I Need You
Note introduttive: Collocata nella terza stagione
di ATS e nella sesta di BTVS, questa storia parla di come, a volte, sia
sufficiente fare un semplice piccolo gesto, per modificare il corso degli eventi
e forse il corso di un intera esistenza.
Crossover fra “Papà” (ATS 3x10) e
“Fuori controllo” (BTVS 6x10) di cui si consiglia la
visione.
Questa breve storia, composta di soli
due capitoli, in realtà appartiene ad una storia ben più articolata, ma che al
momento è in corso di revisione. Pertanto ci vorrà del tempo, prima che possa
pubblicarla per intero. Chiedo scusa fin d’ora, alla mia amica Melmon, perché
per lei sarà una delusione. No, Mel.. non
è una nuova storia :) Tu la conosci già, perché sei l’unica, che legge le
mie fanfics prima della pubblicazione, però.. penso ti piacerà vederla online.
≈◦ ≈ ◦ ≈
Antefatto: Connor è nato da poche ore. L’hotel Hyperion
è circondato da demoni di ogni sorta e l’incantesimo di protezione fatto da
Lorne, rischia di cedere da un momento all’altro. Non c’è tempo da perdere,
Connor ha bisogno di essere messo al sicuro. Fred pensa di chiedere aiuto a
Buffy, che arriva poche ore dopo, accompagnata da Tara. Questo permette a Buffy,
di mettere una certa distanza emotiva, fra lei e quanto accaduto, solo la notte
prima, con Spike. È proprio in quel momento infatti, che lei sta cominciando la
sua lenta discesa verso il basso. Stare lontana da tutto questo, la salverà
dallo squallore del baratro di una relazione
autodistruttiva.
Nella seconda parte, ho tentato di esplorare un possibile
rapporto fra Angel e Tara, visto che secondo me, loro due un po’ si
assomigliano. Non li abbiamo mai visti interagire insieme, e qui, ho voluto
vederli vicini emotivamente, pronti a proteggere le persone che
amano.
≈◦ ≈ ◦ ≈
Il titolo è orribile, (I know) ma non mi veniva in mente altro. Voglio però fare una piccola, ma importante raccomandazione. Se siete fans di Spike, questa storia non fa per voi. Lui non è ritratto in modo dolce. Mi sono però attenuta rigorosamente al canon ..o comunque alla mia personale percezione di canon ..e non è un mistero, che io non amo questo personaggio. Cordelia invece.. beh, qua è un pò strana. Solo un pò strana :)
Detto
questo..
Let's go
I
Need You
Prologo
“Wesley ha passato la notte qui,
adesso è all’aeroporto, e..”
Angel sollevò la testa e guardò
Cordelia con un sorriso che lei non aveva mai visto prima.
“..e presto sarà qui. È andato a
prendere Buffy!”
“Che cosa? ma ti sei bevuto il
cervello? Certo che si, non è quello che accade sempre quando si tratta di
Buffy? vai completamente fuori di testa, proprio come hai fatto con Darla. Non
avevi già toccato il fondo con lei? Adesso di nuovo Buffy? cos’è una mania la
tua? È sempre una biondina a farti perdere il controllo. Eh no, bello.. questa
volta non lo permetterò”
Spiegare a Cordelia che Darla e Buffy
non erano la stessa cosa, era fiato sprecato. Angel lo sapeva bene, quindi
preferì glissare l’argomento e comunque la sua vita privata non riguardava
Cordelia e se è per questo, non riguardava nessun
altro.
“Non avrei voluto coinvolgerla, so
che sta vivendo un momento complicato della sua “nuova vita” e non avrei voluto
crearle altre preoccupazioni. Ma con Fred e gli altri, abbiamo convenuto che
abbiamo urgente bisogno d’aiuto. Hai notato niente venendo qui? Hai visto tutte
quelle auto appostate la fuori? Cosa credi che stiano aspettando? Se
l’incantesimo di protezione cedesse adesso, nel giro di pochi minuti saremmo
tutti morti”
“D’accordo Angel, siamo in una
situazione di emergenza, ma anche altre volte lo siamo stati, e siamo riusciti a
cavarcela da soli. E comunque, tu pensi che Buffy sarà felice di sapere di
Connor? cosa le dirai? “ciao amore, non
ho mai smesso di amarti, oh si tranne quella volta che sono andato a letto con
Darla e.. ops.. sai, ci ho pure fatto un figlio insieme.” E pensi che lei
capirà? Pensi che sarà davvero disposta ad
aiutarti?”
