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Autore: Little Fanny    08/12/2012    7 recensioni
John Smith ama l’inverno.
Non ci aveva mai fatto caso, prima, allo scorrere delle stagioni, abituato com’era a saltare da un mondo all’altro. Ma adesso che è umano, ed è costretto a vivere il naturale corso del tempo, ha scoperto che l'inverno è la sua stagione preferita.

[Pete's World]
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10 (human), Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Winter day
Fandom: Doctor Who
Personaggi: Tenth Doctor (The Duplicate), Rose Tyler
Rating: PG
Genere: introspettivo, romantico
Conteggio parole: 1293
Avvertimenti: post 4x13 “Journey’s End”, Pete’s World
Riassunto: John Smith ama l’inverno per tante piccole, ma fantastiche cose.
Non ci aveva mai fatto caso, prima, allo scorrere delle stagioni, abituato com’era a saltare da un mondo all’altro. Ma adesso che è umano, ed è costretto a vivere il naturale corso del tempo, ha scoperto che l'inverno è la sua stagione preferita.
Note: scritta per la Big Damn Table con il prompt 61. Inverno, partecipa alla seconda missione del COW-T @maridichallenge, con il prompt Inverno per i Blood Devils, partecipa al mese del pinguino.
Disclaimer: La storia è basata su fatti e personaggi creati e appartenenti alla BBC e a chiunque ne detenga i diritti. La storia non è scritta a scopo di lucro, ma solo per mio puro diletto.




Winter day



John Smith ama l'inverno.
Non ci aveva mai fatto caso, prima, allo scorrere delle stagioni, abituato com’era a saltare da un mondo all’altro. Ma adesso che è umano, ed è costretto a vivere il naturale corso del tempo, ha scoperto che l'inverno è la sua stagione preferita.

Gli piace passeggiare per le vie di Londra, con le mani infossate nella giacca di piumino perché, ancora una volta, si è dimenticato a casa i guanti che Rose gli ha regalato.
Adora avere la punta del naso ghiacciata perché sa che, una volta arrivato a casa, la ragazza lo accoglierà con un sorriso di tenera preoccupazione e gli schioccherà un bacio sul naso. Lui sbufferà altrettanto divertito e le ruberà un bacio sulle labbra. Sentirà la sua lingua sulle sue labbra screpolate dal freddo e sa che, una volta che Rose sarà libera dal suo abbraccio, stringerà tra le mani un burrocacao che lui puntualmente abbandonerà all'interno di qualche cassetto.
Gli piace camminare senza meta per le vie della città, seguendo solamente il suo intuito per ritrovare la via di casa, gli piace leggere i nomi delle strade per poi ritrovarsi a ricordare le avventure passate.
Gli piace avanzare tra la neve fresca, per sentire il rumore dei suoi passi attutito dalla coltre bianca. Nel sentire lo scricchiolio della terra sotto la suola delle scarpe, gli sembra di camminare sopra le nuvole.
E per un attimo, fa finta di essere di nuovo sul TARDIS e quella coltre bianca non è che il velo che copre un mondo nuovo tutto da scoprire.
Così ogni tanto, sulla strada di casa, si ritrova disteso sul prato a disegnare col suo corpo un angelo di neve. Rimane a rimirare il cielo da quella strana prospettiva, con la neve che assume la forma del suo corpo.
Altre volte si ritrova invece arruolato in una battaglia improvvisata a palle di neve e ogni volta si rende conto che è la cosa più bella del mondo.
Arriverà a casa tutto infreddolito e coi cristalli di ghiaccio tra i capelli e Rose gli preparerà un bagno caldo e una tazza di the bollente pronta sul tavolo.

L'inverno poi è la stagione perfetta per poltrire nel letto, avvolti dal soffice calore del piumone. Ci sono le mattine in cui il freddo lo fa rimanere qualche minuto in più sotto le coperte ed è solo il vociare concitato della sveglia che lo costringe a sbucare fuori.
John, poi, indugia sempre qualche minuto in più tra le lenzuola, godendosi il calore della notte appena trascorsa. Solo quando i minuti si fanno più serrati decide di alzarsi e carambola giù per la scale, ancora mezzo addormentato con la missione colazione tra le mani. Mette su il bollitore con gesti automatici, prende i biscotti, il latte e la zuccheriera. Infine si siede, con la vestaglia stretta al corpo e il giornale aperto davanti a sé. Fa in tempo a leggere un articolo, a volte due, tutto dipende dalla temperatura del termostato, prima che Rose faccia la sua comparsa sulla soglia della cucina.
John ama l'inverno perché Rose è bellissima nel suo pigiama coi pinguini, regalo di sua madre che la vede ancora come la sua bambina. Arriva giù col volto ancora assonnato e i capelli in disordine, avvolta da una vestaglia morbida che la fa apparire più bella di una principessa. John fa appena in tempo a posare il quotidiano sul tavolo che si ritrova la ragazza spalmata addosso intenta a strappargli un abbraccio che le lasci addosso il suo calore per tutta la giornata.
John adora l'inverno perché Rose è morbida sotto le sue dita, con quella vestaglia soffice che gli fa venire voglia di tenerla abbracciata tutta la vita. Gli sembra di accarezzare un gatto bisognoso di coccole e sa, anche se non ha mai provato, che se solo provasse ad accarezzarla sotto il mento Rose farebbe le fusa. Gli si accoccola addosso proprio come un micio e, quando è sazia del calore che gli ha rubato, gli schiocca un bacio sulla guancia e si alza in piedi, tornando nella loro stanza ancheggiando leggermente. Lui la guarda andare via, accarezzando con lo sguardo il suo corpo e nel mentre conta le ore che lo separano dal poter sentire di nuovo la sua pelle sotto le sue mani.

