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Autore: Hachi91    27/06/2007    5 recensioni
Silver Millenium, XXX secolo. Una nuova oscura minaccia si abbatte sull'intero universo: orde di demoni attaccano innumerevoli pianeti sotto la guida di un carismatico capo. Ma chi sarà mai a comandarli? E perché certi demoni si assomigliano tanto fra loro? Nuove avventure e nuove amicizie per Sailor Moon ed i suoi amici, uniti nella lotta contro un nemico nuovo ma anche già incontrato. Questa è la mia prima fanfic su Sailor Moon, quindi siate clementi ma non troppo!! Leggete e magari recensitemi... Grazie!!! ^__^
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Inner Senshi, Outer Senshi, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Usagi1 Una brezza leggera soffiava sul vastissimo prato del palazzo di cristallo, creando l'impressione che delle briose onde di fiori colorati si rincorressero giocosamente. Solitaria, si stagliava su questo allegro panorama una giovane donna, che con andatura leggiadra passeggiava elegantemente immersa nei suoi pensieri, per niente turbata dal venticello che le scompigliava i capelli e le vesti.
Dall'aspetto non dimostrava più di ventidue anni, eppure i suoi grandi ed intensi occhi azzurri trasmettevano a volte una tale forza e saggezza da non riuscire a sostenerne lo sguardo, a volte una tale sconfinata ingenuità e vivacità, da domandarsi quale fosse la sua effettiva età. Indossava un lungo abito bianco, aderente ed impreziosito con ricami d'oro, che arrivava al suolo, mentre sulla schiena vi era un enorme fiocco rosa pallido che pareva le ali di una farfalla di dimensioni umane. Sulla fronte spiccava nitido uno spicchio di luna dorato e sul capo una preziosa corona d'argento lavorata con incastonato nel centro un fiammeggiante rubino a forma di cuore. Ma la particolarità della donna era l'acconciatura: i lunghissimi e fluenti capelli biondi erano legati in modo tale da formare ai lati del capo due perfetti chignon, da cui scendevano due interminabili codini.
Ad un certo punto, come svegliatasi di colpo da un sogno o da un incubo, si bloccò sul posto e lentamente si sedette con grazia sull'erba soffice, nella stessa posizione della Sirenetta di Andersen. Poi poggiò le mani in grembo come se stesse tenendo una piccola sfera di cristallo e fissò intensamente le punte delle dita che si sfioravano: come per incanto, in quel punto concavo apparve uno specchio ovale, che in pochi secondi raggiunse il metro di altezza e gli 80 centimetri di larghezza. Non appena si fu stabilizzato, la superficie dello specchio divenne una specie di schermo, che permetteva alla donna di osservare avvenimenti lontani nello spazio.
Le immagini le mostravano un'arzilla ragazzina intenta a lottare contro una demone.

La combattente vestiva una divisa alla marinaretta, dal body bianco e la gonnellina rosa, compresa di aderenti stivali abbinati rosa, mentre i capelli dello stesso colore, che incorniciavano un volto fiero e determinato, copiavano l'acconciatura della donna che la osservava con un'espressione curiosa ma preoccupata. Anche la giovane possedeva uno spicchio di luna dorato impresso sulla fronte. Il mostro, al contrario, poi tanto mostro non sembrava: vantava le sembianze di un'atletica ragazza dalla fluente chioma corvina, mentre la candida pelle dalla sfumatura verdina risaltava grazie al completo rosso bordò che le arrivava a malapena a coprirle il fondoschiena. Ciò che la tradivano erano gli occhi a fessura neri liquidi, il naso sostituito da due fori e la lingua biforcuta che continuava a saettare insistentemente nella direzione dell'intrepida avversaria.
-Arrenditi o sarà peggio per te! Non ti permetterò di continuare a distruggere indisturbata questo villaggio...- gridò la sailor - Io sono Sailor Chibimoon, e sono venuta qui per punirti in nome della luna!
-Allora stai pure tranquilla, tanto non ho alcuna intenzione di continuare a distruggere questo villaggio...- sibilò la demone con aria di sufficienza - Non so se ci hai fatto caso, ma non c'è rimasto molto da devastare.