“Cor.de.lia”
Ma lei era già fuori e non lo
ascoltava più. Naturalmente solo dopo aver sbattuto la porta tanto forte da far
sobbalzare Connor, spaventandolo e facendolo svegliare di soprassalto.
“Sshh piccolo, va tutto bene …è solo
la zia Cordy dopotutto, nulla che non possiamo tenere sotto
controllo”
≈◦ ≈ ◦ ≈
“E quando avevate intenzione di
dirmelo?” chiese una furiosa Cordelia entrando nell’ufficio che un tempo era
stato di Angel, prima che Wesley diventasse il nuovo capo. “Voi non avete idea
in che guaio vi siete cacciati. Non eravamo già messi male, senza dover
aggiungere altri problemi? Lasciate che ve lo dica più chiaramente che posso.
Angel e Buffy insieme, sono una mina vagante. Sono una minaccia per il mondo
intero. Voi non sapete che cosa può diventare Angel quando sta vicino a lei. Voi
non eravate a Sunnydale, l’ultima volta che Angelus era libero di girare per il
mondo. Non potete sapere, perché non avete avuto il piacere di incontrarlo, e io
non permetterò che accada ancora. Buffy può tornare indietro anche subito,
perché non abbiamo bisogno di lei.”
“Abbiamo preso questa decisione tutti
insieme. Si tratta di fare la cosa giusta, rammenti Cordelia? difendere gli
indifesi ad ogni costo. Chiunque essi siano ..e adesso Connor e Angel hanno
bisogno di protezione. Hai davvero così poca fiducia in lui? pensi davvero che
metterebbe in pericolo suo figlio? Io credo di no. Buffy sta venendo qui con una
strega, l’amica della sua amica. Tara. Noi abbiamo deciso tutti insieme che
questo è l’unico modo per mettere in salvo Connor. Se tu fossi stata qui con noi
stanotte, anzi che dormire comodamente nel tuo letto, saresti stata informata
per tempo. Non era nostra intenzione agire di nascosto da
te..” Rispose Fred, affatto intimorita dall'aggressività dell'amica.
Cordelia stava per replicare, quando
un lampo accecante colpì tutti quanti, facendoli sbalzare a terra violentemente.
“L’incantesimo di protezione è andato” urlò Lorne. “Possiamo cominciare a dire
le nostre preghiere, perché non usciremo vivi da
qui”
Un altro lampo seguì il precedente e
in lontananza sentirono un canto lento e dolce, come una nenia antica. Un
immensa luce bianca avvolse l’intero edificio e in quel momento si spalancarono
le porte da dove riuscirono ad intravedere tre figure avvolte da una intensa
luce blu che si facevano strada all’interno della hall. Si alzarono di scatto,
mettendosi in posizione di lotta, pronti ad affrontare la nuova minaccia, ma
Gunn urlò “Fermi. È Wesley.”
“Invisibilis ad malum. O Dea, te iubeo. Nos Abscondite a
tenebris"
A quelle parole, la luce blu
scomparve e tutti poterono vedere chi si celava dietro
essa.
“Hai ripristinato l’incantesimo di
protezione?” Chiese Wesley
“Si, ma ho anche celato la nostra
vista all’esterno. Loro non possono più vederci, almeno fino al tramonto”
rispose Tara.
“Bene. Proprio quello che ci serve.
Angel non può muoversi durante il giorno e abbiamo così il tempo di pianificare
una via di fuga. Qua non può restare, deve lasciare Los Angeles” disse
Buffy.
Lorne, Fred e Gunn erano frastornati
e senza parole, ma felici di vedere i nuovi arrivati. Cordelia invece era
stranamente silenziosa e non riusciva a togliere gli occhi di dosso a Buffy,
squadrandola dalla testa ai piedi. Sembrava cambiata, forse era anche più bella
di come la ricordasse.
“Buffy! chi non muore si rivede a
quanto pare. Anche se nel tuo caso, forse è meglio dire chi “resuscita” si
rivede. Come sei stata nell’aldilà? non bene immagino, visto che sei voluta
tornare fra i vivi. Questa cos’è la terza volta? Quante volte sei morta? Ho
perso il conto. Comunque bentornata, Buffy. Ora dimmi, perché sei
qui?”
