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Autore: Emmy_Cr_    11/12/2012    7 recensioni
Jack adorava guardarlo dormire.
Le palpebre che fremevano e la bocca leggermente arricciata.
Lentamente creò una palla di neve e fece per lanciargliela addosso quando una mano lo fermò.
"Jack Frost quante volte ti ho detto di non dar fastidio a Calmoniglio?!".
Una voce maschile, con una leggera nota isterica precedette la figura di Jamie che si andò a parare di fronte a lui.
"Per la miseria Jamie mi sembri Dentolina!" Jack sorrise e lo abbracciò stretto.
"Anche lei è d’accordo con me! Non dare fastidio al Coniglio di Pasqua!"
"Ma chi? Al Canguro?" chiese Frost indicando con il pollice il divano su cui il suddetto coniglio/canguro era stravaccato a bocca aperta.
"Si al Cang- ehm.. Coniglio!" si corresse all’ultimo e indietreggiò sciogliendo l’abbraccio. Fece per andarsene ma l’uncino del bastone di Jack lo trattenne per la vita e lo tirò nuovamente contro il suo petto.
Una storiella dolce e demenziale... più demenziale però!! Leggete e mi raccomando commentate!!
Genere: Demenziale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Jack e Jamie...'
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Jack adorava guardarlo dormire.
Le palpebre che fremevano e la bocca leggermente arricciata.
Lentamente creò una palla di neve e fece per lanciargliela addosso quando una mano lo fermò.
<< Jack Frost quante volte ti ho detto di non dar fastidio a Calmoniglio?! >>.
Una voce maschile, con una leggera nota isterica precedette la figura di Jamie che si andò a parare di fronte a lui.
<< Per la miseria Jamie mi sembri Dentolina! >> Jack sorrise e lo abbracciò stretto.
<< Anche lei è d’accordo con me! Non dare fastidio al Coniglio di Pasqua! >>
<< Ma chi? Al Canguro? >> chiese Frost indicando con il pollice il divano su cui il suddetto coniglio/canguro era stravaccato a bocca aperta.
<< Si al Cang- ehm.. Coniglio! >> si corresse all’ultimo e indietreggiò sciogliendo l’abbraccio. Fece per andarsene ma l’uncino del bastone di Jack lo trattenne per la vita e lo tirò nuovamente contro il suo petto.
<< Dove scappi? >> chiese la voce calda del Guardiano del freddo al suo orecchio facendogli correre un brivido lungo la schiena.
Scosse la testa e sorrise.
<< Sul divano, voglio riposare un po’ >>. Il Guardiano della natura si liberò dolcemente della stretta e, dopo avergli dato un leggiero bacio sulla punta del naso, andò a sdraiarsi sul comodo sofà.
Jack lo osservò e quando gli sembrò essersi assopito creò nuovamente la palla di neve solo che stavolta la fece più grande.
<< Non ti ci provare nemmeno Frost! >> la voce del ragazzo sdraiato lo fermò nuovamente. Abbassò il braccio e andò a sedersi vicino a lui.
Carezzò i morbidissimi capelli castani e si abbassò per baciare quelle labbra calde e perfette.
Ogni ghiacciolo che si rispetti si scioglie sotto il sole e così stava succedendo a Jack Frost sotto l’amore che portava per Jamie.
La lingua del Guardiano dei ghiacci chiese il permesso di entrare nel bocca del compagno; permesso che non si fece attendere più di tanto.
Il bacio che li unì fu pieno di amore e passione da parte di entrambi. Le mani congelate di Jack si fecero avanti curiose sotto la maglietta di Jamie che mugolò in assenso.
 Appena il ragazzo sopra di lui diede un po’ di tregua alla sua bocca per andare a torturare il collo, Jamie parlò.
<< Jack... c’è Bunnymud... non dovremmo... ah! >> Jack era andato a mordicchiare un lembo sensibile del fianco del ragazzo facendolo gemere leggermente.
<< Fregatene >> la maglietta di Jamie volò lontano.
Ma dove esattamente?
Ma ovviamente sulla faccia del Coniglio di Pasqua che, a causa del suo russare a bocca aperta, quasi non ci rimette le penn- pardon, il pelo per soffocamento.
Ridestandosi improvvisamente e trovandosi la maglietta verde pastello del neo-guardiano sulla faccia si rese conto della cacofonia di suoni che invadevano la stanza.
Drizzò le orecchie e cercò la causa del rumore.
La vide.
Jack e Jamie avvinghiati sul divano.
