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Autore: Irishkoala    09/12/2012    3 recensioni
Quel buco nero quando ogni cosa è troppo lontana dalle proprie aspettative.
Il non saper cosa fare per aiutare colui che si ama.
Ogni momento passato a rimpiangere che quell'istante fosse andato in modo diverso.
Solo tanta rabbia...
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A seconda del punto in cui siate, spoiler della fine della prima stagione e inizio della seconda.
Enjoy
;)
L.








Not you



Perché?

Perché tu.

Più ti guardo e più non riesco a togliermi dalla testa quel fottuto momento. Quel coglione che vorrei avere tra le mani, qui, adesso, per distruggerlo, per fargli provare molto dolore.

Ancora più profondo di quello che ti stai portando addosso.

Non so cosa fare e non sono in grado di ammetterlo.

Perché ho paura di perdere quello che mi davi, quella forza che scaturiva dalla tua tenacia, dalla tua testardaggine da adolescente ma che, in molti casi, era più forte e decisa della mia.

Ho paura di perdere completamente il tuo sorriso e la tua risata che già fai molto meno, quando mi guardi con quegli occhi grandi, sgranati, spauriti come se non riuscissi a riconoscere nemmeno me.

Come se avessi improvvisamente paura del mondo.

E, forse, ce l'hai e io non so come proteggerti, come fartela sconfiggere.

Darei qualsiasi cosa per dimenticarmi quel dannato istante.

Immancabilmente, appena chiudo gli occhi, mi appare visibile come se lo stessi rivivendo continuamente, ogni singolo dettaglio che vorrei non aver vissuto.

Anche stringere i pugni non serve a nulla, provare rabbia nemmeno.

Quella che tutti e due abbiamo, sempre, dentro di noi, e che esprimiamo in maniere diverse verso ogni singolo essere esistente di questa terra.

Contro il sistema. Perché tanto ci fotterà in ogni caso.

Voglio solo riaverti come prima, qui, ad aspettarmi anche quando ti buttavo fuori per il mio orgoglio, per il dannato nome che porto e che non mi toglierò mai di dosso.

Non so come ti senti e non so nemmeno come chiedertelo.

Non so come starti vicino veramente, di cosa hai bisogno, se toccarti o non farlo, se allontanarmi per non farti correre altri pericoli.

Il fatto è...che non voglio farlo.

Voglio poterti stringere come una volta, fissarti mentre scherzi con gli altri o dimenarti su quella pista da ballo attirando le attenzioni che, invece, non desideri.

Perché vuoi solo la mia.

Voglio sentirti fremere di nuovo sotto di me e non rabbrividire per il timore di essere ferito di nuovo. Voglio il tuo calore e il tuo desiderio.

Ti sento distante, invece, come i tuoi sguardi e non so come rompere quella barriera. Non so nemmeno se dovrò essere proprio io a farlo.

E' quello che mi dicono gli altri ma non ne sono sicuro.

L'unica cosa di cui sono certo era...non te. Non doveva succedere a te...

Qualsiasi altro, ma non a te.

Cammino per il loft deserto, forse le tre di mattina e tu stai dormendo da un pezzo. Il tuo blocco di fogli per disegni e aperto sul tavolino del salotto, uno schizzo iniziato ma non finito.

Lo prendo in mano e tutto quello che riesco a pensare è che sei dannatamente bravo Justin, e che farò qualsiasi cosa per permetterti di continuare il tuo sogno. Di non mollare.

Forse, non te lo dirò mai, ma dentro di me lo so.

Lo lascio andare sul divano, stendendomi a peso morto allo stesso tempo, le dita premute sulla fronte per far passare quell'agonia che non mi lascia da più di un mese.

Quella che ho provato ogni notte passata a osservarti da una stupida vetrata di ospedale.

Voglio chiudere gli occhi e non vedere nulla, per una volta.

Li riaprirò e tu starai bene, di nuovo, magari sopra di me per avermi cercato nel letto o in giro per la cucina a preparare la colazione.

Sarà tutto uguale. Come sempre.

Sì...









_____
Si sarà capito, spero. I pensieri di Brian dopo l'incidente a Justin, alla fine della prima stagione (n.d.a)
   
 
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