Era come ricevere un pugno sullo
stomaco o uno schiaffo in pieno viso, per il modo in cui le parole erano state
deliberatamente pungenti. Pronunciate solo per il gusto di ferire. Buffy aveva
dimenticato quanto potesse essere velenosa la lingua di Cordelia, persino Anya
impallidiva di fronte al dispotismo della sua ex compagna di liceo. Perché Angel
diceva che era cambiata? A lei non sembrava proprio. Forse il tempo aveva un po’
addolcito Cordelia, ma a quanto pareva lo nascondeva bene, perché Buffy non notò
nessun sostanziale cambiamento in lei. E il peggio era, che il resto dei
presenti, nonostante fossero a disagio, avevano talmente paura del disprezzo di
Cordelia, che preferivano rimanere in silenzio. Insomma proprio come ai vecchi
tempi, quando Cordelia tiranneggiava tutti e li inceneriva con un solo
sguardo.
Ma non tutti erano disposti a stare
in silenzio.
“Ciao Buffy, io sono Fred e.. ci
siamo sentite prima al telefono.. grazie per..”
Buffy ignorò Cordelia e sorrise a
Fred, la salutò calorosamente e salutò anche gli altri, presentando Tara a chi
non la conosceva e Wesley le presentò al resto del
gruppo.
“Bene, adesso che abbiamo scoperto
che tutti abbiamo un nome, mi dici cosa ci fai qui?”
Buffy rivolse ancora lo
sguardo a Cordelia “Ciao Cordelia. Sono qui per Angel. Dove
è?”
Cordelia le si piazzò davanti
incrociando le braccia al petto e la guardò con tono di sfida. Il linguaggio del
corpo non lasciava molti dubbi circa le sue intenzioni. “Angel sta riposando e
non vuole vedere ness..”
Fred ne aveva abbastanza. Era stanca,
non dormiva da ore e lo stress dell’essere stata sotto assedio tutta la notte,
cominciò a farsi sentire. Trovava Cordelia irritante oltre ogni limite. Non
sapeva che rapporto ci fosse fra le due e non le interessava. Buffy era anche
sua ospite e non poteva permettere che stupide beghe da liceali, rovinassero i
loro piani. Interruppe quindi Cordelia senza esitazione e prese Buffy per un
braccio.
“Andiamo Buffy, ti accompagno su
da..”
Non poté continuare oltre perché vide
che Buffy ormai non l’ascoltava più.
Segui il suo sguardo che era rivolto
verso l’alto e proprio là, nel corridoio al piano superiore, quasi nascosto da
un arco, vi era Angel con il suo dolce fagottino fra le braccia. Stava in piedi
e si ergeva in tutta la sua imponente figura, mentre, quasi incredulo, guardava
verso il basso. Fred fece un passo indietro, quasi con pudore, non voleva in
alcun modo invadere il loro spazio.
Buffy si mosse in avanti come un
automa e cominciò lentamente a salire le scale. Angel seguì i suoi movimenti e
scese alcuni gradini, da prima lentamente poi quasi corse per raggiungerla.
Esattamente come fece Buffy. Si incontrarono a metà strada, e nell’attimo esatto
in cui si raggiunsero, il mondo intorno a loro scomparve. C’erano solo loro
due.
Beh, non esattamente.
C’erano solo loro
tre.
Non parlarono, non servivano le
parole. Il loro linguaggio era fatto di sguardi, di occhi umidi di commozione
che si perdevano negli occhi dell’altro. Il loro era un codice antico,
comprensibile solo a chi sapeva vedere con il cuore. Come una corrente sotterranea, che
scorreva fra i loro corpi, se solo si fossero sfiorati per un istante, furono
avvolti dal profumo delle loro anime. Era come se non si fossero mai lasciati.
Come sempre,
quando stavano vicino, il mondo esterno sfumava i propri confini e loro
entravano in una dimensione di sogno. Si abbracciarono e insieme risalirono le
scale, prima di scomparire completamente allo sguardo degli
altri.
Angel sentì il suo dolore e la
sua disperazione. Subito. La strinse più
forte.
Buffy sentì la sua paura e la sua
vulnerabilità. Subito. Lo strinse più
forte.