Fortunatamente ancora non erano ancora arrivati dove temeva ed ebbe appena il tempo di rompere l’idillio che si era creato con un possente colpo di tosse proprio mentre Jack sganciava i primi bottoni dei jeans dello Spirito della Foresta.
Jack a quel rombo di tuono cadde dal divano battendo una solenne testata sul parquet e rischiando, parzialmente, un attacco cardiaco e una leggera commozione cerebrale.
<< Non ti hanno insegnato le buone maniere Canguro? >> chiese una volta in piedi mentre Jamie si dileguava.
<< A quanto pare neanche a te, nessuno ti ha insegnato a fare certe cose in privato? >> ribattè il Coniglio mettendosi le mani sui fianchi.
<< È mai possibile che voi non riusciate a non litigare per più di trenta secondi? >> Jamie decise di intervenire dopo aver rimesso la maglietta.
<< Stà zitto mister “Oh Jack si.. contina ti prego!! Ahh!” >> il viso del ragazzo si contrasse in una smorfia di rabbia.
<< Questa pesa >> Jack cominciò ad indietreggiare consapevole della fine che avrebbe fatto il Canguro di li a poco.
Come a non dirlo.
Un paio di radici sbucarono dal pavimento e andarono ad attorcigliarsi attorno alle zampe di Bunnymud e lo tirarono su di peso mettendolo a testa in giù.
<< Ripeti se ne hai il coraggio Canguro Morbidoso >> Jamie assottigliò gli occhi e un sorriso bastardo gli si dipinse sulla faccia.
<< Canguro Morbidoso? Accidenti perchè non ci ho pensato prima? Ti amo!! >> Jack fece per andare a baciare il suo compagno ma altre radici lo tirarono su e lo accostarono al Coniglio.
<< Ne ho anche per te Frost! >> si mise le mani in tasca e sorrise sornione << voi starete qui fino a che non avrete risolto..i..vostri..problemi ragazzi! >> mentre parlava i due avevano ricminciato a lanciarsi palle di neve e uova/granate il tutto coronato da insulti.
<< Saresti carina come pattinatrice su ghiaccio ci hai mai pensato? >> chiese beffardo il Coniglietto di Pasqua mentre schivava una palla di neve.
<< Certo, in effetti sono bello anche se indosso il body... mentre tu? Hai mai preso in considerazione l’idea di fare la mascotte alle partite di baseball? >>.
<< Taci ghiacciolo >>.
<< Certo! Quando sarò morto! >>.
<< Questo è un invito!? >> Jamie sospirò rassegnato e muovendo le braccia allontanò le radici prima che i due si avventassero l’uno contro l’altro.
<< Adesso basta... resterete qui fino a che non avrete risolto le vostre paturnie e Jack? >> il diretto interessato gli rivolse un’occhiata, per quanto la posizione di testa in giù glielo permettesse, congelante.
<< Non ti azzardare a congelarlo o giuro che non mi rivedrai più fino alla fine dell’anno >> gli occhi di Jack si spalancarono in uno sguardo di puro terrore.
<< Ma... ma.. è il 4 gennaio! Non puoi farmi una cosa simile! >> ma tutte le proteste del forte Jack Frost si persero dietro al nulla.
<< Allora? Che facciamo? >> Jack lanciò uno sguardo di sbieco all’altro e sospirò.
<< Seriamente... cosa vorresti fare, considerando che siamo a testa in giù legati per le gambe da delle cavolo di radici di non so quale cavolo di pianta? >> vide il Coniglio sorridere malignamente e cominciare a strisciare verso un comò.
Lo aprì, maldestro, e ne tirò fuori una scatola. Una scatola completamente nera.
<< Partitina a Risiko? >>.
L’altro alzò le spalle con fare menefreghista.
<< Perchè no? Dobbiamo essere massimo in tre però... >>.
<< No problem >> Jack lo vide gonfiare il petto, drizzare le orecchie e gridare con tutto il fiato che aveva in corpo.
<< NORD! SANDY! >>.
Isuddetti come entrarono nella stanza ebbero il moto di girarsi, sparire e di darsi alla macchia ma, lo sguardo glaciale che Jack rivolse loro, li convinsero a desistere e ad avvicinarsi.
<< Cosa succede? >> domandò Nord con la sua potente voce dal forte accento russo.
<< Succede che Jamie ci ha legati così per farci smettere di litigare e noi abbiamo pensato di farci una partitina a Risik ma ci manca un giocatore >> Calmoniglio piantò i suoi occhi in quelli azzurri di Nord prima di continuare.
<< Gioca con noi >> non era una richiesta e Nord lo sapeva bene, conosceva sia Frost che il Coniglio e decisero di assecondarli.
D’altronde si sa, i pazzi vanno sempre assecondati.
Così l’omone avvicinò un tavolo ai due pazzi e aprirono il tabellone.
 