La combattente osservò il panorama intorno a sé: l'intero villaggio era stato raso al suolo, delle poche case resistenti erano rimaste le fondamenta, mentre le altre abitazioni erano state ridotte in cenere e segatura. L'unica costruzione che si era salvata da quella furia omicida era la fontana della piazza centrale in cui sostavano, dono della Regina Serenity.
"Per fortuna che tutti gli abitanti si sono rifugiati nel bosco..." pensò amareggiata "almeno avrò il tempo di scappare prima che vedano cosa ne è stato del villaggio e vengano a cercarmi!!"
-Oh, bè...in effetti...- ammise poi - però posso sempre impedirti di buttare giù anche la fontana!!- aggiunse con nuovo ardore, preparandosi in posizione di difesa.
-Fa' pure, tanto a me della fontana non potrebbe interessare di meno.
-Ma come!! Non ti piace? - le chiese stupita Sailor Chibimoon, lasciando cadere le braccia dalla sorpresa.
-Appunto, non ho alcun motivo per cui abbatterla - le rispose seria la demone.
-Giuro che non ti capisco... ma quindi il villaggio non ti andava a genio?
-Tutt'altro, non mi dispiaceva affatto.
La ragazzina, sempre più confusa, decise che quell'essere non era comprensibile per nessuna mente umana, e si rassegnò a dover ascoltare tutte quelle fesserie per cercare di capirne un po’ di più.
-Ma scusa, allora perché il villaggio sì e la fontana no?
-Non ti facevo così ottusa...- borbottò l'altra, facendo arrossire di rabbia la giovane - Ma non ci arrivi proprio da sola?
-Se te lo sto chiedendo si vede di no!! - s'infuriò quella - Ti assicuro che per qualsiasi essere con cervello annesso distruggere una cosa che ti piace ma non distruggere quell'altra che ti piace ugualmente è... come dire... da BABBEI!!
-Ohi, ohi... attenta che se continui ad inviperirti così diventerai come me.
-Grazie tante, ma brutta ed ottusa come te non mi ci vedo neanche tra mille anni!!
-Come osi!! Guarda che qui l'unica tonta sei tu, che se arrivavi cinque secondi più tardi facevo in tempo anche a ricostruire e ridistruggere il villaggio una seconda volta!!
-Tanto meglio, così ti raggiungevo dopo due secondi e mezzo e almeno mi ritrovavo il villaggio a posto!! Così, invece, anche se ti ho fermato non ho fatto in tempo.
-Allora la prossima volta impegnati più seriamente mia cara!! Cos'è, la piccolina si era persa nel bosco?? - ghignò ironica l'altra. Ma vedendo l'avversaria che prima era sbiancata, e poi aveva abbassato vergognosamente il viso rosso pomodoro, scoppiò in una fragorosa risata denigratoria.
-Ah, ah, ah... Per tutte le vipere, non ci credo!! - sghignazzò piegata in due dalle risate - Ti sei veramente persa nel bosco?? Ah, ah, ah... altro che punirmi, qui finirai per eliminarmi a suon di risate!!! Ahi, ahi, che male la pancia...
-Finiscila!! Guarda che quell'accidenti di bosco era peggio di un labirinto!! - si difese la ragazzina.
-Certo, che ti aspettavi da un pianeta in cui il 60% della superficie è costituita da foreste??
-Basta, mi hai stufato...
-"Basta, mi hai stufato..." - le fece il verso la demone.
-Guarda che sei una vipera, non un pappagallo!! - le rinfacciò Sailor Chibimoon, ormai a corto di pazienza e buone maniere - Piuttosto, riprendendo il discorso di prima, perché hai distrutto il villaggio se ti piaceva?
-Vuoi sapere una cosa? - ed ignorando il secco "no" dell'interpellata proseguì con tono di sdegno - Non hai la stoffa della Sailor: non possiedi né intuito o orientamento per destreggiarti, né umiltà ma neppure l'orgoglio degno di una combattente, e neanche un briciolo di intelligenza o bellezza. Neppure il tuo stile di combattimento immagino sia un granché visto quanto poco tu sia leggiadra nei movimenti.
