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Autore: madbunny    10/12/2012    5 recensioni
Quella parola. Fiducia. Si era promessa che sarebbe stata alla base di tutto e, poi, era inciampata nell'errore che si era promessa di non fare.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nathan salutò Jess con un bacio sulla guancia e si accorse subito che c'era qualcosa che non andava.
Le tirò su il volto con due dita per guardarla negli occhi. La ragazza le passò il cellulare che aveva tenuto in mano per tutto il tempo.
Un articolo su The Sun Online mostrava delle foto di Nathan e Dionne Bromfield a spasso per Londra e con un abbraccio qua e là.
Il titolo diceva: "Is Nathan cheating on Jess?"
Nathan puntò gli occhi verdazzurro sulla ragazza, in cerca di spiegazioni.
"Non dirmi che ci credi? Sono foto vecchie e comunque siamo solo andati a fare un giro..." disse con tono calmo.
"Nathan, quella maglia te l'ho comprata io un mese fa.." replicò la ragazza.
"Jess, io e te un mese fa non stavamo ancora insieme..." si giustificò lui.
"Perché non me l'hai detto?"
"Non pensavo ti importasse! Che c'è che non va? Che diavolo ti ha fatto Dionne, perché ce l'hai con lei?"
Man mano che parlava si faceva sempre più avanti, finché Jess non si ritrovò con le spalle al muro.
"Non è lei! Sei tu! Pensi davvero che non mi importi di te? Io ti ho detto tutto, mi sono aperta e sono stata sincera con te. C'è forse qualcos'altro che devi dirmi, Nathan?!"
Il ragazzo la fissò con gli occhi spalancati. Per qualche secondo calò il silenzio, come se Nathan cercasse una risposta valida a quella domanda. Jess sospirò rumorosamente.
"Lascia stare" disse seccata, e lo schivò per poi sorpassarlo.
Nathan si girò e la afferrò per un braccio.
"È una stronzata!" ringhiò, ma lei riuscì a sciogliersi dalla presa e gli diede le spalle.
Dieci minuti dopo, Jess aprì la porta del suo appartamento e si gettò sul letto, triste.
Twittò un "urgente bisogno di un doppio frappuccino schiumato e tante ciambelle!".
Qualche secondo dopo, Dan le aveva risposto: "arriviamo!".
Jess non poté fare a meno di sorridere e continuò a vagare su Twitter.
Una manciata di minuti dopo, mentre lei era immersa tra le note di Drunk di Ed Sheeran, qualcuno suonò il campanello.
Jess si aciugò le lacrime e fece un respiro profondo alzandosi dal letto.
Si preparò a dire a Nathan le peggio parole, ma quando aprì la porta vide solo Dan, Micky, Greg e una grossa busta marrone di Starbucks.
"Oddio, vi amo!" urlò lei in preda alla gioia e corse ad abbracciare i tre.
"Presto che le ciambelle sono ancora calde!" disse Micky facendosi spazio per entrare in casa.
Greg mise un braccio sulle spalle della ragazza e sussurrò: "Tutto ok?".
Jess gli sorrise dolcemente e si lasciò andare tra le sue braccia. 
Quei tre ragazzi erano la perfezione; Jess non riusciva a smettere di sorridere.
Si sedettero a cerchio sul letto ed iniziarono a mangiare le ciambelle e a bere i loro frappé.
Dan girovagò per stanza addentando l'ultimo pezzo di ciambella rimasto.
"E questa?" chiese, ancora con la bocca piena, prendendo in mano una chitarra classica.
Dan sapeva benissimo che Jess non suonava la chitarra, e tantomeno Nathan, quindi rimase stupito nel trovarla accanto alla sua pianola.
"È di Tom. L'ha lasciata qui qualche giorno fa." rispose lei con un sorriso.
Dan fece un ghigno e a Jess sembrò quasi di aver visto i suoi occhi brillare per un secondo o due.
Il ragazzo passò la chitarra a Micky, poi prese la pianola e la passò a Greg.
"Facciamo una cover!" disse entusiasta, e prese il cellulare dalla tasca dei jeans per fare il video.
Iniziarono col cantare Glad You Came, Little Things e The Way You Are, poi, ad inventare parole a caso sulla musichetta di Mario Bross.
Il campanello suonò all'improvviso tra le loro risate.
Dan aprì la porta e Nathan vi entrò disorientato.
"Oh.." bisbigliò.
Jess scivolò via dalle braccia di Greg, che si mise subito a sedere composto, come se li avessero appena visti i loro genitori.
"Yo Sykes!" urlò Dan dandogli una pacca sulla spalla.
Nathan finse un sorriso. "Ragazzi." salutò.
Micky prese fiato poggiando la chitarra in un angolo.
"Bhè direi che è ora di andare" disse.
Uno ad uno, i tre ragazzi lasciarono un bacio sulla guancia di Jess e salutarono Nathan con fare da "maschio", chiudendosi poi la porta alle spalle.
"Wow... direi che la prendi bene quando litighiamo" cominciò lui.
Jess non rispose, si limitò a guardare altrove.
"Quindi... io non posso uscire con un'amica ma tu puoi stare in casa da sola con tre ragazzi?"
"Nathan, sono miei amici! Sono tuoi amici!" ribattè Jess alzandosi all'impiedi. "Anzi no! Sai che c'è? Che organizzo orge a casa quando tu non ci sei e mi sono fatta almeno una volta qualcuno della tua band. Che altro vuoi sentirti dire? Oh, e ti prego scusa se non te l'ho detto ma non pensavo ti importasse!" 
Jess prese fiato e poi continuò ad urlare, "Vattene! Esci fuori da casa mia, per piacere!"
Le parole le uscirono fuori con così tanta rabbia che scoppiò in un forte pianto.
Si voltò e fece qualche passo ma le gambe le cedettero e Nathan l'afferrò al volo.
L'abbracciò forte mentre si sistemavano sul pavimento freddo.
"So che non è così." sussurrò lui.
"No, non puoi saperlo! Non puoi sapere la verità." replicò lei singhiozzando.
"Ma io mi fido di te." rispose lui tirandole su il viso e asciugandole una lacrima con il pollice.
Quella parola. Fiducia. Si era promessa che sarebbe stata alla base di tutto, e poi era inciampata nell'errore che si era promessa di non fare. Abbassò lo sguardo e rimase in silenzio.