 
Ora, prendete un Coniglio di Pasqua alto 1 e 85 che, con uno sguardo a metà tra il folle e l’omicida, distribuisce le carte territorio come solo un agente in pensione del KGB sa fare; un Jack Frost che, bastone alla mano era pronto per sfidare in uno scontro omicida il sopracitato Coniglio, un Nord che si era visto coinvolto in una specie di guerra tra guardiani che gli fece rimpiangere la scomparsa di Pitch e un Sandman che non aveva alcuna intenzione di trovarsi lì e che creava costantemente immagini che ricordavano pericolosamente i cavalli neri.
I carri armati furono distribuiti: al Calmoniglio andarono i viola, a Jack quelli blu, a Nord quelli rossi e a Sandy quelli gialli.
Dopo le domande esistenziali su come si dovesse pronunciare il nome del Kamchatka il gioco ebbe inizio.
 
Due ore dopo...
 
 
La situazione sul tabellone era questa:
Nord era stato ignobilmente eliminato da Jack che gli aveva soffiato la Siberia.
Jack si era tolto la felpa e guardava il tabellone con sguardo folle sussurrando ogni tanto qualcosa de tipo “È mio! È la mia gioia, il mio tessoro.. il mio tesssorooo”.
Calmoniglio, che si era messo la felpa di Jack attorno alla testa ed aveva assunto così una poco raccomandabile aria da terrorista, aveva pericoloso tic all’occhio destro e la piega delle orecchie non migliorava di certo il quadro generale della situazione.
Ed infine Sandman che nonostante apparisse calmo e posato come al solito aveva anche lui perso quasi totalmente la ragione tanto più che ogni tanto le immagini sopra di lui prendevano la forma di un teschio con le tibie incrociate o di lui in piedi sul globo terrestre o ancora, una strana figura pericolosamente somigliante a Pitch Black che gli stringeva la mano.
Anche il povero pezzo di cartone non era nelle migliori condizioni. Un boomerang era conficcato solidamente sulla Gran Bretagna e simboleggiava il primo territorio conquistato dal Coniglio.
Uno strato di ghiaccio spesso quanto la Calotta Artica ricoptva la Russia e una sciabola era infilata in maniera poco simpatica nell’Australia.
<< Nord! Và a prendere da bere! >> l’ordine secco del Coniglietto di Pasqua avrebbe indotto l’Uomo della Luna in persona ad ubbidire.
E così, bottiglia di Vodka vicino, il gioco riprese con il tenero coniglietto che tentava di attaccare il Sud Africa dal Sud America sostenendo che se Nord poteva volare allora anche i carri armati potevano farlo...
 
 
Altre tre ore e molte bottiglie di vodka vuote giacenti ai piedi dei giocatori dopo...
 
( si ricorda che i nostri eroi sono ancora a testa in giù )
 
<< Cosa stai facendo per tutte le carote? >>.
Calmoniglio strabuzzò gli occhi vedendo che Jack aveva spostato tutti i carri armati dall’Alaska al Giappone senza un apparente e, soprattutto, valido motivo.
<< C’erano le bombe >> rispose questi con strafottenza.
<< NON CI SONO LE MINE IN QUESTO GIOCO! >> Calmoniglio, che di calmo in quel momento non aveva nulla si dondolava sulle radici create da Jamie.
<< Non dire cavolate! In ogni guerra che si rispetti ci sono le mine! >> Jack rispose con calma e tranquillità cosa che spinse il Coniglio ad avventarsi contro l’altro.
La litigata occupò oltre mezz’ora nella quale i due, ormai incuranti dei loro obiettivi si dichiararono guerra aperta.
 
Intanto tre piani più in alto...
 
