana. Noi sappiamo che il tuo è un vero gesto nobile
“ Umana? Ma io ormai…”
Noi puoi abbatterti così, c’è sempre un modo ma che purtroppo non dipende da te. Col tempo lo scoprirai
Il demone sembrò calmarsi, smise di ringhiare e si avvicinò a Yako sedendosi davanti a lei
Noi abbiamo già deciso, ma per essere sicuri te lo chiediamo almeno una volta: finita la battaglia, tu ci lascerai tornare negli Inferi e ci lascerai in pace?
Yako sorrise contenta
“Si!! Ve lo prometto!”
I musi del demone cane sbottarono un sorriso e annuirono
Bene, piccola umana. Allora ci vediamo fra esattamente trenta giorni e arrivederci anche a te, imperatore Neuro
“ Ti ringrazio per l’aiuto che ci offrirai, Cerbero”
Certo che lasciare ad una novellina il compito di affrontarci è proprio da te. Sadico come sempre, eh?
“Lo sono e ne vado fiero”
Contento tu
Concluso il patto, Cerbero si trasmutò in una fiamma ardente e scomparve sotto gli occhi di Yako che si inginocchiò ormai sfinita
“Uff… me la sono vista brutta…”
“Brava Yako, ottimo lavoro”
“ Grazie… Ah, accidenti… la camera è quasi distrutta…”
“ non importa, ormai non serve, quattro bestie infernali posso bastare”
“E chi mi dici delle mie tecniche? Ne ho solo imparate cinquata..”
“Guarda che il tuo è un incredibile risultato, credimi”
Il demone arruffò i capelli della ragazza, con un solo schiocco delle dita la camera dimensionale scomparve e si ritrovarono entrambi nel desolato Gran Kenya.
“Oh, si è già fatto buio”
“Yakooooo!!! Siamo quaaaa!!”
Yako sentì la voce di Higuchi, questi sventolava le braccia, seduti vicino a lui c’erano Godai e Sasazuka che già consumavano la loro cena
“Ah eccoli, lì vicino al falò!Andiamo, sto morendo di fame!”
Yako prese il braccio di Neuro che lo indusse a correre insieme alla ragazza, all’inizio non ne fu poi così tanto entusiasta, ma poi si lasciò andare e le corse accanto.
“ Vedrai che ce la faremo Yako, ne sono certo”
“Anche io ne sono sicura!”
Raggiunti i compagni tutti e cinque rimasero a chiacchierare attorno ad un fuoco scoppiettante, si rilassarono non solo grazie allo spettacolo delle stelle sopradi loro ma anche ai piccoli sketch che ogni tanto tiravano fuori Sasazuka e Godai nei loro bisticci
“Allora queste pistole si chiamano… Disaato Igoru… giusto?”
“Stupido ignorante… si dice Desert Eagle. Ritorna alle scuole elementari”
“Che cosa hai detto?!”
“Waito, Break: attaccate!”
I due lupi di lanciarono contro Godai e lo leccarono senza sosta sul volto, quest’ultimo non resistette e rise a crepapelle
“ Ahahahah, basta!!! Piantatela!! Odio il solletico!! Ahahahah!!! E tu?! Fai qualcosa Drake!!”
L’enorme drago era appisolato dietro di lui, aperto un occhio si godé la scena ridacchiando
“ Stupido… ahahaha rettile inutile!”
“ Siete proprio fatti l’uno per l’altro, avete la stessa personalità”
La serata continuò liete, le notti in Kenya ormai erano l’unico momento in cui si poteva dimenticare il peso della battagli e dei demoni da sconfiggere; non molto lontano da lì, dietro ad una roccia, Jinxa li osservava ridere e scherzare, quasi non poteva credere a quello che vedeva, ma in un certo senso gli riportava alla mente mille ricordi del suo passato
“ Il falò… lo facevo anche io assieme a Marianne”
Il demone si abbandonò sulla roccia e alzò la testa verso il cielo stellato
“ Spero che tu possa perdonarmi, Marianne”
Chiusi gli occhi, prima di addormentarsi, lasciò che una piccola lacrime scendesse calda sulla sua guancia.

 
 
 
Ecco a voi il dodicesimo capitolo!!! Spero che non vi stia annoiando la storia… sinceramente io credo che sta diventanto un po’ complicata… ma il mio fidato consigliere, nonché mio cugino, mi ha detto che andava bene così e di andare avanti!!
Bene, buona lettura e ci vediamo al prossimo capitolo!! :) 
 
Glenda
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Majin Tantei Nougami Neuro / Vai alla pagina dell'autore: GlendaSinWrasprigrel