"Ti amo." disse Nathan.
Lo guardò negli occhi e ci vide la sincerità. Jess arrossì.
"Ehi, sei la prima donna a cui lo dico che non sia mia madre o mia sorella." disse lui sorridendo.
"Bugiardo." replicò lei.
"Non sto mentendo", continuò lui serio.
Jess gli sorrise. "Lo dici sempre a tutte le tue fan." gli fece notare.
"Accidenti, hai ragione! Faccio schifo." rispose.
"Però..." riprese Nathan dopo qualche secondo, "sei la prima e l'unica che abbia mai amato così tanto. Non le mie fan... non mia sorella... non mia madre."
Jess scoppiò a piangere. Sapeva benissimo perché si era innamorata di lui, ma lui non smetteva mai di darle un motivo in più.
"Nathan.." disse lei a mezza voce. "non andartene mai. Neanche se sono io a chiedertelo."
"Te lo prometto." le disse guardandola fisso negli occhi.
Lei lo baciò. Strinse forte con le mani il suo viso contro il suo. Aprì di poco la bocca per sfiorare con la punta della lingua le sue labbra. Lui rispose mordendole piano il labbro inferiore.
"Okay, ora te ne puoi andare prima che ti salti addosso?" disse lei ancora labbra a labbra.
"È una domanda a trabocchetto?" sorrise lui, e riprese a baciarla.
Piano. E poi più intenso.
A chi non piace giocare a Tetris?




Lo so, lo so. Mi faccio dei film mentali assurdi ma va bene così.. lol
Mi aspetto taaaaante recensioni da voi lettori! È la prima volta che metto così tanto me stessa in quello che scrivo, e mi fa piacere sapere cosa ne pensate :3 mwah. x
@madbihtw on Twitter :)
   
 
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