Jamie stava leggendo tranquillo quando sentì un urlo a dir poco agghiacciante. La voce era di Jack.
<< Ma che diamine..? >>.
Scese verso la stanza dove li aveva lasciati a testa in giù e gli si presentò davanti la seguente scena.
Nord dormiva placidamente sul divano dove si erano scambiati effusioni più di otto ore prima.
Calmoniglio che guardava con aria beffarda Jack. Il suddetto stava perdendo territori su territori sotto gli assalti di Sandman che nel frattempo aveva assunto uno strano colorito nerastro. Strani cavalli gli stavano svolazzando intorno alla testa.
Si appoggiò allo stipite della porta osservandoli poi, scuotendo la testa, si sedette su una poltrona poco lontano dal camo da gioco e si mise ad osservarli.
 
Un’ora e mezza dopo...
 
Il conflitto si era trasformato in vera e propria guerra aperta il cui unico obiettivo, a dispetto di quelli pescati all’inizio, era quello di distuggere completamente l’avversario.
La Nuova Zelanda e l’Africa erano in mano del Coniglio (o Canguro ormai non si arrabbia più).
La Russia e la Cina erano completamente seppellita da una montagnola blu.
La sciabola era stata rimossa e Jack aveva provveduto a riparare il tabellone congelandolo.
Mezza America era, invece, in mano a Sandman il quale era tornato di colore parzialmente normale.
Fu proprio ques’ultimo a sbattere il pugno sul tavolo e ad attirare l’attenzione dei due che si stavano lanciando in un altro duello per la distruzione altrui.
Si voltarono verso di lui che li guardava con aria trionfante.
Non disse nulla, non lo fece neanche figuratamente. Semplicemente scese dalla sedia e lanciò in mezzo al campo martoriato la sua cara obiettivo.
“ Conquista 24 territori con almeno 4 armate per territorio”.
I due Guardiani si guardarono, poi guardarono la carta, il tabellone ( o quello che ne rimaneva ), la figura di Sandy che si allontanava nel corridoio ed infine si guardarono negli occhi.
Non sapendo cosa fare ricominciarono a guardare.
<< Ma... >>.
<< Come... >>.
<< Tu..tu.. non >>.
<< Andiamo Sandy... >>.
Ricominciarono a guardarsi intorno poi, presi dallo sconforto si gettarono o meglio dondolarono l’uno verso l’altro e si misero a piangere abbracciati.
Una risata calda e un forte colpo in testa misero fine al tremendo spettacolo.
<< Vedete che mettervi dodici ore a testa in giù ha funzionato? Prima vi sareste mai abbracciati così? >> la voce di Jamie precedette le sue mani che andarono a posarsi sul collo di Jack.
<< Meriti una ricompensa sai? >> disse con voce bassa e maliziosa all’orecchio del Guardiano del freddo che, come se nulla fosse successo, si alzò e con nonchalance lo prese in vita.
<< Calmoniglio, è stato divertente scontrarmi con te in questa guerra che sicuramente rimarrà negli annali, ora però se non ti dispiace io avrei da fare >> ci fu una folata di freddo e Jack e Jamie sparirono dalla circolazione.
 
Quella notte nessuno riuscì a dormire a causa di rumori molesti provenienti dalla camenra del Guardiano della Natura e di quello del Ghiaccio.
Calmoniglio, stretto tra le braccia di Dentolina che gli carezzava dolcemente i pelo morbido, rifletteva mettendo la sua fatina al corrente di tutto quello che era successo quel giorno e giurando sui suoi amati ovetti che, mai e poi mai, avrebbe giocato di nuovo a Risiko con l’omino dei sogni.
 
 
 
Quella guerra epica rimase negli annali.
C’è chi nega che sia mai esistita, chi dice che così ha trovato un’ottimo pretesto per amare e chi ancora ha timore nel parlarne ma, una sola cosa è sicura di quella partita:
tutti, da quel giorno, guardano il potente Sandman con timore e ammirazione da parte di Elfi, Yeti e Guardiani.
 
 
 
 
 
Ok... questa fa parte della raccolta di One shot su Jack e Jamie... è venuta fuori in un lasso di tempo compreso tra le 21 e le 24 di una fredda notte nevosa quindi è sclero totale... al solito vi chiedo un commentino con sguardo implorante e, tra parentesi, io AMO il risiko!!!
Bacioni Scorpio

  
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