Sailor Chibimoon le rivolse uno sguardo ferito: sapeva benissimo che quella che ora la stava offendendo era una demone, un'avversaria che voleva solo farla star male, eppure quegli insulti espressi con tanta convinzione e disprezzo la ferirono nel profondo, facendo tornare a galla la sue paure più segrete.
-Comunque, tanto per la cronaca, visto che da sola proprio non ci riesci ad arrivare, il villaggio l'ho distrutto semplicemente perché mi era stato ordinato.
Detto questo, la demone sparì in una voluta di fumo grigio, lasciando l'insicura ragazzina a lottare contro gli assillanti dubbi che ora l'avevano assalita opprimendole l'animo.

Da molto lontano, l'osservatrice sospirò abbattuta, e fissando allo specchio la giovane con sguardo triste ed addolorato sussurrò al vento: -Non abbatterti così figlia mia, un giorno arriverà anche il tuo momento di dimostrare le tue notevoli doti di guerriera... e temo che purtroppo quell'occasione giungerà presto, troppo presto.
Proprio in quell'istante comparì agilmente al suo fianco una micia nera con una macchia a forma di spicchio di luna dorata sulla fronte. Si trattava del Consigliere Maggiore, sua grande amica fin dalla prima nascita: il suo nome era Luna. Con espressione seria si rivolse alla Regina Serenity:
-Brutte notizie, Vostra Maestà: ci è appena giunta una richiesta di aiuto da un altro pianeta. Pare che anche lì un'orda di innumerevoli demoni stia creando scompiglio tra gli abitanti e danni irreparabili alle città.
-Un altro pianeta? Ormai è il sedicesimo in un solo mese! - la donna sospirò rassegnata. - Capisco. Purtroppo tutte le tredici guerriere Sailor, il Re ed addirittura i quattro comandanti di Endimion sono impegnati su altri fronti, ed essendo l'unica rimasta a difendere la Luna, se me ne andassi il Silver Millenium rimarrebbe senza protezione... e sai benissimo che se il Regno venisse attaccato le conseguenze per l'intero universo sarebbero devastanti. Mi spiace moltissimo, ma dovranno aspettare almeno fino a domani o al massimo dopodomani che qualcuno dei combattenti torni. Poi provvederò personalmente ad inviare dei rinforzi appena possibile.
-Certo, mi occuperò subito di riferire il messaggio... ma, amica mia, non sei nemmeno un po' curiosa di sapere da chi è giunta la richiesta di soccorso?
-Bè, adesso che me lo hai chiesto, un po' sì: immagino di conoscerlo se me lo hai domandato, o comunque che sia un luogo famoso.
-Chiaro!
La Regina la guardò paziente, con un sorriso divertito sulle labbra, senza fiatare, finché dopo alcuni eterni minuti la gatta si arrese:
-Uffa, con te non c'è nemmeno gusto a tenerti sulle spine!! Sei proprio cresciuta... comunque il pianeta in questione è Kinmoku, sempre che tu abbia abbastanza memoria per rammentarti chi vive lì.
La donna rimase un secondo soprappensiero, con la fronte corrugata per lo sforzo di ricordare e l'espressione concentrata dipinta sul volto, ma poi il suo viso sembrò illuminarsi e con gli occhi che le brillavano pronunciò:
-Come ha potuto non venirmi in mente subito!!! Le Sailor Star Lights!!! Sarà un piacere rivederle dopo così tanto tempo, anche se in circostanze assai drammatiche.




X quelle giunte sin qui (grazie mille di aver letto tutto il chappy!!!):
Ecco il primo capitolo!!! So che purtroppo qui compaiono solo due delle nostre eroine, ma vi assicuro che anche le altre arriveranno presto...o almeno spero!!! Purtroppo non so bene neanche io cosa succederà nel prossimo capitolo, ma state tranquille: un'idea della trama più o meno ce l'ho!!! Comunque, questa è la mia prima fanfic sulla mitica Sailor Moon, quindi spero che vi piaccia e non vi faccia venire il latte alle ginocchia (non so se quest'espressione si debba usare solo per i film strappalacrime, ma il senso si capisce, no?? ^__^); in ogni caso, fatemi sapere cosa ne pensate, per me è importantissimo!!!
Un grazie mille e un bacione, spero che continuerete a seguirmi e possibilmente a recensirmi.


  
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