L'inverno poi lo fa impazzire perché Rose indossa sempre infiniti strati di vestiti, sotto maglioni ampi e caldi. Il suo corpo è una forma senza forme: i fianchi sono appena accennati sotto ai vestiti, le gambe sono nascoste da un lungo cappotto e una sciarpa voluminosa si adagia mollemente sul suo petto. John però adora questa particolare combinazione di abiti, perché ogni volta che la spoglia scopre qualcosa di nuovo sul suo corpo.
La libera dai vestiti con calma, come se avesse tutto il tempo del mondo. E, in questo caso, è proprio così: lui ha tutto il tempo della sua Rose e lei è tutto il suo mondo.
Per prima cosa le sfila il lungo cappotto, appendendolo a uno dei ganci in ingresso, poi le toglie la sciarpa facendole fare una piroetta sul posto. Le strappa sempre una risata sbarazzina e le ruba anche un bacio, nelle giornate più fredde. Poi la accompagna al salotto, dove la attende una tazza di cioccolata calda fumante e una coperta calda. Si accoccolano vicini e Rose ne approfitta sempre per intrufolare i propri piedi gelati tra le sue gambe intrecciate. Lo coglie ogni volta di sorpresa, magari nel bel mezzo del colpo di scena del libro che ha iniziato, ma lui non riesce a fare altro che sorridere e godersi il fatto che le sue gambe diventeranno ghiacciate di lì a breve.

John Smith ama l'inverno perché può permettersi di rintanarsi sotto le coperte del divano, davanti al camino acceso. In quelle fredde serate invernali gli piace osservare le volute di fumo che si inerpicano su per la canna fumaria, mentre Rose gli accarezza con dolcezza i capelli. John si rilassa sotto il tocco delle sue mani e tutta la tensione della giornata scivola via dalle sue spalle e lui può tornare a respirare a pieni polmoni il profumo della sua Rose. Lei sa di gioventù e felicità, e, tra i suoi fini capelli lisci, John respira l'odore fresco dell'inverno, la voglia di una rinascita.
Le mani della ragazza sono delicate sulla sua pelle, come se avessero paura di spezzare un fiore appena sbocciato. John, ogni volta, si gira nel loro abbraccio per rubarle un bacio carico di desiderio facendo scontrare le loro labbra in una perfetta danza di piacere. E ogni singola volta si stupisce di come Rose si concede a lui, senza riserve e senza negargli nulla. John la spoglia con una gentilezza dettata dalla fretta, si innamora delle sue curve man mano che affiorano dai suoi vestiti. Rose è come un piccolo mondo coperto dalla neve, dove i contorni rimangono sfumati fino al momento in cui la neve verrà tolta. La accarezza piano, la bacia ovunque le sue labbra riescono ad arrivare, la stringe a sé perché non vuole lasciarla andare. Fanno l'amore con calma, regalandosi piacere senza fretta, i loro corpi illuminati dalla luce del fuoco.

John Smith ama l'inverno per il camino acceso che sprigiona una luce calda e avvolgente.
John Smith ama l'inverno perché è fatto di tazze di the bollenti e chiacchiere sotto le coperte.
John Smith ama l’inverno per le battaglie di neve e i pupazzi colorati.
John Smith ama l’inverno perché ha il gusto della scoperta.
John Smith ama l'inverno per la neve che copre tutto col suo manto candido e gli ricorda il tempo passato sul suo TARDIS.
John Smith ama l'inverno perché segna che ha passato un altro anno con Rose, invecchiando assieme a lei.
E ogni anno che passa è sempre più fantastico!

Fine


Note Finali: Mai storia è più appropriata con la prima neve che ha imbiancato le città. Adoro la neve, impazzisco ogni volta che vedo quei piccoli fiocchetti bianchi scendere dal cielo. Peccato che da me sia già tutta sciolta!

   
 
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